Gli ambientalisti: “Le bacheche per il Corso una questione di decoro urbano, ma anche due pesi e due misure”
Gli ambientalisti: “Le bacheche per il Corso una questione di decoro urbano, ma anche due pesi e due misure”
SENIGALLIA – Dalle Associazioni Italia Nostra, Gruppo Società e Ambiente e Confluenze riceviamo: “Nel luglio 2018 l’Amministrazione comunale inviava alle associazioni titolari di bacheche nel centro storico l’ordine di rimozione delle stesse in virtù del disposto dell’art. 28 delle NTA del Piano Particolareggiato del Centro Storico, che così recita: “All’interno della città murata sono ammesse solo bacheche del Comune di Senigallia. Per gli avvisi di Enti pubblici o le associazioni o per particolari manifestazioni è ammessa l’installazione di stendardi con palo ligneo, tela con immagine e scritta”.
La disposizione del PPCS, di cui si condivide la motivazione ma non il contenuto, è chiara e lapidaria. Tuttavia il sindaco introduceva una variante, limitando l’obbligo di rimozione alle sole ”associazioni sportive, culturali e mondo del volontariato per poi allagarsi in un secondo momento a quelle politiche”. In cambio le associazioni in oggetto “per pubblicizzare i loro eventi e le loro attività” potevano servirsi di due totem multimediale in piazza Saffi e in piazza Manni.
Come già fatto notare a suo tempo, le Associazioni condividono l’intento di mettere un limite al disordinato proliferare delle bacheche nel centro storico e regolamentarne forme e misure proponendo soluzioni più decorose. Ma ritengono la soluzione adottata a suo tempo dal sindaco e tuttora in vigore, innanzitutto non risolutiva del problema dal momento che la maggior parte delle vecchie e bacheche, quelle di Partiti e Sindacati, resta a far bella mostra di sé, poi chiaramente discriminatoria nei confronti delle Associazioni del Volontariato, ritenute evidentemente più sacrificabili di Partititi e Sindacati.
Tutte le Associazioni, fatta eccezione di alcune privilegiate, sono restate così prive di questo importante strumento di comunicazione e di spazi informativi fissi indispensabili per richiamare l’attenzione dei cittadini su iniziative di lunga durata. Mentre la soluzione dei totem multimediali, che appariva già allora di nessuna funzionalità, ha fallito completamente lo scopo, dal momento che attualmente conservano solo una funzione pubblicitaria per gli operatori economici.
Perciò le Associazioni “Italia Nostra”, “Gruppo Società e Ambiente” e “Confluenze” chiedono che l’Amministrazione Comunale disponga un progetto di sostituzione delle vecchie bacheche senza nessuna eccezione, secondo un modello più decoroso e conforme agli standard usati per i Centri Storici; poi che alle Associazioni vengano restituiti i loro tradizionali spazi informativi in posizione tale da garantire adeguata visibilità. Per superare poi il problema dell’eccessivo proliferare di espositori rispetto alla scarsità degli spazi, propongono che ogni singolo tabellone o bacheca possa servire a più associazioni raggruppate per affinità.
Scelte adeguate e rispettose del decoro urbano sono state adottate da altri comuni e le associazioni in oggetto sono disposte a discuterne in un confronto concreto e collaborativo con l’Amministrazione comunale.
Nelle foto: le bacheche presenti nei centri storici di Serra de’ Conti e Osimo
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