La Cassazione conferma 7 anni di reclusione allo stupratore
La Cassazione conferma 7 anni di reclusione allo stupratore
Si tratta del caso da cui partì il progetto di “Difesa Legittima Sicura” degli avvocati Paradisi e Giambartolomei. “Una vittoria per il nostro progetto”
ROMA – La Cassazione, confermando la pena esemplare di 7 anni di reclusione a M.C. di 34 anni, mette la parola fine alla drammatica vicenda della giovane umbra vittima di violenza sessuale reiterata e lesioni personali il giorno della vigilia di Natale del 2011.
Fu il caso da cui nacque l’ideazione del progetto Difesa Legittima Sicura coordinato dall’avvocato senigalliese Roberto Paradisi (nella foto). Ieri presso la Suprema Corte proprio l’Avv. Paradisi, che rappresentava insieme all’Avv. Giambartolomei la giovane vittima e i genitori costituiti parte civile, ha sostenuto la linearità e la coerenza delle due sentenze di merito che avevano inflitto all’imputato la pena di 7 anni di reclusione oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Dall’altra parte, a rappresentare l’imputato nel collegio difensivo, l’accademico Franco Coppi. L’avv. Paradisi, nel ricostruire la vicenda, aveva parlato di scenari da Arancia Meccanica e ieri mattina aveva chiesto agli ermellini la conferma integrale della sentenza di appello sostenendo l’infondatezza delle ragioni del ricorso dell’imputato.
“Oggi – affermano gli avvocati Roberto Paradisi e Matteo Giambartolomei – si mette la parole fine a questa dolorosissima vicenda, rimbalzata più volte per l’efferatezza del crimine, nelle cronache nazionali. Questa sentenza è un punto di arrivo ma anche di rinnovato impegno.
“Proprio questa vicenda, che abbiamo seguito dal primo momento, ci ha portato alla ideazione del progetto “Difesa Legittima Sicura”, progetto a cui ha aderito la nostra giovane assistita e che mette insieme in tutta Italia avvocati penalisti e palestre di arti marziali in una rete di difesa integrata e concreta delle donne contro ogni violenza. Un progetto che prevede non solo assistenza legale e medica qualificata alle donne vittime di violenza ma anche la possibilità di partecipare gratuitamente a corsi di arti marziali e difesa personale.
“Proprio in queste ore peraltro abbiamo sottoscritto un protocollo nazionale con la Fijlkam, la federazione italiana di arti marziali. Questa sentenza – concludono Paradisi e Giambartolomei – rappresenta senza dubbio la prima storica importante vittoria anche di “Difesa Legittima Sicura”.
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