“Degrado e caos al cimitero delle Grazie ma nessuno interviene”
“Degrado e caos al cimitero delle Grazie ma nessuno interviene”
Decisa presa di posizione del Comitato cittadino Tombe Ipogee di Senigallia
SENIGALLIA – Dal Comitato cittadino Tombe Ipogee di Senigallia riceviamo: “Dopo aver letto di un senigalliese, attualmente residente a Milano, che in visita ai congiunti nel cimitero del Grazie di Senigallia ha trovato un degrado e un caos fuori dall’ordinario ora andiamo ad analizzare il perché ed aggiungere, purtroppo, altre tragiche situazioni.
“Perché si è arrivati a questo punto? L’Amministrazione di Senigallia, prima della fine dell’ultimo mandato, aprile 2019, si è adoperata per approvare una ordinanza che penalizza 1.500 proprietari di tombe ipogee e che, per seppellire i loro cari, devono spendere di tasca propria o per sistemare il manufatto di proprietà o per acquistare un nuovo loculo comunale in vetro resina.
“Non solo, essendo terminati quelli di Roncitelli, rimasti solo 2 a Senigallia ecco che, terminati questi ultimi, un nostro cittadino non potrà più essere seppellito nella tomba ipogea di proprietà per l’ordinanza comunale imposta ma sarà trasportato in un loculo comunale in vetro resina a Montignano, del costo di 2.200 euro. Dicano i cittadini se, in questa imposizione, alberga il buon senso!
“Ma, forse sopraffatti dal lavoro, i nostri ex-amministratori si sono dimenticati del decoro del nostro cimitero: pieno di erbacce e con strade sconnesse. Sarà un caso, visto che la pulizia incide nelle casse comunali?
“Inoltre ci chiediamo perché ci sono altre “inumazioni fuori terra” dietro il convento delle Grazie se quelle all’ingresso del cimitero sono attualmente ferme? E per fortuna diciamo, visto l’impatto negativo che danno al visitatore, sembrano tombe all’interno di un campo di battaglia.
“A fronte di questa incuria, sollecitato da numerosi cittadini che hanno segnalato questa gravissima negligenza, il Comitato Tombe Ipogee il 3 luglio ha chiesto di visionare gli atti amministrativi di assegnazione della gara per la pulizia del verde cimiteriale, la cura delle erbacce e delle piante.
“Dopo 60 e più giorni, nonostante solleciti continui, ancora il Comune non li ha inviati: che ci sia qualcosa che i cittadini non debbono conoscere?
“Nel frattempo, nel caos più assoluto, si susseguono nell’obitorio cimiteriale scene tristi e incresciose.
“Il fine settimana è un vero tormento per i cittadini che devono seppellire un proprio caro. Al dolore e all’angoscia si aggiunge anche l’organizzazione cimiteriale paradossale imposta: le tumulazioni terminano il venerdì alle 11,30 per riprendere il lunedì mattina e per tre giorni non si fanno più sepolture!
“E nel frattempo le bare si accumulano e i familiari si indignano del trattamento loro riservato: tutte le bare sono accumulate entro l’obitorio in modo indecente e anche privo della dovuta sicurezza sanitaria, necessaria ancor più oggi in tempo di coronavirus. Tutti sanno della situazione ma non vi sono iniziative in atto per superare queste criticità.
“L’unica iniziativa è quella di chiamare i vigili municipali, che con tutta la professionalità, competenza e gentilezza di cui sono dotati tentano di sanare le situazioni più incresciose.
“Ma, ultimamente, con l’accumularsi di più bare, alcune anche scoperte, i familiari hanno cominciato a protestare fragorosamente, alcune volte a piangere e, vinti dal dolore, a prendersela con chi era li vicino, chiamato per sedare queste incresciosi situazioni: gli incolpevoli i vigili della Polizia municipale ai quali va tutta la nostra solidarietà.
“Naturalmente siamo molto vicini anche a quelle famiglie che subiscono questa (dis)organizzazione in un momento per loro di indicibile sofferenza e disperazione.
“Siamo invece molto meno vicini a chi ha l’onere di sanare queste situazioni deplorevoli e da terzo mondo e non lo fa. Totò diceva “A morte è ‘na livella”…cari amministratori la morte appiattisce ogni differenza sociale e la dignità è dovuta a tutti, a prescindere dal ceto”.
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