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“Interventi in ritardo, occorre fare chiarezza sui crolli di Corinaldo”

“Interventi in ritardo, occorre fare chiarezza sui crolli di Corinaldo”

Luciano Galeotti ha presentato una dettagliata interrogazione ed ha chiesto un dibattito in Consiglio comunale. Dal 2018 ha più volte sollevato la questione

CORINALDO – Dopo la demolizione – nella notte – di Villa Misurina, l’edificio ritenuto pericolante, a Corinaldo continuano le operazioni di messa in sicurezza dell’area interessata dal crollo delle mura.

Gli interventi, coordinati dall’Amministrazione comunale, sono seguiti anche dai tecnici dei Vigili del fuoco, presenti a Corinaldo da martedì pomeriggio, quando è scattato l’ultimo allarme.

Nel frattempo il capogruppo di minoranza in Consiglio comunale, Luciano Galeotti (In movimento-Corinaldo c’è), che dal 2018 segue con attenzione la questione ed ha più volte sollecitato l’Amministrazione comunale ad intervenire, ha presentato una nuova dettagliata interrogazione. Interrogazione che dovrà essere esaminata durante la prossima seduta del Consiglio comunale.

L’intervento di Luciano Galeotti è anche “inteso a rintracciare eventuali responsabilità oggettive, a seguito delle molteplici segnalazioni inviate agli organi competenti, tecnici e politici, del Comune di Corinaldo”.

“Lo scrivente, Luciano Galeotti capogruppo di minoranza della assemblea consiliare del Comune di Corinaldo, a seguito del crollo di una porzione considerevole della cinta muraria, emblema e vanto della nostra cittadina che senza alcun dubbio possiamo assurgere ad istituzione rappresentativa della nostra comunità, il veicolo ed il marchio identificativo dei corinaldesi nella Penisola e nella comunità internazionale – si legge nell’interrogazione -, con la presente intende perseguire le responsabilità richieste dal mandato di consigliere comunale che lo legano ai concittadini corinaldesi, riscontrabili nella normativa di riferimento.

“Per i motivi fin qui espressi chiede che venga convocata con urgenza la seduta del Consiglio comunale di Corinaldo, al fine di dibattere la presente interrogazione, che all’ordine del giorno della seduta venga inserito un relativo paragrafo per l’avvio di una azione inquirente, volta al riscontro delle responsabilità oggettive per quanto accaduto.

“É inequivocabile il rammarico e la delusione che provo nei riguardi della negligenza espressa da questa Amministrazione politica e da alcuni funzionari apicali del comparto tecnico, burocratico, nella gestione di una problematica della quale si aveva ampia conoscenza e che doveva risolversi in maniera ben diversa.

“Il disfacimento delle mura era stato oggetto di diverse segnalazioni negli anni passati, ma si è sempre interpretato l’allarme con superficialità.

“Voglio ricordare ai colleghi consiglieri, che in data 15 marzo 2018 – aggiunge Luciano Galeotti – avevo presentato una interrogazione che metteva in risalto le problematiche del disfacimento delle mura, soprattutto nella zona di via del fosso [..] considerato che: Alcuni concittadini (così recita parte della interrogazione citata) ci hanno segnalato che in talune parti della cerchia muraria è evidente ed in avanzato stato lo sfaldamento della stessa, con slegamento dei mattoni, assenza dei medesimi e crepature profonde e lungo assi di sostegno dichiarati importanti per la stabilità […] Tali dissesti sono evidenti nel lato esterno all’altezza del torrione del Calcinaro e all’interno in particolare nella zona soprastante la torretta dello Scorticatore (vedi foto allegate) e probabilmente sussistono altri punti nella cerchia muraria aperti ad infiltrazioni e quindi in stato di possibile instabilità […]

“Per incuria e mancata manutenzione – prosegue il consigliere comunale Luciano Galeotti – si sono verificati nel recente passato episodi attinenti a crolli di mura cittadine: ricordiamo nello specifico i cedimenti di San Casciano, di Volterra e da vicino di Cartoceto […] se questa Amministrazione comunale è al corrente di tale problematica e, affermativamente, vista la gravità dei fatti che ne possono derivare, se intende agire in tempi brevi […]

“A questa interrogazione, considerato che mi ero preposto di monitorare, anche scattando delle fotografie che allego alla presente, lo stato di avanzamento dello scollamento in atto, credendo, a ragione, che l’argomento si stesse trattando con superficialità, ho inviato una lettera alla segretaria comunale dottoressa Imelde Spaccialbelli, disposta agli atti sub prot. n.3831 del 14 luglio 2018, questo parte del testo […] Con la presente mi permetto di disturbarla per segnalarLe che in diverse zone della cerchia muraria l’imminenza di crolli ha elevate probabilità nel breve periodo. Le immagini che allego testimoniano in maniera inconfutabile l’apertura di ampie crepe e la slegatura dei mattoni in comparti molto estesi. L’azione erosiva dell’acqua trova in queste situazioni un grosso aiuto ed all’interno crea varchi di grande portata determinando lo sfaldamento e l’inevitabile crollo; ciò si è verificato in diversi comuni, Recanati, San Gimignano, Volterra, Treia ecc ecc e nella maggior parte dei casi per incuria e mancata manutenzione […]

“Al di là dei monitoraggi e del lavoro svolto dalla competente Università Politecnica delle Marche, lavoro che non intendo certamente mettere in dubbio, Le chiedo di valutare in maniera attenta, magari con sopralluoghi l’evidente stato attuale di dissesto di diverse zone della cerchia muraria e credo, a ragione, che occorra intervenire nel breve periodo.

“Mi preme altresì sottolineare che all’interno di una abitazione, sita nel comparto stesso delle mura (la casa demolita) sono evidenti ampie crepe sempre dovute al movimento in atto della cerchia muraria in quella zona, che stanno mettendo in dubbio la stabilità dell’edificio.[…]”.

“Dalle prime avvisaglie che lasciavano intendere l’imminente crollo è trascorso inutilmente oltre un mese (dall’11 gennaio 2021). Una emergenza deve chiaramente intendersi tale e va gestita con tempistiche volte a dare una risposta immediata, efficace e responsabile alla comunità.

“La negligenza – si legge sempre nell’interrogazione presentata in Comune da Luciano Galeotti – va ravvisata in diversi contesti: si è provveduto a chiudere, in maniera approssimativa, la circolazione in via del fosso, con della segnaletica che non ha alcun valore efficace (allego le immagini), chiudendo questa via di percorrenza principale e facendo confluire il traffico all’interno del centro storico non pensando che determinati veicoli, quali ad esempio i furgoncini degli spedizionieri, non possono passare in via Cimarelli e nelle altre vie, ma al riguardo non è stata predisposta alcuna segnaletica, solo dei fogli da stampante “casalinga” attaccati alle transenne: è una grave responsabilità quella di non aver predisposto una circolazione stradale alternativa, con idonea segnaletica, in un breve lasso di tempo.

“Voglio ricordare che all’interno della cerchia muraria risiedono dei concittadini, vi sono delle attività commerciali e molti servizi di utilità indispensabili per i corinaldesi, quali le poste, le banche, gli uffici comunali e quelli di svariati professionisti ecc ecc.

“Ma chiaramente le responsabilità maggiori vanno ricercate nella superficialità con la quale è stato gestito quello che era sotto gli occhi di tutti, le mura, con la casa soprastante, che in tutte le maniere aveva manifestato che occorrevano urgenti interventi di manutenzione e di restauro, avvisaglie ripetute durante un lungo arco di tempo, cedimenti, crepe, slegamenti di ampie zone di mattoni. La cinta muraria aveva esternato il suo dolore in tutte le maniere.

“Da ultimo intendo portare a conoscenza dei colleghi consiglieri di una lettera-diffida che mette il sigillo proprio sulle tempistiche e al riguardo dell’urgenza dei lavori che andavano eseguiti, inviata a questa Amministrazione, per conoscenza alla Prefettura di Ancona, alla Corte dei Conti ed al Tribunale Amministrativo Regionale, chiaramente di interesse dell’ufficio tecnico competente, protocollata e messa agli atti, nella quale sostanzialmente un nostro concittadino, proprietario di alcune abitazioni all’interno della cerchia muraria site nelle vicinanze dell’area interessata dal crollo, richiamava l’attenzione sullo stato dei fatti e suonava l’allarme, in quanto si erano aperte delle crepe all’interno delle sue abitazioni, richiedendo un pronto ed immediato intervento, diffidando l’Amministrazione per i relativi danni occorsi, questo documento porta la data della prima decade di gennaio.

“Con grosso rammarico e dispiacere per la grande e profonda “ferita” che si è aperta nelle mura, emblema della nostra comunità. Sottolineando altresì che il non aver prestato ascolto ai diversi allarmi, lanciati dallo scrivente, a seguito di segnalazioni dei concittadini, nell’ultimo mese da una lettera diffida per le crepe che si erano aperte nelle abitazioni e dall’evidente ed inequivocabile pericolo imminente al verificarsi della prima spaccatura nelle mura del fosso ed ai conseguenti primi movimenti della casa sopra le mura (Villa Misurina) avvenuta oltre un mese fa (11 gennaio), queste superficialità hanno provocato un danno abnorme all’immagine del nostro comune “città palcoscenico”, indirettamente a tutto il comparto economico, ai concittadini per i disagi sostenuti e che sosterranno (basti pensare alle famiglie sfollate) e soprattutto in maniera particolare agli ingenti danni materiali per il notevole dispiegamento di mezzi, per i vari risarcimenti che occorreranno e per le opere di restauro che graveranno sulle tasche dei contribuenti.

“Per queste ulteriori ragioni e per quanto in questa interrogazione argomentato, chiedo a questa amministrazione – aggiunge Luciano Galeotti – che vengano poste in atto tutte le azioni necessarie; principalmente: i) vengano rintracciate le risorse urgenti e necessarie che hanno indotto alla demolizione della abitazione pericolante (Villa Misurina), relativo giusto risarcimento e indennizzo e al restauro immediato delle lesioni nella cerchia muraria di via del fosso; ii) venga riaperta la circolazione stradale nel centro storico e ripristinato nell’immediato un sistema di circolazione veicolare idoneo che permetta in maniera efficace ai nostri concittadini di usufruire delle attività commerciali e dei molteplici servizi presenti all’interno del centro storico; iii) venga posta chiarezza in merito alle cause e concause della abitazione demolita denominata “Villa Misurina”, abitazione ove risiedeva un nucleo familiare, sgomberato nel mese di gennaio. Nello specifico viene richiesto se i responsabili competenti comunali erano a conoscenza di eventuali lesioni nella abitazione o se vi erano state segnalazioni in merito; iv) vengano avviate le procedure necessarie ad istituire una commissione d’indagine per accertare le responsabilità tecniche oggettive pertinenti i ritardi ravvisati e l’inadeguatezza dei provvedimenti intrapresi in materia di circolazione veicolare. v) che vengano ripristinati i servizi di raccolta dei rifiuti con la modalità del porta a porta nelle zone del “Calcinaro” e della Scalinata, prevedendo una qualsiasi forma di indennizzo per il disagio arrecato.

“Nella considerazione che certi accadimenti non dovrebbero far parte del nostro quotidiano, certo che l’intendimento di giungere a dare delle risposte chiare e trasparenti alla nostra comunità verrà recepito e perseguito da questa Amministrazione, attendo fiducioso – conclude Galeotti – un positivo riscontro nell’occasione di dibattere le problematiche in sede di assemblea consiliare”.

LA FOTOCRONACA

LA SITUAZIONE OGGI

LA DEMOLIZIONE DELLA NOTTE

LE CREPE EVIDENZIATE A GENNAIO 2021

LE CREPE SEGNALATE A MARZO 2018

PER SAPERNE DI PIU’

Demolito nella notte l’edificio pericolante sopra le mura di Corinaldo / FOTO – VIDEO

 

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