Quando il Comune è troppo lontano dai cittadini: a Senigallia è tempo di voltare pagina anche in questo
Quando il Comune è troppo lontano dai cittadini: a Senigallia è tempo di voltare pagina anche in questo
SENIGALLIA – I rapporti con i cittadini continuano ad essere sempre complessi: il Comune di Senigallia, nonostante il cambio al vertice, non riesce ancora a voltare pagina. Eppure dovrebbe farlo. Quantomeno nel rispetto di chi ha il coraggio di prendere posizione su situazioni incresciose, segnalandole agli organismi che dovrebbero poi cercare – e trovare – le soluzioni necessarie.
Il 26 settembre abbiamo riportato una lettera di Nicola Di Francesco, vice presidente emerito dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, che ricordava di aver segnalato, inutilmente, al personale comunale la situazione di grave disagio che si stava verificando sul lungomare Dante Alighieri, in particolare nei pressi di palazzo Venezia.
“Ho segnalato al Comune, da più di un mese – scriveva Di Francesco -, che sul piazzale di palazzo Venezia alcuni giovani che lo frequentano, nelle notti del fine settimana, hanno fatto dei danni ed hanno quasi divelto una pianta e rotto un’altra nell’adiacente via Dalmazia.
“Ho prima segnalato la cosa – aggiungeva – ad una pattuglia dei vigili urbani che hanno potuto constatare i danni. Poi, visto che la cosa non aveva funzionato, ho riferito il problema a due tecnici operativi il mattino sulla piazza per le pulizie. Ma, non muovendosi niente, ho scritto all’Ufficio tecnico del Comune ed ho ricevuto, via email, una risposta in cui si affermava che dovevo rivolgermi direttamente al dirigente del servizio. Cosa che ho subito fatto ma, a tutt’oggi, non si è mossa paglia.
“Ecco come funziona – scriveva il 26 settembre il giornalista Di Francesco – la macchina burocratica comunale, di fronte alla disponibilità dei cittadini di aiutare, ove possibile, l’Ente per dare sempre un’immagine di Senigallia pulita, dignitosa e bella come si merita”.
Il 7 ottobre Nicola Di Francesco si era poi rivolto al segretario generale del Comune, Stefano Morganti, in quanto dirigente, facente funzioni, dell’area tecnica.
“Egregio dott. Morganti,
torno a lei ancora una volta perché la precedente segnalazione non ha avuto buon esito. Sono Nicola Di Francesco, vice presidente emerito Ordine dei Giornalisti delle Marche e nei mesi estivi abito nel mio appartamento a palazzo Venezia in via Dante Alighieri.
“Nei fine settimana la piazza antistante il palazzo Venezia, di proprietà comunale, è il ritrovo di centinaia di giovani fra i quali ci sono sempre i più scalmanati e vigliacchi che rompono, sfasciano tutto quello che trovano, rompono gli specchietti delle macchine in sosta in via Istria, urinano dentro i nostri cancelli, per non parlare di vomito e “merda”. Tanto per essere chiari fino in fondo.
“Ebbene io le avevo segnalato che questi mascalzoni hanno rotto una giovane pianta in una aiuola in via Dalmazia e tentato di rompere altre due piante nell’aiuola centrale. Ho segnalato la cosa prima ai vigili urbani che mi hanno detto che avrebbero provveduto a segnalare la cosa all’ufficio competente, poi ho fatto la stessa cosa con una vostra squadra di operatori ecologici che tutte le mattine vengono a fare le pulizie sulla piazza, poi ho segnalato la cosa, erroneamente, ad un ufficio della sua area di competenza rimandandomi indietro tutta la segnalazione con le foto allegate perché dovevo rivolgermi a lei dirigente del settore.
“Come lei sa le ho fatto questa segnalazione ormai diverso tempo fa e a quanto mi consta (perché ovviamente in questo periodo non abito più a Senigallia) ancora non è stato fatto nulla. Che un cittadino non residente a Senigallia abbia la decenza di far si che il territorio abbia sempre una veste dignitosa e decorosa per l’immagine della città che lo ospita mi sembra un fatto importante. Che poi il Comune di Senigallia se ne strafreghi di queste segnalazioni mi lascia molto male. Attendo sue cortesi notizie”.
E l’altro giorno, a rispondere a Di Francesco, è stato il dipendente comunale Eros Gregorini.
“Gentile Nicola, non saprei dirle se il Segretario comunale che da qualche mese, dopo il pensionamento del precedente dirigente dell’Area Tecnica, ricopre anche questo ruolo, abbia letto il messaggio che lei gli ha spedito e dato indicazioni al riguardo.
“Mi rincresce il fatto che la segnalazione non abbia avuto riscontro e ancora di più mi dispaccio per il comportamento incivile e irrispettoso di alcuni maleducati e vandali. Purtroppo accade che personaggi in preda talora ai fumi dell’alcool si lascino ad atti di vandalismo che il Comune non riesce a prevenire e talora nemmeno a sanzionare e poi, a rimediare.
“Ciò tuttavia non può rappresentare una giustificazione o scusa al mancato intervento che, se non poteva essere eseguito richiedeva comunque una comunicazione in tal senso quale gesto di attenzione verso di lei. A questo punto, ritengo non serva chiedere al dottor Morganti sperando che quanto le ho appena riferito possa in qualche modo rappresentare un “decente” riscontro alla sua segnalazione. Resto comunque a sua disposizione per eventuali ulteriori comunicazioni”.
Una risposta che dice ben poco e che, ovviamente, non soddisfa Nicola Di Francesco. Soltanto l’ennesima dimostrazione che, anche nei rapporti tra Comune e cittadini, si dovrebbe incominciare a voltare pagina. Al più presto. Nell’interesse di tutti.