I problemi del territorio al centro dell’impegno di Stefania Palazzesi
I problemi del territorio al centro dell’impegno di Stefania Palazzesi
Quarant’anni, già consigliere comunale ad Arcevia, si candida alle Regionali con la Lega per le Marche
ARCEVIA – Quarant’anni compiuti sotto il lockdown, mamma di un ragazzo di quattordici anni, un passato da consigliere comunale in Arcevia nelle file del centro destra, laureata in Economia e Commercio, imprenditrice nel settore vitivinicolo e nell’impiantistica tecnologica, attiva nel territorio nell’associazionismo, caparbia, risoluta e pratica: questo è l’identikit di Stefania Palazzesi.
“Essere entrata nella squadra della Lega è per me un grande motivo di orgoglio. Non sono una big della politica regionale – afferma -, vengo dalla provincia con umiltà e determinazione, ritengo di essere una persona che è convinta che il cambiamento avviene solo se si è disposti a metterci la faccia”.
“Conosco bene la nostra provincia e le problematiche che ogni giorno viviamo sulla nostra pelle. In primis la sanità, abbiamo assistito all’impoverimento dell’assistenza sanitaria nel territorio, servizi ambulatoriali e di diagnostica fatti morire piano piano, i presidi potes che non funzionano come dovrebbero e che non hanno la presenza del medico h24, gli ospedali della costa impoveriti dall’assenza di personale con lunghe file a partire dal pronto soccorso non dimenticandosi delle lunghe liste di attesa per le visite e gli esami specialistici.
“Non tralascio nemmeno il tema della piccola impresa: in passato gli economisti parlavano del modello Marche, come un sistema economico studiato dal mondo per come era perfettamente funzionante e basato sulla piccola iniziativa legata al sistema della famiglia. Una politica regionale seria – aggiunge Stefania Palazzesi – deve essere volta a tutelare, sviluppare, mettere in rete le nostre realtà artigianali e commerciali per farne aumentare la competitività sia a livello nazionale che internazionale. E’ necessario adottare una strategia di medio periodo e non politiche di emergenza volte a risolvere solo le problematiche contingenti.
“Focus fondamentale, soprattutto per le aree interne, una politica forte e lungimirante, rivolta alla agricoltura e alle attività ad essa collegate al fine di risolvere l’eccessiva burocratizzazione e a strutturare una politica di distribuzione dei fondi europei in modo semplice ed efficace visto che la regione Marche risulta fanalino di coda per l’utilizzo e per le tempistiche di erogazione.
“La mia visione di agricoltura – prosegue Stefania Palazzesi – è quella volta all’attenzione per l’ambiente e del territorio contro le problematiche del dissesto idrogeologico che hanno causato e che continuano a causare evidenti danni. E’ necessario far si che tutte le produzioni tipiche del territorio siano promosse poiché sono ricchezza e massima espressione della nostra biodiversità.
“Tutto ciò non può prescindere da una politica regionale volta a far conoscere al mondo le ricchezze storiche, culturali, paesaggistiche del nostro territorio, che fanno rimanere a bocca aperta i turisti che le visitano che si meravigliano di come mai le Marche siano così poco conosciute. Ritengo che il turismo generi un indotto virtuoso a tutte le varie attività del territorio creando così un tessuto connettivo vivo che possa dare speranza per il futuro dei nostri giovani. Tutto questo non può prescindere da una migliore viabilità regionale che in questi anni ci ha isolati dal resto del paese e da un aereoporto regionale che sia veramente funzionante e fruibile sia da coloro che viaggiano per lavoro che per turismo, troppe le risorse spese per non avere nulla.
“Ho voglia di cambiamento – conclude Stefani Palazzesi – poiché ritengo che questa nostra Regione possa essere gestita meglio e che tutti noi abbiamo diritto a pretendere di più per le nostre famiglie, per il nostro lavoro, per la nostra salute, per il nostro territorio! #regionaliMarche2020 #StefaniaPalazzesi
Grazie! #LiberiamoLeMarche #unastorianuova
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