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Meno reati, furti, rapine ed estorsioni: bilancio positivo per i carabinieri del Comando provinciale di Ancona

Meno reati, furti, rapine ed estorsioni: bilancio positivo per i carabinieri del Comando provinciale di Ancona

In seguito alle direttive del Colonnello Cristian Carrozza intensificata la presenza sul territorio con più pattuglie e persone e mezzi controllati

ANCONA – E’ iniziato il 2021 ed il Comando provinciale Carabinieri di Ancona traccia un bilancio delle attività svolte durante l’anno appena trascorso. Sul territorio provinciale l’Arma è presente con 5 Compagnie (Ancona, Jesi, Senigallia, Osimo e Fabriano), che coordinano l’attività di 38 Stazioni ed una Tenenza, oltre che con  il Reparto Operativo a vocazione prettamente investigativa.

Pur nelle difficoltà affrontate nel corso della pandemia che ha caratterizzato il 2020 ed imposto lunghi periodi di lockdown, significativo è stato l’impegno dell’Arma nella prevenzione e nella repressione delle attività delittuose. Una cifra per tutte, è data dalle oltre 123mila telefonate giunte nella sola  Centrale Operativa di Ancona sulla linea di emergenza, a cui è corrisposto, ovviamente, quasi sempre, un intervento sul territorio.

Il 2020 ha fatto registrare un calo importante dei delitti denunciati all’Arma, diminuiti nel complesso del 26% (8.025 reati a fronte di 10.844 del 2019). Significativo è il decremento delle rapine, che hanno subito la flessione del 16,7% (da 42 a 35) e, soprattutto dei furti, scesi del 46% (da 4.057 agli attuali 2.192). Tra le tipologie più diffuse: i furti in abitazione: 539 (in forte diminuzione, nel 2019 furono 986, pari a -45,4%); con destrezza: 185 (in diminuzione, nel 2019 furono 458, pari a -59,7%); in danno di esercizi commerciali: 168 (in netta diminuzione, nel 2019 furono 287, pari a -41,5%); sulle auto in sosta: 167 (in netta diminuzione, nel 2019 furono 411, pari a -59,4%); di autovetture: 98 (in diminuzione, nel 2019 furono 115, pari a -14,8%). In calo anche le  denunce per estorsione, che nel corso del 2020 sono state 37, contro le 42 dell’anno precedente (nessuna a danno di esercizi commerciali).

E’ stato rilevato un lieve incremento per le truffe e le frodi informatiche, passate dalle 1.309 del 2019 alle attuali 1.363 (+54 delitti, pari a +4,1%).

Forte è risultata la spinta che il Comandante provinciale di Ancona, Colonnello Cristian Carrozza (nella foto), ha voluto imprimere all’attività preventiva e, quindi, alla proiezione esterna dei reparti. Ciò ha comportato un aumento dei controlli, rispetto al 2019, del 42% delle persone (156.869) e del 53% dei veicoli (119.129) In tema di circolazione stradale, si è registrata una netta flessione del reato di “guida in stato di ebbrezza alcolica” (173 sanzioni elevate rispetto alle 296 del 2019, pari a -42%), anche se nell’analisi del dato vanno considerati i periodi di lockdown, con le conseguenti prolungate chiusure di bar ed esercizi di ristorazione in genere e dei locali notturni di aggregazione giovanile in particolare, che hanno sensibilmente contribuito a diminuire il traffico veicolare ed il conseguente spostamento delle persone.

Analogamente, sono diminuite le violazioni connesse con il consumo di stupefacenti durante la guida: 22 violazioni rispetto alle 35 del 2019 (-37%). Si segnala l’attività svolta sulla strada dai carabinieri di Ancona che, nell’ambito dell’operazione “Strade pulite”, hanno sequestrato amministrativamente ben 361 veicoli privi di regolare copertura assicurativa, parcheggiati, spesso in stato di abbandono, nelle vie cittadine.

Per quanto concerne il contrasto alle attività delittuose, i reparti del Comando provinciale hanno dato un nome agli autori di oltre il 37% dei reati denunciati (nel 2019 era al 34,5%), eseguendo d’iniziativa o su ordine dell’Autorità giudiziaria, 544 arresti e denunciando in stato di libertà 3.492 persone.

Nel contrasto allo spaccio/traffico di stupefacenti, si è proceduto all’arresto di 87 persone, mentre 130 sono quelle deferite; sono stati, altresì, segnalati alla locale prefettura, ai fini amministrativi, 240 assuntori; sequestrati oltre 2 kg di cocaina e quasi 7 kg. di hashish.

Tra i fatti più efferati del 2020, si annoverano i 3 omicidi avvenuti sul territorio provinciale. Il primo è avvenuto il 27 giugno, a Filottrano, ad opera di un pensionato che si suicidava subito dopo aver ucciso la moglie malata; il secondo, il 3 luglio, a Jesi, ad opera di un giovane del luogo che, senza un apparente motivo, penetrato all’interno di un appartamento al piano terra dopo aver infranto il vetro di una finestra, aggrediva la coppia di occupanti, marito e moglie, ferendo a morte la donna con uno dei frammenti di vetro.

Il tempestivo intervento dei carabinieri, permetteva di rintracciare immediatamente l’omicida nelle immediate vicinanze dell’abitazione, traendolo in arresto; il terzo omicidio è stato commesso l’8 dicembre, ad Ancona, ad opera di un giovane che, dopo aver aspettato sotto casa un suo conoscente, lo colpiva ripetutamente con un coltello a serramanico, causandone il decesso. L’aggressore veniva arrestato dai carabinieri di Ancona, poco dopo, in casa di conoscenti ove aveva cercato rifugio.

Particolarmente efficace è stato il contrasto ai reati predatori, come noto, difficili da perseguire e che provocano grande allarme sociale. Tra le tante, da ricordare, l’operazione dei carabinieri di Osimo che lo scorso18 aprile, ad Ancona e nelle province di Perugia e Fermo, hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere quattro albanesi ritenuti responsabili di ben 49 furti in abitazione, perpetrati in varie province d’Italia, recuperando numerosa refurtiva.

Importante è stata anche l’operazione condotta dai carabinieri di Numana, conclusasi  il 5 maggio scorso, a Napoli, con l’arresto di 7 pregiudicati partenopei. L’indagine, partita da un furto perpetrato nella notte del 20 agosto 2019 all’interno degli uffici comunali di Sirolo, permetteva di accertare la responsabilità in capo agli indagati di altri 21 furti, commessi prevalentemente in danno di uffici comunali ed agenzie di servizi, in varie località del territorio nazionale,  da cui rubavano oltre mille carte di identità in formato cartaceo ed elettronico destinate anche al circuito dell’immigrazione clandestina. Ancora l’operazione condotta dai carabinieri di Osimo ed Ancona lo scorso 26 novembre, nel corso della quale sono stati arrestati 4 albanesi dopo un inseguimento terminato in via XXV Aprile, che avevano perpetrato 7 furti in abitazioni a Polverigi (tra cui uno degenerato poi in rapina). Sempre i carabinieri di Numana, nel dicembre scorso, a Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una giovane coppia di italiani responsabili di 28 furti in danno di bagnanti che durante il periodo estivo avevano lasciato incustoditi i loro averi sotto gli ombrelloni o nelle auto in sosta nei pressi dei litorali, lungo la riviera marchigiana e romagnola.

Attenzione è stata posta anche a tutela dei soggetti più deboli, quali gli anziani, spesso vittime di truffe e reati di natura predatoria. Proprio in tale ambito, tra le tante, si segnala l’operazione condotta a maggio dai carabinieri di Ancona che ha permesso di arrestare un giovane marocchino residente a Falconara Marittima, ritenuto responsabile di 8 rapine e scippi perpetrati in danno di anziane donne di rientro nelle proprie abitazioni. Inoltre, sempre i carabinieri di Ancona, nel novembre scorso, hanno arrestato a Roma tre rumeni che, in numerose circostanze, sia in provincia che in ambito nazionale,  tramite artifizi e  raggiri a danno sempre di soggetti anziani,  dopo essersi impossessati delle loro carte credito/debito, provvedevano a fare spese o consistenti prelievi di denaro presso gli sportelli bancomat.

Ma non sono stati sottovalutati nemmeno i fenomeni delittuosi indirettamente legati alla pandemia in atto. Infatti,  sono state perseguite alcune truffe i cui autori non hanno avuto scrupoli ad approfittare della necessità delle vittime di approvvigionarsi dei dispositivi di protezione individuale: in tale quadro, i carabinieri di Senigallia, il 9 luglio scorso, hanno deferito in stato di libertà la responsabile di due truffe riguardanti l’acquisto di mascherine anti-contagio modello FFP3, mentre i carabinieri di Osimo, il 18 agosto, hanno deferito un commerciante trevigiano, poiché, tramite una fittizia inserzione online per la vendita di mascherine,  si era fatto accreditare più di 1000 euro da un farmacista del luogo.

Importanti risultati si sono avuti anche nel contrasto alle varie forme di abusivismo presenti nel territorio, ed in particolare nel comune di Ancona e lungo la costa tra Senigallia, Sirolo e Numana. Nel senso, i carabinieri hanno reiteratamente svolto specifici servizi finalizzati all’individuazione di parcheggiatori abusivi, per cui sono stati contravvenzionati 8 stranieri e denunciati altri 11 (per la recidiva nella condotta illecita), ed al contrasto dell’abusivismo commerciale, per la quale sono stati denunciati 4 stranieri, sorpresi a vendere merce contraffatta, e contravvenzionati altri 15, privi di autorizzazione al commercio.

Da ultimo, si evidenzia il ruolo sociale sostenuto dall’Arma.  Centinaia, infatti,  sono i cittadini che hanno fatto accesso alle Stazioni dei carabinieri solo per avere un’informazione o chiedere un consiglio anche di natura privata. Senza sottacere le oltre 40mila telefonate giunte alle varie Centrali Operative del Comando Provinciale, tramite utenza non d’emergenza, da parte di persone che si sono rivolte agli operatori dell’Arma non solo per i motivi sopra citati, ma anche per una parola di conforto.

Ed ancora, durante il lockdown, la possibilità offerta agli anziani in difficoltà di rivolgersi alle Stazioni al fine di poter ritirare per loro conto le proprie pensioni. E poi, gli incontri, prima del lockdown, organizzati presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio, particolarmente apprezzati, oltre che dalle scolaresche, anche dai docenti e dai genitori.

Nel corso degli stessi, si è parlato non solo di legalità, ma sono stati forniti consigli utili in vari settori, tra cui quelli per prevenire i pericoli in cui i giovani si possono imbattere nell’uso non controllato dei social network. Incontri sono avvenuti anche presso sale parrocchiali e ritrovi per persone più anziane, dove ai presenti sono stati forniti consigli utili per prevenire le truffe e i furti.

 

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