L’inchiesta sulla gestione della piscina delle Saline, il Pd difende l’ex sindaco e gli ex assessori
L’inchiesta sulla gestione della piscina delle Saline, il Pd difende l’ex sindaco e gli ex assessori
“Piena fiducia nella Magistratura”. Diffuso in serata un documento firmato dal presidente dell’Unione comunale del partito
SENIGALLIA – E’ stata fissata per il 14 dicembre l’udienza preliminare per l’inchiesta sull’affidamento alla Uisp della gestione della piscina delle Saline.
In nove rischiano il processo. Tra loro anche l’ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi ed i componenti della vecchia Giunta comunale.
Con un documento diffuso in serata, firmato dal presidente dell’Unione comunale, Elisabetta Allegrezza, il Partito democratico di Senigallia commenta la notizia dell’udienza preliminare.
“Esprimiamo piena fiducia nella Magistratura – si legge nel documento del Pd -, certi che sarà possibile fare chiarezza sul corretto operato della giunta Mangialardi sull’affidamento della gestione della piscina delle Saline alla Uisp da parte del Comune di Senigallia. Analogo sentimento, però, riteniamo giusto ribadirlo anche nei confronti dell’ex sindaco Maurizio Mangialardi, degli assessori del Partito democratico Chantal Bomprezzi e Simonetta Bucari, e di tutti gli altri esponenti dell’esecutivo municipale coinvolti nella vicenda. Del resto il fatto che già a giugno fosse caduta la grave e infamante accusa di corruzione nei confronti dell’ex sindaco ben testimonia la trasparenza con cui l’Amministrazione comunale ha agito”.
“Purtroppo – si legge sempre nel documento firmato dal Presidente dell’Unione comunale del Pd, Elisabetta Allegrezza – siamo di fronte all’ennesimo strascico dovuto alla tragedia dell’alluvione, riguardante i tentativi che l’Amministrazione comunale mise in campo per dare risposte immediate ai cittadini in termini di garanzia dei servizi, tra cui la rapida riapertura della piscina delle Saline.
“Conosciamo benissimo la genesi di questa inchiesta e sappiamo che è frutto di un agire di alcuni volto a demonizzare l’avversario laddove non si è capaci di contrastarlo sul piano politico. Un agire che mentre svilisce il sano e democratico dibattito istituzionale, umiliando la sede deputata a ospitarlo, ovvero il consiglio comunale, contribuisce a creare un clima di sfiducia e avversione verso la politica, e a sperperare inutilmente denaro pubblico per la vanagloria di eletti che non hanno saputo svolgere il compito affidatogli dagli elettori. La verità, che confidiamo possa emergere al più presto, farà giustizia anche di questi comportamenti”.
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