Interessante confronto sulla fede alla presentazione del libro di Mencucci e Gianantoni
Interessante confronto sulla fede alla presentazione del libro di Mencucci e Gianantoni
SENIGALLIA – Alla conferenza di presentazione del libro di don Vittorio Mencucci e don Luigi Gianantoni, tenutasi a Senigallia, è stato significativo il notevole afflusso di persone. Così tante che purtroppo, data la limitata capienza della sala e le norme anti-covid in vigore, parte degli intervenuti si sono dovuti allontanare. C’è stato però anche chi ha ascoltato i relatori e le domande del pubblico dall’esterno, attraverso le finestre di via Cavallotti.
L’iniziativa è stata un buon risultato per il Circolo Acli U. Ravetta che l’ha promossa. Quindi va considerata come un’occasione di indubbio valore nel panorama, piuttosto tiepido e grigio, della cultura cittadina.
Si è vissuto un momento di dibattito che attiverà altre occasioni se, come crediamo sarà possibile, presto organizzare una seconda tornata, sul medesimo argomento di per se vastissimo, quasi infinito di come “Ripensare la Fede nella fedeltà a Cristo ed al proprio tempo”.
Questo infatti è titolo del libro scritto per il Pozzo di Giacobbe dai due presbiteri della nostra Diocesi. Un tema affrontato organicamente che già di per se impone non poche riflessioni e stuzzica senz’altro il dibattito. A questo si aggiunge, come complemento ineludibile, la “critica al ritardo culturale delle omelie”, argomento sempre di grande attualità che amplifica lo spazio di approfondimento e stimola partecipazione. Infatti ognuno di noi può portare diverse esperienze che sono tutte concorrenti verso questa diagnosi: non vi sembra che la cultura teologica di oggi faccia vivere i fedeli in una situazione schizofrenica tra quello che vivono nei momenti all’interno delle chiese e quanto invece sperimentano fuori, nella routine della vita quotidiana?
L’unico sacerdote presente tra il pubblico, don Giuseppe Cionchi, forse anche stuzzicato da una affermazione rintracciata nel testo (a proposito del nostro papa Pio IX) ha lanciato, poco prima della conclusione della serata, una proposta apparentemente provocatoria, che però i relatori e gli organizzatori, hanno subito accettato. L’invito cioè a rivedersi, dopo che tutti abbiamo letto bene il testo, per discutere e dibattere ancora su questi argomenti. Rivedersi “fra un mese” forse sarebbe eccessivamente presto (sempre anche per le norme restrittive in vigore!) ma crediamo che a novembre si potrà organizzare la seconda tornata di questa “presentazione”.
Quindi il preavviso di oggi è una già sorta di impegno per chi vorrà discutere e confrontarsi su questi nuovi strumenti di critica. Studi ed argomenti che rivelano “orizzonti insospettati aperti al dibattito sulla modernità” che come questi Autori, che ancora ringraziamo ci suggeriscono “possono dar luogo ad un senso critico della tradizione storica” in modo di “poter essere fedeli a Cristo ed al nostro tempo in piena libertà”.
Il Circolo Acli ringrazia tutti coloro che sono intervenuti ed i relatori. Tra i presenti anche l’ex sindaco di Senigallia Luana Angeloni ed il marito.
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