“Pronti a ricominciare il dialogo, nonostante il buio di questi giorni”
“Pronti a ricominciare il dialogo, nonostante il buio di questi giorni”
In vista del Natale e dell’Anno nuovo lettera aperta ai corinaldesi del parroco don Giuseppe Bartera e degli altri sacerdoti locali (don Andrea, don Marco e don Fabrizio)
CORINALDO – In vista del Natale e dell’Anno nuovo il parroco don Giuseppe Bartera e gli altri sacerdoti di Corinaldo (don Andrea, don Marco e don Fabrizio) hanno scritto una lettera aperta ai loro concittadini.
NATALE: GESÙ, UN BIMBO E TANTA MISERICORDIA
“Carissimi,
quest’anno, il cammino verso Natale sembra duro e faticoso, senza speranza e privo di luce!
Il buio ha inondato i nostri cuori per la pandemia e per i fatti di cronaca che ogni giorno si offrono con il loro carico di morte e di nefandezze.
E tanto buio attraversa la nostra vita quando manca l’amore, quando il fratello punta il dito contro il proprio fratello, quando l’amico tradisce, quando la menzogna atterrisce ogni desiderio di lealtà, quando non si è disposti a perdonare e ricominciare.
Con palese pessimismo, qualcuno ha gridato e cantato che “dio è morto … ai bordi delle strade dio è morto, nei campi di sterminio dio è morto, coi miti della razza dio è morto, con gli odi di partito dio è morto…” (Francesco Guccini); e ancora: “Gli uomini non cambiano, prima parlano di amore e poi ti uccidono” (Mia Martini).
Ed è in questo mondo dove sembrano predominare il buio e il pessimismo e sembrano oscurarsi definitivamente i colori della vita, ancora una volta mi incammino verso Betlemme, come un anonimo pellegrino, insieme a tanti altri.
Lontano dalla città, immersa nelle sue luci, nelle sue voci, nelle sue distrazioni e nelle mille occupazioni quotidiane, dove non c’è mai tempo e posto per nessuno, vado alla ricerca di Gesù nella campagna, nel buio di una notte fredda e silenziosa.
Anche la notte di Natale era immersa nel buio, come le tante “notti” della nostra vita o dei tanti momenti tristi delle nostre giornate e dei tanti eventi dolorosi che segnano il nostro cammino quotidiano.
Era silenziosa quella notte, simile ai lunghi silenzi incomprensibili dell’uomo, all’attesa interminabile di una risposta che spesso non arriva e all’ostinato rifiuto di dialogo che produce divisioni e lacerazioni.
Era fredda quella notte, come il freddo del nostro cuore quando non si accorge di chi ha bisogno di una nostra parola, che non sa fare un gesto di amore, che non riesce a vincere la tentazione del pregiudizio e che non è capace di costruire ponti per ricominciare il dialogo.
In questa notte … sono alla ricerca di Gesù.
Nonostante il peso e la fatica del cammino arrivo finalmente alla grotta e trovo.
GESU’, UN BIMBO E TANTA MISERICORDIA!
“Il buio è squarciato dalla sua luce, che mi ridona orientamento e che mi consente di camminare, di raggiungere la meta.
Il silenzio è interrotto dal coro degli angeli, che cantano la gloria di Dio e invocano la pace tra gli uomini.
Il freddo è riscaldato dalla misericordia di Dio che si fa uomo e che mai smetterà di usarmi misericordia.
È l’incontro con quel bimbo, l’Emanuele, il Dio della misericordia che cambia la vita.
Mi rendo conto che la fatica e il buio dell’inizio, hanno ceduto il passo alla gioia e alla luce dell’incontro.
Sono fragile e pieno di limiti, ma in questo Natale, Gesù è misericordia, unica porta che mi conduce alla salvezza.
Come ogni anno, questa mia riflessione, vuole essere invito a camminare e un augurio sincero a quanti con me percorrono la via della vita.
In quest’anno, ho iniziato un nuovo percorso dove ho incontrato tanti uomini e donne in divisa, che con grande generosità offrono il loro prezioso servizio.
Agli amici e compagni di viaggio, di ieri, di oggi e di sempre, desidero augurare che:
Il Natale rischiari il buio e l’oscurità che spesso la vita ci riserva e che la luce di Gesù orienti il cammino di ogni giorno. Lasciamoci illuminare e cerchiamo sempre la luce!
Nel Natale e nella nostra vita risuoni sempre la pace, la pace da ricercare in noi stessi, nella nostra vita, nei nostri ambienti, nel mondo intero. Non sottraiamoci mai ad essere costruttori di pace.
Il Natale riscaldi i nostri cuori, talvolta gelidi ed indifferenti. Il calore dell’amore è il solo che può vincere, le nostre resistenze e che ci consente di costruire un mondo migliore.
Il Natale di questo anno ci ottenga da Dio misericordia per i nostri peccati, ma soprattutto ci insegni ad essere uomini e donne di misericordia.
Perdonare per essere perdonati, solo chi ama sa perdonare e solo quando si ama si perdona veramente.
Santo Natale e felice anno nuovo. Auguri di cuore”.
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