“Ringraziamo la professoressa Alba Muzi per averci accompagnato nell’età insicura dell’adolescenza”
“Ringraziamo la professoressa Alba Muzi per averci accompagnato nell’età insicura dell’adolescenza”
SENIGALLIA – Da Monica Grossi e dagli ex compagni della 3^ D della scuola media Giulio Fagnani riceviamo un ricordo della professoressa Alba Muzi.
“Il nostro saluto alla professoressa Alba Muzi, scomparsa lo scorso 19 gennaio, non vuole infondere tristezza, che
comunque sta attraversando i nostri cuori, ma ricordare con dolcezza e gratitudine i preziosi insegnamenti
che questa donna minuta ma grande nel suo spirito come una leonessa, ci ha sempre trasmesso.
“Nel 1989 avevamo 14 anni e frequentavamo la 3^D alla Scuola Media Giulio Fagnani e lei con garbata
autorevolezza ci introduceva alla matematica, gratificando i più capaci e stimolando gli altri a migliorarsi,
suggerendo perseveranza e disciplina.
Era una professoressa esigente ma, consapevole di questo, come chi ti rincuora dopo una salita, allietava il
termine delle lezioni con una barzelletta, una consuetudine che tutti aspettavamo con divertita
trepidazione.
“Forse non tutte le barzellette erano divertenti, ma suscitavano in noi tanta allegria e inducevano quel senso
di fratellanza che ci ha spinto poi a ritrovarci in questi 30 anni.
“La Prof.ssa Muzi è sempre stata presente alle nostre rimpatriate, durante le quali accompagnava ciascuno
di noi in un piccolo viaggio nel tempo, ricordandoci come eravamo e portandoci a riflettere su quale donna
o uomo eravamo diventati.
“Aneddoti, particolarità, sfumature del nostro carattere di allora che lei ha sempre serbato amorevolmente
e con cura e che a distanza di anni ci mostrava come quando si sfoglia un album di famiglia.
“La ringraziamo per averci accompagnato nell’età insicura dell’adolescenza, per aver riconosciuto negli anni
il valore delle nostre vite, per averci fatto divertire con la sua intelligente ironia ogni volta che abbiamo
avuto il privilegio di trascorrere del tempo insieme a lei.
“Grazie per aver condiviso molto più della matematica e per aver lasciato in noi tracce indelebili di umanità e
saggezza”.