“Parcheggiatori abusivi, ecco come affrontare il problema”
“Parcheggiatori abusivi, ecco come affrontare il problema”
Alessandra Barucca: “Un’Amministrazione comunale dovrebbe ascoltare le lamentele dei cittadini e prodigarsi per garantire sicurezza e legalità”
di ALESSANDRA BARUCCA*
SENIGALLIA – Ho letto nuovamente le lamentele di una turista riguardo al dover affrontare l’arroganza di parcheggiatori abusivi che presidiano alcune zone della città; solite lamentele, solite storie per chi da anni è abituato a questa problematica invisibile per la classe politica che ci ha amministrato. Io, come altri tanti cittadini, ci sono abituata, e avendo subito intimidazioni, offese e danni, ho dovuto purtroppo cambiare abitudini di parcheggio e preferire alcuni esercizi pubblici ad altri. Vi sentireste sicure parcheggiare, da sole, in Piazza Simoncelli, o presso il parcheggio dei giardini Morandi, davanti allo stadio, oppure davanti alla stazione? Lascereste la vostra auto nuova senza elargire l’obolo a chi vi “aiuta” a trovare un posto macchina?
In tutta questa storia, valutando anche che alla fine, si tratta di persone che esercitano effettivamente un’attività lavorativa a tutti gli effetti esentasse, a volte intimidendo le persone ai limiti dell’estorsione. Quello che fa più ribrezzo è che il primo cittadino Maurizio Mangialardi risponde alle lamentele lavandosene le mani: “non è compito della Polizia Municipale”. Falso, molto falso. Per tre motivi.
Il codice della strada, applicato giornalmente dalla Polizia Municipale, prevede all’articolo 7/15 bis una sanzione amministrativa per chi esercita tale attività: “coloro che esercitano senza autorizzazione, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri ad esercitare senza autorizzazione l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma…”. Quello che appare strano è che il comma 15bis segue, logicamente il comma 15 ma anche il comma 14 che, in assoluto, è la sanzione più contestata dalla Polizia Municipale. Confidando nell’ottima preparazione degli operatori della nostra Polizia Locale, mi sembra assurdo che nessuno si sia accorto dell’esistenza di questo comma. Il Signor Sindaco probabilmente non è a conoscenza di questa estensione del 15 bis che punirebbe a livello amministrativo questa attività.
Il signor Sindaco, poi, attribuisce il controllo di questi parcheggiatori alle forze di polizia: “è compito loro”. Si, è vero, ma è “anche” compito loro. Il nostro primo cittadino non è forse a conoscenza della Legge n°65 del 1986 in cui l’articolo 5 recita: “II personale che svolge servizio di Polizia Municipale, nell’ambito territoriale dell’ente di appartenenza e nei limiti delle proprie attribuzioni, esercita anche: a) funzioni di polizia giudiziaria, rivestendo a tal fine la qualità di agente di polizia giudiziaria, riferita agli operatori, o di ufficiale di polizia giudiziaria…”.
Ciò significa che il “vigile urbano” cosiddétto, ha le stesse funzioni (limitate territorialmente all’interno del comune) di qualsiasi altro operatore di polizia.
Già quanto detto basterebbe per far capire quanto sia fuori luogo e scorretto scaricare le responsabilità della situazione parcheggi alle altre forze di polizia.
A completare il quadro ed incorniciare la pessima figura in queste dichiarazioni, vanno citati il Decreto Sicurezza 2017 e Decreto Sicurezza 2018, in cui viene istituito e ampliato il concetto di Daspo Urbano finalizzato a sanzionare la condotta di chi ostacola l’accesso e la libera fruizione di determinati luoghi pubblici e comportante l’eventuale allontanamento del trasgressore e non solo l’irrogazione ai suoi danni di una sanzione pecuniaria, punendo anche la reiterazione della condotta.
Nell’ampliamento del 2018, è stata inserita tra le attività oggetto del Daspo Urbano quella di “parcheggiatore abusivo”. Il decreto prevede un ordine di allontanamento della persona dalle suddette aree inizialmente di 48 ore elevabile fino a sei mesi in caso di reiterazione. L’intento perseguito dal legislatore è il rafforzamento dell’efficacia delle sanzioni amministrative previste per comportamenti ritenuti lesivi del decoro urbano e pertanto della sicurezza urbana. Chi dispone questo allontanamento? Udite, udite: il sindaco!!!
Il Governo ha messo in mano ai sindaci gli strumenti per contrastare questo fenomeno: il nostro sindaco uscente ha mai fatto nulla se non quello di oscurare il problema definendolo come “errata percezione dei cittadini”?
Nel programma elettorale 2015 (pagina 14) dello stesso Mangialardi, il “fenomeno” non la “problematica” viene addirittura letto e trattato a difesa di questi lavoranti presenti nei parcheggi cittadini, che andrebbero aiutati con progetti finalizzati ad un’integrazione.
Qui non si parla di non “poter fare nulla” ma di non “aver fatto nulla”. Mai.
Un’amministrazione comunale dovrebbe ascoltare le lamentele dei cittadini e prodigarsi per garantire sicurezza e legalità. Qualora la classe politica sia cieca e sorda di fronte a tali problematiche, difendendo con arroganza le proprie mancanze, va cambiata. Subito.
*Candidata al Consiglio comunale 2020 con “La Civica” per Massimo Olivetti Sindaco – Senigallia
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