Attività intensa a Senigallia per la Polizia in un anno – il 2020 – difficile
Attività intensa a Senigallia per la Polizia in un anno – il 2020 – difficile
Massimo impegno del personale del Commissariato sul fronte del Covid-19 e grande attenzione alla tutela delle fasce più deboli
SENIGALLIA – È stato un anno molto impegnativo, quello appena trascorso, per il personale del Commissariato di P.S. di Senigallia che è stato occupato in una pluralità di attività, sia finalizzate alla prevenzione dei reati ma anche alla repressione, nonché per tutte le attività di controllo e di ordine pubblico che sono state attuate in relazione allo stato di emergenza legato al diffondersi del Covid-19.
Il personale del Commissariato di Polizia sono stati costantemente impiegati nei servizi ordinari e straordinari di controllo del territorio, svolti durante l’anno ed, in modo speciale, nei fine settimana e durante tutto il periodo estivo, anche con l’ausilio del reparto prevenzione crimine di Perugia della Polizia Stradale e delle unità Cinofile della Questura di Ancona.
In particolare, nel periodo estivo sono stati svolti 20 servizi con l’impiego di oltre 250 agenti, che hanno consentito di garantire ogni settimana una costante presenza delle forze di polizia, in prossimità dei luoghi frequentati dai giovani ove in diverse occasioni erano stati segnalati fatti di aggressione o violenze tra gruppi di giovani.
La presenza degli uomini della Polizia, con identificazione ed anche denunce di giovani responsabili di risse e fatti violenti, ha consentito di frenare fortemente il fenomeno che, nella prima parte dell’estate, aveva destato un certo allarme, ma anche di ridurre fortemente i fatti di danneggiamento a carico delle strutture balneari. Su questo fronte, costante è stata la collaborazione con i rappresentanti delle associazioni di categoria per fornire una efficace risposta.
Nell’ambito delle più specifiche attività di controllo connesso al Covid, anche congiuntamente ad altre forze di Polizia impiegate secondo un dispositivo predisposto dal Questore di Ancona, sono stati effettuati oltre 150 servizi di ordine pubblico che hanno consentito di sottoporre a controllo oltre 7.000 persone e veicoli, 450 esercizi commerciali, procedendo a sanzionare 185 persone e denunciare 3 persone per violazioni all’obbligo di rispetto della quarantena.
Incisiva è stata l’attività sotto il profilo delle misure di prevenzione (sorveglianza speciale di P.S., fogli di via obbligatori ed avvisi orali) applicate a carico di soggetti pregiudicati che hanno interessato 43 persone.
Inoltre il personale specializzato del Settore Anticrimine del Commissariato, tra le diverse attività svolte, ha condotto articolate indagini in materia di reati contro la persona ed in particolare nelle fattispecie rientranti nel cosiddetto codice rosso (maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate o atti persecutori).
In tale ambito diversi sono stati i provvedimenti dell’autorità giudiziaria cui è stata data esecuzione a tutela di donne o minori. L’ultimo episodio di particolare gravità riguarda una giovane donna dell’Est-Europa violentemente aggredita da un connazionale sul lungomare Mameli nei cui confronti gli agenti del Commissariato di P.S. hanno proceduto all’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto, dopo averlo rintracciato in fuga in provincia di Matera.
Altro fronte su cui è stata posta particolare attenzione riguarda il contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti. Su questo fronte è costante l’impegno del Commissariato sia con personale della Squadra Volante che con personale in borghese.
In tale ambito, di particolare rilievo sono stati due arresti compiuti durante lo scorso anno; uno ha riguardato un giovane senigalliese, ritenuto punto di riferimento locale per lo spaccio specie tra i più giovani ed un altro soggetto, albanese, recentemente arrestato con un importante quantitativo destinato allo spaccio tra persone meno giovani. Entrambi i soggetti sono attualmente detenuti
Molto impegnativa è stata l’attività portata a termine dagli agenti del Commissariato di P.S. di Senigallia, unitamente al personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ancona, che ha consentito di scoprire e porre termine ad una illecita attività di sfruttamento di lavoratori extracomunitari per i quali sono stati individuati, quali responsabili, due cittadini extracomunitari destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Ancona. In quell’occasione emersero gravissime situazioni di degrado e di corresponsione di paghe assolutamente irrisorie, accertando come il fenomeno del cd. “caporalato” fosse presente anche nelle zone del senigalliese.
I poliziotti, inoltre, sono stati impegnati nelle importanti attività amministrative in relazione alle quali hanno provveduto a trattare oltre 1.500 pratiche per permessi di soggiorno, circa 400 per licenze di porto d’armi e circa 1.000 in materia di rilascio passaporti, procedendo altresì al ritiro di numerose di armi possedute da soggetti pericolosi o comunque non in possesso di requisiti idonei.
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it