Paolo Molinelli: “Fare di Senigallia una città aperta anche per gli amici disabili”
Paolo Molinelli: “Fare di Senigallia una città aperta anche per gli amici disabili”
di PAOLO MOLINELLI*
SENIGALLIA – L’Associazione “Amici Disabili” è nata nel febbraio 2018 e svolge un ruolo fondamentale quale interlocutrice con le Istituzioni. Ho letto con particolare attenzione il “Manifesto per la Disabilità”, pubblicato sui principali media e denominato “Costruire un futuro per tutti è possibile?” ed alla domanda se intendo aderirvi, rispondo con chiarezza SI, si perché costruire un futuro per tutti è veramente possibile, senza bisogno di porre il punto interrogativo al termine.
Quindi affermazione e non più domanda, progetto politico ed impegni che intendo prendermi.
Sono candidato Sindaco al Comune di Senigallia sostenuto da due Liste Civiche, ‘Noi Cittadini’ e ‘Senigallia Bene Comune’, e, nel programma che abbiamo reso pubblico e che è possibile visionare online, abbiamo chiaramente premesso una nuova metodologia nell’interloquire del Comune con i Cittadini: una consultazione preventiva, non calata dall’alto, scevra da pregiudizi e non effettuata a decisioni prese o per mero obbligo di Legge.
Pertanto il primo capitolo del “Manifesto per la Disabilità”, intitolato “Nulla su di noi senza di noi” e che rivendica la partecipazione e la rappresentanza, trova completamente una sua declinazione pratica nel nostro programma, tanto che sosteniamo che l’Osservatorio ai Servizi alla Disabilità, approvato il 21.12.2015, deve essere reso finalmente operativo.
Il ricorso sistematico al coinvolgimento della famiglie darà non solo risultati migliori, ma renderà più consapevoli i genitori, sostenendoli nella loro quotidianità, mettendoli in rete con gli altri e facendo sentire loro finalmente vicine le Istituzioni
Le barriere, architettoniche e non solo, vanno abbattute in quanto ostacolo alla libertà di muoversi di tutti e specialmente di chi ha abilità diverse, limitando di fatto il diritto ad una vita indipendente in evidente contraddizione con la ‘Convenzione dell’O.N.U per i diritti delle persone con disabilità’ e con le vigenti previsioni di Legge (Legge 03.03.2009 nr. 18): in proposito, se avremo la fiducia dei Cittadini, ci porremo in totale discontinuità con scelte perpetrare in modo illogico, inutile e foriero di difficoltà per tutti (la “Rotatoria Pendente” davanti all’orrendo nuovo parcheggio di fianco al Seminario sono l’esempio di ciò che non deve essere mai più fatto!).
La sanità Senigalliese (e Marchigiana) vanno ripensate in toto perché, nonostante l’abnegazione degli operatori del settore, sono evidentemente inadeguate ai bisogni della nostra Collettività con liste di attesa inaccettabili per un paese civile, un Presidio Ospedaliero in lenta ma inesorabile agonia (50 posti letto persi con la fase covid-19, Unità Operative in continua riduzione di numero e di dotazioni organiche e strumentali, incontrovertibilmente al di sotto dei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza, mancanza di primari e di altro personale, ecc.): in tale quadro desolante i percorsi dedicati per le cure sanitarie di cui hanno bisogno le persone disabili trovano difficile allocazione.
Sono urgenti, al contrario, servizi competenti ed organizzati, percorsi sanitari e sociali integrati ed innovativi, tali da rendere effettivo, contrariamente a quanto avviene, il necessario supporto, il potenziamento delle figure porfessionali centrali (logopedia, piscologia, psicomotricità, ecc.) ed il ricorso anche alle diffuse forme di volontariato, previa la necessaria formazione.
Anche lo sport risulta fondamentale per la qualità di vita delle persone disabili, sia per le ricadute positive sulla salute, ma anche perché aiuta a ritrovare la fiducia in se stessi, ad essere consapevoli di essere parte di una squadra, di un team, della Collettività.
Allora l’utilizzo di palestre e piscine (gratuito per le famiglie che non possono permetterselo) rende effettiva la mera enunciazione teorica del favorire l’accesso allo sport, concordando con le società sportive la dotazione di personale formato appositamente, ricorrendo anche al volontariato, al servizio civile ed ai lavori socialmente utili.
Occorre anche favorire la nascita di centri diurni, per le persone con le patologie più lievi ed anche più gravi, ed offrire maggiore sostegno all’assistenza domiciliare, nella giusta ottica del “durante” e del “dopo di noi”.
La Scuola assume una rilevanza strategica sia per quanto attiene la messa in sicurezza dei plessi e la realizzazione dei necessari percorsi di accesso, che per il ruolo di sostegno e coordinamento che il Comune dovrebbe finalmente riuscire a svolgere: il nostro programma prevede la creazione di un ‘Forum degli Insegnanti di Sostegno’, autonomo ed a carattere consultivo, che possa collaborare con l’Amministrazione Comunale al fine di garantire la costruzione in itinere del progetto di vita di ogni alunna ed alunno diversamente abile.
Il sostegno agli alunni con disabilità deve essere reso durante tutto l’orario scolastico, dal pre al post scuola, garantendo la copertura del periodo estivo in modalità identica a quello invernale.
La vostra proposta, infine, di interpretare l’esigenza di rendere Senigallia più fruibile per gli ‘Amici Disabili’ anche in termini economici, ricercando finanziamenti nazionali e Comunitari sia per rivedere la qualità delle infrastrutture pubbliche che per migliorare le offerte del settore privato, una proposta non retorica ma di sostanza, si inquadra pienamente nella previsione del nostro programma di rendere ‘Senigallia una Città Aperta’, per una questione di civiltà, di giustizia ma anche di prospettiva economica, giacchè sono del tutto evidenti le possibili ricadute positive sul nostro turismo, anche in periodi non estivi.
Con convinzione, pertanto, faccio mie le previsioni, le rivendicazioni, le richieste e le necessità del ‘Manifesto per la Disabilità’.
*Candidato sindaco Senigallia Bene Comune – Noi cittadini
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