Riesplode lo scontro sulla centrale biogas di Casine di Ostra
Riesplode lo scontro sulla centrale biogas di Casine di Ostra
Dopo un polemico intervento del gruppo consiliare Vivere Ostra arriva la dura replica del Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e Nevola
OSTRA – Il progetto della centrale Biogas di Casine di Ostra torna prepotentemente nel dibattito politico locale. Dopo un polemico intervento del gruppo consiliare Vivere Ostra c’è da registrare una replica, altrettanto pungente, del Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e Nevola
“Corsi e ricorsi della storia recente tornano a legare la lista Progetto Ostra alle sorti della centrale Biogas En Ergon. Per chi ha memoria cortissima, e in ragione di ciò – scrive il gruppo consiliare Vivere Ostra – non si fa remore nel cambiare posizione e idea a seconda di come tira il vento, un rapidissimo resoconto.
“Il Sindaco Olivetti, durante il mandato del quale il progetto En Energon ottenne l’autorizzazione necessaria alla realizzazione dell’impianto, con la sua Amministrazione non aveva al tempo espresso una posizione contraria all’insediamento della centrale se non all’ultimo, con un repentino dietrofront in scivolata affidato a un parere negativo di carattere esclusivamente politico, e non supportato in alcun modo da un punto di vista tecnico, che venne sonoramente bastonato dal TAR Marche.
“Questo Sindaco – aggiunge polemicamente il gruppo consiliare Vivere Ostra -, che in prima battuta aveva avallato il progetto del biogas- firmato peraltro da un suo assessore, ingegnere incaricato della progettazione dalla En Ergon- improvvisamente divenne contrario allo stesso. Non solo! Siccome l’italiano medio, abbiamo già detto, ha memoria cortissima, divenne addirittura il Presidente del costituito comitato no biogas, nominato proprio da quelli che lo avevano accusato di non aver condiviso con la cittadinanza l’informazione che c’era nell’aria questo progetto e che lo avevano strattonato e messo all’angolo perché all’ultimo esprimesse voce contraria alla realizzazione della centrale.
“Non bastasse questa singolarità, è a dire poco “curioso” – aggiunge Vivere Ostra con il suo capogruppo Andrea Storoni -, e trattasi di eufemismo, che accesi sostenitori del no biogas, facenti parte di quel comitato, che dopo la debacle politica di Olivetti hanno continuato a fare avanti e indietro dal Comune nel corso dell’Amministrazione Storoni perché la lotta alla centrale – che vale la pena ricordarlo aveva già concluso positivamente il suo iter autorizzatorio – continuasse senza esclusione di colpi; beh, sempre gli stessi “quelli”, nel corso della scorsa campagna elettorale hanno corso nella medesima lista composta da svariati elementi che avevano fatto parte di quella Amministrazione Olivetti rimasta dormiente di fronte al progetto del biogas. (Sic!)
Dopodichè, visto che al peggio non c’è mai fine e neppure all’ipocrisia, arriviamo all’ennesimo paradosso: il 30 maggio scorso viene fatta passare in consiglio comunale la costituzione di questa servitù di passaggio alla SNAM rete gas, senza che il comitato, né la maggioranza consiliare ponga il minimo problema.
“Ci saremmo come minimo aspettati alcuni voti contrari tra le fila della maggioranza, tra cui senz’altro quelli del Sindaco Fanesi, del Vicesindaco Romagnoli, ma anche dell’assessore Agarbati e del consigliere Lanari. Al più – aggiunge Andrea Storoni per Vivere Ostra -, dal momento che una servitù di passaggio può essere costituita anche in modo coattivo e fare ostruzionismo alla stessa avrebbe significato esporre il comune di Ostra a un contenzioso, passi che la delibera non poteva che essere approvata, ma di certo la votazione ben poteva essere preceduta da un parere politico della Amministrazione espressamente di segno negativo e contrario.
“Nulla di tutto ciò. Ma allora come dobbiamo leggere questo fatto? Che c’era forse da parte di alcuni una certa strumentalizzazione nel portare avanti la battaglia?
Che tale non fosse per intime convinzioni ambientaliste e salutiste incompatibili con la costruzione di un simile impianto, bensì si trattasse di una posizione solo dettata da interessi di contrapposizione politica?
“Lista Progetto Ostra, Comitato no biogas e Amministrazione – conclude Andrea Storoni a nome di Vivere Ostra – battete un colpo e informate, non tanto noi, ma la popolazione. Ah! Benedetta coerenza”.
E la richiesta risposta del Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e Nevola non si è fatta attendere. “Il Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e Nevola rimane davvero allibito – si legge nella replica – di fronte a quello che è stato scritto dai componenti della lista civica “Vivere Ostra” in merito alla vicenda dell’impianto biogas di Casine di Ostra.
Che Storoni abbia avversato la battaglia del Comitato contro il digestore anaerobico nella zona ZIPA di Ostra è cosa risaputa e pacifica. Non ha mai espresso una posizione contraria né quando era all’opposizione né, soprattutto, quando è stato Sindaco.
“Vorremmo ricordare semplicemente che il Comitato – si legge sempre nell’intervento -, poco dopo l’insediamento della Giunta Storoni, ha invitato questa a prendere una posizione ben netta in relazione a quel tipo di impianto, ma invano: Storoni non ha mai nascosto la sua volontà di non opporsi al progetto e proprio questo suo comportamento ambiguo ha provocato allora grossi scontri con il nostro Comitato, circostanza oggi da lui sottaciuta.
“Storoni dimentica, tra le altre cose, che il progetto non sarebbe certo potuto partire senza il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che fu rilasciata dalla Regione Marche nel 2016, quando lui, come Sindaco di Ostra, partecipò alla Conferenza dei Servizi, senza tuttavia far presente alcuno degli elementi critici presenti in quel progetto del 2016, che avevamo sottolineato prima a lui e poi all’ intera popolazione, con riunioni pubbliche alle quali si è ben guardato di partecipare.
“Di tutte le censure che gli abbiamo sottoposto, tutte debitamente documentate, Storoni non ne ha sollevata alcuna; così l’autorizzazione definitiva è stata rilasciata senza che fossero state prese in analisi le nostre considerazioni.
“Storoni dimentica che anche in quel momento non ci arrendemmo, perché ci rivolgemmo ancora a lui affinché agisse in sede giudiziaria come Comune di Ostra contro il rilascio di questa ultima e definitiva autorizzazione, ma lui si rifiutò, costringendoci così a supportare ancora una volta una nuova battaglia giuridica contro l’impianto e contro il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale del 2016.
“Storoni ignora (o fa finta di ignorare) che il progetto e soprattutto l’Autorizzazione Integrata Ambientale del 2016 sono attualmente sub judice , perché è pendente proprio il ricorso promosso da questo Comitato.
“Non accettiamo, quindi, che nessuno possa strumentalizzare la nostra battaglia o attaccare, per proprio tornaconto, questo Comitato. Chiediamo piuttosto il rispetto che è dovuto per i tanti componenti del Comitato, che in tutti questi anni si sono spesi, con grande sacrificio, senza mai fare calcoli politici, per questo, Signor Storoni, non le permettiamo di strumentalizzare le nostre ragioni per suoi scopi personali.
“Se è vero che Storoni ci ha già tanto deluso quando avrebbe potuto condividere la nostra causa, ma non lo ha fatto, è altrettanto vero che con il suo comportamento odierno ci ha deluso ancora di più. Non possiamo che esprimere il nostro più totale disappunto e sconcerto verso quanto lei e la sua lista avete scritto, ma vi riconosciamo una certa coerenza – conclude il Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e Nevola -: quella di non aver mai voluto condividere la battaglia del Comitato e di non aver voluto mai schierarsi dalla parte dei cittadini”.
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