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Campanile lancia l’allarme: “Rilassatezza e inezia, allarme rosso in Comune”

Campanile lancia l’allarme: “Rilassatezza e inezia, allarme rosso in Comune”

“Le linee programmatiche del sindaco Olivetti sono state vaghe e non hanno indicato nessun percorso, né tantomeno gli assessori hanno colmato il vuoto”

SENIGALLIA – Quando si guida un autovettura e sul cruscotto si accendono una dopo l’altra alcune spie è meglio capire che cosa stia succedendo piuttosto che continuare a guidare spensierati. Qualcosa di simile sta succedendo al Comune di Senigallia che al terzo mese della nuova Amministrazione sembra ignorare l’accensione di alcune spie importanti di pericolo.

Per funzionare una Amministrazione ha bisogno di indirizzi chiari e di una struttura per portarli avanti. In questo momento mancano entrambe ed  è un segnale di pericolo per la nostra comunità.

La discussione sulla “Città Relisiente” (peraltro riconducibile alla precedente Giunta) è stato l’unico vero atto politico discusso in Consiglio comunale. Le linee programmatiche del Sindaco Olivetti infatti sono state vaghe e non hanno indicato nessun percorso, né tantomeno gli assessori hanno colmato il vuoto. Il Consiglio si è riunito pochissimo come pure le Commissioni, segno evidente di “mancanza” di politica. Ma ormai sono passati tre mesi e la città non può aspettare ancora.

Si può dire tutto ed il contrario di tutto ma poi c’è il bilancio comunale che, nero su bianco, indica la realtà, ciò che si farà e ciò che rimarrà nel cassetto per mancanza di soldi, come potrebbe essere la riduzione promessa delle tasse comunali. Dopo anni il bilancio preventivo non è stato approvato entro il 31 dicembre. E’ vero che esiste la proroga della scadenza al 31 gennaio ma è quasi certo (a meno di gradevoli sorprese) che tutto sarà rinviato ad aprile aprendo la “gestione provvisoria” che, tradotto, vuol dire spendere in modo contingentato (quello che equivale al razionamento alimentare in tempo di guerra). Addio ad investimenti e solo spesa corrente. Altri mesi di inerzia.

Se anche ci fosse stata la definizione dell’azione di governo e l’approvazione del bilancio preventivo 2021, si sarebbe comunque accesa la terza spia di colore rosso: la struttura organizzativa. Fra qualche settimana l’unico Dirigente presente (e che quindi potrà firmare gli atti in base a quanto previsto dal Regolamento Comunale) dovrebbe intendersi di calcolo strutturale del cemento armato, della gestione della tesoreria e di tassi bancari, di polizia urbana, di diritto pubblico e di normativa in generale, di borsa del turismo e di offerta culturale. Superman insomma. Appena insediata la Giunta non ha provveduto subito a fare i bandi pubblici per assumere i nuovi dirigenti ed oggi il personale è senza una vera guida, preferendo cogliere altre opportunità lavorative. In questo modo viene impoverita la risorsa umana e la capacità di dare servizi efficienti ai cittadini rinviando qualsiasi tipo di miglioramento.

Mentre i comuni vicini si stanno organizzando tenendo conto della nuova realtà politica regionale, aggiungendo nuovi equilibri e prendendo accordi, Senigallia sembra ancora intontita dall’esito delle votazioni che, è bene ricordarlo, sono state l’anno scorso ed è priva di iniziativa.

“Amo Senigallia” invita pertanto la nuova Amministrazione a rendersi conto che ci sono parecchie spie rosse sul cruscotto che segnalano pericolo per i senigalliesi e le attività produttive. Se è necessario procedere a tappe forzate facciamolo pure ma usciamo da questo clima di rilassatezza e di inezia perché, se continua così e pure in tempi di covid, i nostri cittadini pagheranno un prezzo salato.

*Consigliere comunale Amo Senigallia

 

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