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Gennaro Campanile è il nuovo presidente del Tennistavolo Senigallia

Gennaro Campanile è il nuovo presidente del Tennistavolo Senigallia

Domenico Ubaldi in corsa per la presidenza del Coni Marche

SENIGALLIA – Dopo 32 anni di presidenza l’ingegner Domenico Ubaldi lascia il testimone del Tennistavolo Senigallia a Gennaro Campanile. Si apre così una nuova stagione per la società storica dello sport senigalliese, giunta al 61° anno di affiliazione alla federazione e con un progetto socio-sportivo molto avanzato.

Già a giugno scorso Ubaldi aveva comunicato alla società la necessità di un avvicendamento ma l’appuntamento assembleare cade in questo periodo dell’anno e si è concretizzato solo ora attraverso la decisione unanime dei soci. Ubaldi, stretto collaboratore di Enzo Pettinelli fin dall’età giovanile, ha vissuto sia la stagione dei successi agonistici che quella della gestione del Centro Olimpico. La presidenza è iniziata con la convocazione di Costantini alle Olimpiadi di Seul e termina con un progetto europeo Erasmus+ in fase di realizzazione. In mezzo ci sono tantissime cose con gli ultimi dieci anni caratterizzati da riconoscimenti ed accreditamenti: Stelle CONI al Merito Sportivo, Servizio Civile regionale nazionale ed ora Universale, Corpo Europeo di Solidarietà, crediti formativi con l’Università di Urbino, Centro Tecnico Federale, Centro Giovanile Coni, Scuola di Tennistavolo, sede di Lavori di Pubblica Utilità, Personalità Giuridica, iscrizione all’Anagrafe Arianna del Ministero della Ricerca Scientifica.

La presidenza Campanile sarà sicuramente diversa ma non per questo meno importante o prolifica di successi, realizzando ancor di più la dimensione sociale del tennistavolo ispirata dal fondatore Enzo Pettinelli e che in Sabrina Moretti e Nicola Falappa trova due figure importantissime. La capacità di tessere relazioni e l’energia caratteristiche di Campanile apriranno nuovi orizzonti al tennistavolo soprattutto per il post pandemia che si prospetta, come per la generalità delle società sportive, molto difficile.

In concomitanza con il passaggio di consegne societario, per Ubaldi si apre un nuovo percorso nel Coni. Infatti ha accettato l’invito di alcune federazioni di competere per il Coni Marche con un progetto innovatore e molto legato al territorio.

Si tratta di una corsa tutta in salita, soprattutto all’inizio, in cui la notorietà del suo competitor (il presidente uscente) gioca un ruolo fondamentale per l’ottenimento del numero minimo di candidature necessarie per accedere alla fase delle votazioni.

Per evitare di andare alla conta finale e confrontarsi sui progetti, infatti, è sufficiente fare una indigestione di candidature. Non è certo un comportamento sportivo evitare il confronto ma il regolamento lo ammette e non serve recriminare: semmai potrà essere una delle cose da cambiare per portare una maggiore democrazia anche all’interno del Coni.

 

 

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