Pista di atletica con orari da sportello burocratico
Pista di atletica con orari da sportello burocratico
Roberto Paradisi: “A Senigallia si disincentiva lo sport, non è questo ciò che vogliamo”
di ROBERTO PARADISI*
SENIGALLIA – Con fatica, a settembre, anche le società sportive che non sono riuscite a ripartire dopo il lockdown si stanno organizzando per riattivare i corsi. I dirigenti sportivi non chiedono contributi (incredibile e sconveniente a passerella elettorale del candidato Pd Sturani sponsorizzato, con tanto di email e utilizzo del ruolo istituzionale, dal presidente della Consulta dello sport Domenico Ubaldi) ma chiedono assistenza e luoghi sicuri.
Ancora una volta invece, con un ufficio sport di fatto smantellato, arrivano puntuali gli ostacoli. Il campo di atletica delle Saline non garantirà, come ogni anno, una fruibilità decorosa. Orari ridotti, regole rigide, cancelli serrati in prima serata, al pari di uno sportello burocratico.
Così si fa ripiombare lo sport agonistico nel disagio più profondo. Nel mese in cui ripartono le preparazioni atletiche di tutti i sodalizi cittadini e in cui le palestre provinciali in uso alle scuole non vengono immediatamente messe a disposizione, ridurre drasticamente gli orari di accesso alla pista di atletica e agli spogliatoi significa disinteressarsi dei giovani senigalliesi. Di più: significa non comprendere il senso più profondo dello sport.
Chiedo all’Amministrazione comunale di fare esattamente il contrario: ampliare gli orari di apertura nel mese di settembre (e comunque lasciare l’impianto aperto fino a serata inoltrata), alleggerire i costi per le società sportive per la preparazione atletica (attese le gravissime difficoltà economiche post Covid) incentivando l’uso dell’impianto all’aria aperta e non certo disincentivando la pratica sportiva. Salvo poi magari, contrarre l’apertura nel mese di ottobre (se vi sono esigenze di personale).
L’Amministrazione comunale che vogliamo è quella che comprende le esigenze degli sportivi e agisce di conseguenza. L’Amministrazione che vogliamo è quella che ritiene che lo sport sia cultura e socialità.
*Consigliere comunale – Senigallia
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