E’ morto a Senigallia l’albergatore Claudio Albonetti
E’ morto a Senigallia l’albergatore Claudio Albonetti
SENIGALLIA – Città in lutto per la morte di Claudio Albonetti. Un infarto è stato fatale all’albergatore senigalliese.
La tragedia ieri pomeriggio, poco prima delle 18, nella sua abitazione, in via Pierelli, nel quartiere residenziale del Vivere Verde.
Scattato l’allarme è intervenuta sul posto un’ambulanza dal vicino ospedale ma, per l’imprenditore, non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore aveva ormai cessato di battere.
Claudio Albonetti, 66 anni, oltre ad aver gestito l’Hotel International, sul lungomare Mameli, si è sempre impegnato nell’attività sindacale. Ed in questo campo ha anche ricoperto la carica di presidente nazionale dell’Assohotel, l’associazione degli albergatori aderenti alla Confesercenti.
Ed oggi la Confesercenti si stringe al dolore della famiglia. Claudio Albonetti, oltre ad essere stato presidente di Assohotel in precedenza era stato anche lo storico presidente di Assoturismo.
“Imprenditore di valore, ma anche persona buona, di grande onestà ed altruismo, nella sua vita si è dedicato con passione e intelligenza all’attività associativa. Con Confesercenti, Assoturismo e Assohotel ha condotto e vinto battaglie cruciali per le imprese del suo territorio e di tutto il turismo italiano, cui ha dato il suo contributo anche come membro del Consiglio di Amministrazione dell’Enit.
“Claudio – aggiunge Confesercenti – non ha mai abbandonato il suo impegno per la rappresentanza. Anzi, lo ha rilanciato con forza nell’ultimo anno, convinto della necessità di mettere in campo idee e soluzioni nuove per portare le imprese ed i lavoratori del turismo oltre l’emergenza pandemica.
“Se n’è andato troppo presto – scrive Confesercenti -, e quando c’era ancora più bisogno di lui. Negli uomini e nelle donne di Confesercenti, Assoturismo e Assohotel che l’hanno conosciuto e hanno lavorato con lui, lascia un vuoto incolmabile”.
“La scomparsa di Claudio – afferma Roberto Borgiani, direttore Confesercenti Marche – avvenuta per di più in modo così improvviso e prematuro, ci addolora profondamente e lascia un grande vuoto nell’Associazione, sia a livello umano, sia a livello professionale.
“Presidente nazionale di Assohotel, in precedenza, per molti anni, presidente nazionale di Assoturismo, Albonetti è stato anche presidente Confesercenti Marche. Il suo impegno e la sua passione a tutela delle piccole imprese – continua Borgiani – ed, in particolare, la sua esperienza nel settore del turismo, ne facevano un punto di riferimento per la categoria e per noi suoi colleghi. Siamo sconcertati e profondamente addolorati ed esprimiamo alla famiglia le nostre condoglianze più sincere”.
“Abbiamo sempre potuto contare sull’impegno di Claudio, del quale ricordiamo anche l’importante ruolo operativo come presidente della Cooperativa di Garanzia Fimcost – aggiunge Giorgio Bartolini, direttore Confesercenti Pesaro Urbino e consigliere delegato Fimcost – Claudio era un imprenditore di valore, ma anche una persona buona, che per tanti anni si è dedicata alla vita associativa con grande onestà ed altruismo portando avanti battaglie importanti per le imprese del territorio e di tutto il turismo italiano, cui ha dato il suo contributo anche come membro del Consiglio di Amministrazione dell’Enit.
“Il ricordo di questa sua dedizione al mondo associativo ed alla rappresentanza – conclude Bartolini – spinge tutti noi a portare avanti con ancora più convinzione il lavoro da lui intrapreso a beneficio delle piccole medie imprese e del turismo”.
“Se n’è andato – ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale di Senigallia, Massimo Bello – un uomo dedito al suo lavoro e all’impegno sindacale per la crescita economica e sociale della città. Attento alle dinamiche produttive di un settore importante e vitale di Senigallia. Volto noto e sempre in prima linea, non soltanto a livello locale, ma anche a livello nazionale, nei massimi organismi associativi. Condoglianze alla famiglia da parte di tutto il Consiglio comunale di Senigallia”.
“Senigallia perde un autentico ed instancabile animatore dell’associazionismo legato al turismo locale e nazionale. Lo conoscevo bene – ha concluso Bello – e con lui avevo interessanti confronti, anche accesi, sulle politiche turistiche legate alla nostra città e alla regione. Stima e affetto per una persona, che amava la sua città e il suo lavoro”.
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