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Paolo Battisti ai cittadini del Cesano: “Quando la politica strumentalizza gli elettori”

Paolo Battisti ai cittadini del Cesano: “Quando la politica strumentalizza gli elettori”

di PAOLO BATTISTI*

SENIGALLIA – Dopo essere stato preso in giro per mesi (e con me centinaia di cittadini), ci tengo, in vista delle elezioni comunali, a chiarire alcuni punti fondamentali.

Cinque anni fa, al termine della mia esperienza come consigliere comunale, sono stato l’ideatore ed il fondatore di Senigallia Bene Comune. Il mio desiderio (che coltivo tuttora con la lista “L’altra Senigallia”), era quello di creare un centro-sinistra assolutamente civico e alternativo a quello di potere. Causa una grave malattia di mio padre (volevo stargli accanto gli ultimi mesi) ho lasciato volentieri ad altri cittadini di proseguire questo percorso (visto che per me la politica è passione e servizio, non poltrone).

Dopo poco però ho visto che Giorgio Sartini e Riccardo Pizzi (che hanno iniziato a fare politica grazie al mio percorso e alla mia idea) hanno subito virato verso il centro-destra. E questo indirizzo politico si è palesato poi negli ultimi tempi quando prima Pizzi è stato addirittura il candidato sindaco della Lega Nord e poi negli ultimi giorni, quando Sartini e Molinelli hanno firmato un patto con il candidato alla presidenza della Regione Marche Acquaroli, rappresentante di Fratelli d’Italia. Quindi più che centro-destra parliamo di un patto con la destra partitica, la cosa culturalmente più lontana da Senigallia, città libera, aperta, partecipata e condivisa.

Ma veniamo al punto dell’articolo. Io come consigliere comunale sono sempre stato vicino alle istanze dei cittadini. Dopo una mia denuncia rispetto alla costruzione dell’ennesimo eco-mostro, si è costituito il Comitato del Rione Porto. Ho affrontato a suo tempo il problema delle tombe ipogee e lottato per i diritti di alcune frazione abbandonate. Ma ho sempre rivendicato la totale e assoluta libertà di ciascun comitato, che doveva essere assolutamente apartitico e trasversale, visto che quando sorge un problema in un quartiere coeso, quello diventa il problema di tutti, a prescindere dalle tessere di partito.

E ne erano talmente convinti anche quelli del Comitato che, in uno degli articoli scritti contro la costruzione dell’impianto del trattamento dei rifiuti, dopo una battaglia vinta, avevano scritto: “Si rafforza la certezza che quando i cittadini si uniscono, esercitando il loro legittimo diritto di prender parte alle decisioni, le cose si possono cambiare e nessun muro alzato dalla politica può fermarli”.

Questo è il senso della politica fatta in maniera civica: unire le persone al di là degli schieramenti per raggiungere un obiettivo comune. Quello che sto facendo io per l’Ospedale o l’infermiere di famiglia. Quello che non sta facendo più il Comitato dopo che si è schierato con una parte politica.

Infatti al Direttivo del Comitato, supportato da Sartini e Molinelli, è venuta la bella idea di schierarsi politicamente con il centro-destra, accontentandosi di vaghissime promesse elettorali (immaginate un Acquaroli che per qualche voto in più non da l’appoggio?). E quando un comitato nato con bellissime intenzioni si trasforma in un partito muore, non ha più ragione di esistere. Addirittura il Direttivo ha deciso di mettere il logo del Comitato a fianco di quello delle liste che sostengono Molinelli.

Ne parlo perché io, come tanti cittadini, mi sono sentito raggirato. Dopo poco che dichiaro la mia candidatura a Sindaco, comincio a ricevere dei messaggi di un signore che poi si qualifica come Mario Bellagamba, del direttivo di Senigallia Facciamo Eco. Quindi non lo cerco io per darmi visibilità politica, dato che non salgo sul carro di nessun vincitore. Comincia lui a farmi i complimenti per quello che scrivo e per come mi batto con tenacia contro le ingiustizie dell’amministrazione. Mi scrive che: “Verrà un momento in cui tutti dovremo unirci…..”. Oppure: “Ci unirà l’obiettivo comune…Grazie Paolo buona serata”!

Visto che io sono un civico e vista la gentilezza e disponibilità di questa persona, cominciamo a scambiarci idee e progetti per il futuro. Mano mano che passa il tempo e si avvicina la presentazione delle liste noto però un sempre più marcato distacco da una confidenza ormai quasi quotidiana. Bellagamba comincia a dirmi che bisogna unire tutti i civici che sono contro il Pd e che loro si metteranno in gioco solo se tutti saremo uniti. E mi dice anche che il Comitato non si espone per una singola lista civica dal 5 per cento massimo (poi il Direttivo va con Sartini che nel 2015 ha preso il 5 per cento…).

Io ascolto, dico la mia, auguro una coesione e chiedo di incontrare il Comitato. Questa cosa mi viene sempre negata. Ad un certo punto lo stesso Comitato dirama un articolo dove chiede alle forze politiche e ai cittadini che se la sentono di chiamarli per un incontro. Io scrivo a Bellagamba, scrivo ad un altro rappresentante del Direttivo, dico che sono pronto e disponibile ad un incontro. Ma nessuno mi chiama. Bellagamba addirittura smette di leggere i miei messaggi Watshapp. Ma in quegli stessi giorni esponenti politici del centro-destra che mi stimano mi dicono che il Bellagamba mentre mi ignora incontra forze politiche moderate.

Il resto è storia recente: un giorno apro un giornale e leggo che il Comitato Facciamo Eco è entrato nelle liste di Molinelli Sindaco, presentando addirittura il logo. Questo è il modo peggiore e più brutto di fare politica. Se queste sono le persone che vogliono cambiare modo di fare politica del centro-sinistra al potere, nessuno cambierà mai nulla. Se invece della partecipazione, condivisione e trasparenza, si fanno accordi sottobanco, non si incontrano i cittadini che vogliono un confronto, addirittura gli si smette di rispondere al telefono, cosa cambia rispetto a chi sta al potere ora? Nulla. Il rischio è che molti cittadini ignari di queste logiche votino tutti per il centro-destra di Molinelli e Acquaroli con la speranza che siano migliori degli altri.

Ma i partiti di centro-sinistra e centro-destra ormai da anni dimostrano, nei luoghi dove comandano, di non essere in grado di governare i processi e di  sbagliare tutte le scelte possibili. E soprattutto di essere inaffidabili. Quindi si passa dalla padella alla brace.

L’esperienza del Comitato Facciamo Eco, allargata come da idea iniziale a tutti i cittadini senza un colore politico, poteva veramente aggregare tutte le forze civiche al punto da diventare fondamentale per governare Senigallia. Si è scelta la strada più comoda, ma sicuramente quella che darà meno risultati. E a causa di pochi anche stavolta a perdere sarà tutta la città.

*Candidato Sindaco L’altra Senigallia con la Sinistra

 

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