“Il Consiglio comunale non può essere trasformato in un teatrino”
“Il Consiglio comunale non può essere trasformato in un teatrino”
Emanuele Santini ed Enrico Sbaffi della Lista Civica Serra Migliore: “Ecco perché non abbiamo preso parte all’ultima seduta del Consiglio comunale di Serra de’ Conti”
SERRA DE’ CONTI – Con una lettera indirizzata al sindaco ed al Consiglio comunale Emanuele Santini ed Enrico Sbaffi della Lista Civica Serra Migliore spiegano per quale motivo non hanno preso parte all’ultima seduta consiliare.
“Con la presente il Gruppo Consigliare Serra Migliore comunica che, in contestazione con l’attuale modus operandi della maggioranza, non parteciperà ai lavori del Consiglio Comunale convocati per il 28 Luglio 2020.
“E’ la seconda volta in poco più di un anno dall’insediamento di questa amministrazione che ci vediamo costretti ad agire in tal modo. Unico modo possibile per attentivare la maggioranza su questioni che altrimenti vengono condivise a parole ma mai attuate nei fatti.
“Ci riferiamo in particolare all’attuale gestione delle sedute del Consiglio comunale. Verbalizzazione di fatto inesistente e mancanza della possibilità di contradditorio sono di fatto diventate le costanti dei consigli comunali da quanto si è insediata questa maggioranza.
“Sconcerta la manifestata volontà della maggioranza di voler modificare i regolamenti. Volontà che resta nell’alveo dei propositi che però poi di fatto non vengono attuati.
“Crediamo che vi sia una palese difformità tra quanto l’amministrazione sostiene di voler fare e di quanto effettivamente fa, per questo crediamo Vi possano essere due spiegazioni: mancanza di volontà oppure incapacità. Augurandoci che non sia incapacità resta la mancanza di volontà.
“Il contraddittorio, e non lo diciamo noi, è la base non solo della democrazia ma della crescita. Dal confronto sorgono soluzioni nuove, nuove visioni. In ambito comunale il luogo preposto al confronto è il consiglio comunale, oggi con le attuali modalità di fatto riteniamo che non vi sia la possibilità di esperire liberamente le proprie opinioni, in quanto queste vanno calendarizzate e predeterminate. Di fatto riteniamo che il Consiglio comunale così come si sta realizzando è un teatrino di burattini.
“Nessuna amministrazione comunale in oltre 70 anni, regolamento o no, si era spinta a tal punto sulla liberta di espressione dei consiglieri.
“Questa nostra assenza – concludono Emanuele Santini ed Enrico Sbaffi – è per chiedere con forza che le cose cambino, per ribadire alla maggioranza che non sono più i tempi del bianco e nero, che in una realtà piccola come la nostra è utile l’apporto di tutti. Che attraverso le diverse opinioni si arriva ad un risultato migliore”.
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