Amo Senigallia e Campanile: “Il Pd si espone alle scorribande del centrodestra”
Amo Senigallia e Campanile: “Il Pd si espone alle scorribande del centrodestra”
“E non può poi lamentarsi come un bambino capriccioso a cui viene tolto il giocherello”
SENIGALLIA – Dal gruppo consiliare Amo Senigallia, rappresentato in Consiglio comunale da Gennaro Campanile, riceviamo: “Amo Senigallia” esprime soddisfazione per l’elezione del proprio rappresentante, Gennaro Campanile, apresidente della Commissione consiliare che si interessa di bilancio, innovazione, attività economiche e fondi europei, settori nei quali vanta la maggiore esperienza avendo ricoperto il ruolo di assessore al bilancio e alle attività economiche per quasi tutta la precedente legislatura.
“E’ singolare che la minoranza del PD (e dei suoi alleati nella corsa a sindaco) si accorga dell’esistenza del consigliere Campanile solo quando a farlo è la maggioranza oppure se c’è da votare i suoi esponenti.
“Facciamo un breve riassunto delle puntate che precedono l’elezione di Campanile a presidente della VI Commissione e all’interno della Scuola di Pace. Zero confronto politico e nessun contatto se non strettamente personale. Quando “Amo Senigallia” ha manifestato la disponibilità ad essere nel novero dei consiglieri di minoranza per l’Unione dei Comuni si è sentita rispondere che era già stato tutto deciso. Silenzio assoluto per la presidenza e vice-presidenza del Consiglio, per le Commissioni, per la Scuola di Pace.
“Se i gruppi consiliari che hanno appoggiato Volpini pensano di essere “la” minoranza commettono un errore politico perché sono in compagnia di “Amo Senigallia”, dato che questo è il risultato elettorale dopo l’assenza di apparentamenti. E’ inutile quindi aspettare “il (…) formale passaggio in maggioranza” di Campanile. Non è stato fatto quando avrebbe comportato più consiglieri e (sicuramente) qualche assessorato. Se la coalizione guidata dal Pd non ha ritenuto di coinvolgere l’altra coalizione di centrosinistra in occasione del ballottaggio e continua a farlo anche ora all’interno del Consiglio comunale, si espone inevitabilmente alle scorribande del centrodestra e non può certo lamentarsi poi come un bambino capriccioso a cui viene tolto il giocherello.
“I diritti delle minoranze valgono sempre, quando si è maggioranza e quando si è minoranza, e non solo quando fa comodo. E’ un fatto di cultura che va in direzione opposta all’arroganza politica, ispirata forse da quei cattivi maestri che hanno portato Senigallia e la Regione al più grande disastro politico degli ultimi 40 anni. Mentre Campanile ha votato diverse volte come il PD ed i suoi alleati, ha espresso voti a favore degli esponenti di quella coalizione (Beccaceci, Giuliani, Piazzai, Bomprezzi, Angeletti) non è mai avvenuto il contrario. Questa è la realtà.
“Nella sua qualità di presidente della VI Commissione il consigliere Campanile non rappresenterà né la maggioranza né la minoranza ma, come è necessario, l’interesse del Consiglio comunale in analogia a quanto fatto dal consigliere Romano nella sua precedente veste di presidente del Consiglio comunale.
“Ogni tanto – afferma Campanile – qualcuno scarica su di me la responsabilità della sconfitta elettorale del csx senza alcuna analisi e riflessione. E’ un (de)merito che non ho e che serve solo a chiudere gli occhi di fronte agli innumerevoli errori compiuti invece dai responsabili, errori che hanno portato molti senigalliesi ad abbandonare Volpini tra il primo e secondo turno e che, a due mesi di distanza, sembrano non essere stati ancora metabolizzati dai dirigenti quanto basta per fare autocritica, tirare una riga e ripartire su basi nuove rispetto al passato”.
“Il Pd ed i suoi alleati hanno perso per strada il leader che non ha accettato di onorare in Consiglio il ruolo che la città gli ha assegnato. Anche questa è una realtà, anche questa forse non ancora metabolizzata”.
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it