Il ministro Gualtieri a Senigallia: “Cambiare volto alle Marche”
Il ministro Gualtieri a Senigallia: “Cambiare volto alle Marche”
In vista delle elezioni – comunali e regionali – questa sera, in piazza Roma, c’è stato un incontro pubblico con il responsabile del Dicastero dell’Economia, alla presenza del candidato sindaco Fabrizio Volpini e di Maurizio Mangialardi
SENIGALLIA – Prima ad Osimo, poi, in serata, a Senigallia, il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, in vista delle elezioni – regionali e comunali – del 20 e 21 settembre, si è soffermato sui principali problemi italiani del momento.
Insieme a Gualtieri, all’incontro di Senigallia, organizzato in piazza Roma, davanti al Caffè del Corso, hanno preso parte anche il candidato alla presidenza della Regione, Maurizio Mangialardi, ed il candidato sindaco a Senigallia, Fabrizio Volpini.
“Si è aperta – ha tra l’altro detto Mangialardi nel corso dell’incontro – una fase storica completamente differente rispetto al passato. Le ricerche che abbiamo svolto ci indicano che il Covid ha cambiato il mondo in pochi mesi. Nuove priorità si sommano a temi storici, ma anche una nuova sensibilità e solidarietà sembra emergere. Per questo non posso accontentarmi di promettere un buon governo, ma devo proporre un progetto strutturale e forte”.
Con il ministro Gualtieri, Mangialardi ha affrontato il vero grande tema dei prossimi mesi, ovvero come verranno ridistribuite e impiegate le ingenti risorse in arrivo dall’Europa tramite il Recovery Fund.
“Grazie all’accordo siglato lo scorso 21 luglio dai governi europei – ha detto Mangialardi -, accordo osteggiato dalla destra sovranità che si candida alla guida della Regione solo con slogan vuoti e stereotipi antieuropei, l’Italia ha un’occasione unica dal dopoguerra ad oggi con ben 209 miliardi di euro a disposizione per far fronte alla crisi generata dalla pandemia. Al ministro Gualtieri, nell’incontro che abbiamo già avuto a Roma, ho chiesto che su tali risorse, così come sui 27,4 miliardi del Sure e ai fondi che potrebbero arrivare in futuro dal Mes e dai canali ordinari, si faccia un ragionamento politico e non solo contabile. Per le Marche occorre un impegno concreto su tre aspetti fondamentali: potenziamento delle infrastrutture, investimenti sull’edilizia sanitaria, digitalizzazione, innovazione e ambiente, oltre al rilancio delle aree del sisma. Siamo convinti di essere di fronte a una svolta epocale, perché le nostre idee e i nostri progetti stanno per uscire dal cassetto dei sogni grazie ad investimenti volti a superare ritardi storici e a realizzare significative riforme in campo economico”.
“Il Recovery Fund – ha confermato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – rappresenta una risposta alla crisi dovuta al Covid del tutto diversa da quella data dall’Europa dopo il 2008. Una risposta basata sulla coesione sociale e la solidarietà. È importante che le risorse che giungeranno nelle Marche siano gestite da un presidente serio, capace e deciso come Mangialardi. Ho già capito che sarà un osso duro, ma questo è un aspetto sicuramente positivo per le Marche, perché oggi esiste la concreta occasione di affrontare e risolvere i problemi strutturali di questa regione, cambiare il suo volto, ricucendo le sue fratture interne, aggravate dal sisma, e riconnettendola al resto del Paese e all’Europa. Sono sicuro che i marchigiani faranno la scelta giusta”.
Durante l’incontro Mangialardi ha poi indicato dove dovranno essere investiti i fondi in arrivo da Bruxelles: “Abbiamo segnalato da sempre una lontananza fra le necessità della regione e la sua dimensione infrastrutturale: serve un investimento globale, a partire dal sistema ferroviario. Per il raddoppio della Orte-Falconara la Regione ha già messo nel mirino il tratto Fabriano Albacina e stanziato 77 milioni di euro. Con i nuovi fondi si potrà realizzare il secondo tratto di connessione fra Castelplanio e Fabriano. Anche sulla tratta ferroviaria Adriatica sono stati studiati progetti per fare in modo di avere un potenziamento di questa linea a servizio dell’intero asse Adriatico con un prolungamento dell’alta velocità da Bologna a Bari”.
Ma c’è anche una “Vertenza Senigallia” che porterà avanti l’attuale candidato Sindaco Fabrizio Volpini, ha ricordato Mangialardi e sarà sui fondi che servono per intervenire “sulla difesa della costa, sul dissesto idrogeologico, sul rapporto da ricucire tra la città e le aree interne”. Impegni contenuti nel programma della coalizione che sostiene Volpini, “un programma che non è stato scritto negli ultimi quattro giorni, ha ricordato il candidato senigalliese, oppure che non esiste come per alcuni dei nostri competitor, ma un progetto su cui la coalizione lavora da anni”. Per questo la candidatura di Volpini poggia su basi solide, “veniamo da vent’anni di buon governo” ha ribadito e “ci presentiamo con le carte in regola. Vogliamo continuare a governare questa città e siamo pronti a portare avanti scelte e azioni innovative, ma anche concludere progetti incompiuti come la messa in sicurezza della città e del fiume”.
A Fabrizio Volpini, in prima linea come medico nel periodo del Covid, il ministro ha riconosciuto di essere riuscito ad “implementare la medicina territoriale”, rivelatasi fondamentale anche durante la fase più critica del coronavirus, mentre a Mangialardi ha detto di essere “un bene per le Marche e un osso duro”, una persona determinata ad ottenere quello che serve per la sua regione, la Vertenza Marche, appunto. L’Italia, come le Marche e anche Senigallia, è attraversata da anni “da fratture sociali e territoriali, ha concluso il ministro Gualtieri, bisogna ricucire il Paese e le Marche”, ad esempio con interventi sulle infrastrutture materiali con l’ammodernamento dell’A14 a sud di Civitanova e immateriali, la banda ultra larga ovunque su tutto il territorio.
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