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Fratelli d’Italia: “A Senigallia opposizione inconcludente e disfattista”

Fratelli d’Italia: “A Senigallia opposizione inconcludente e disfattista”

SENIGALLIA – Dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Marcello Liverani, Davide Da Ros, Massimo Montesi e Silvia Tomassoni riceviamo:

“Faber est suae quisque fortunae”, che tradotto significa “Ognuno è artefice del proprio destino”. Partiamo dal significato di questo brocardo latino per parlare della minoranza o opposizione di Senigallia, come dir si voglia, specificando come questa opposizione è inconcludente, disfattista, rabbiosa e inutile. La tematica del “bilancio” ha messo in evidenza tutti i loro limiti e la loro pochezza, confermando, ancora una volta, come il cambio epocale, avvenuto a Senigallia, ha avuto tutte le ragioni perché arrivasse.

“Facendo una valutazione della loro “psicologia dell’agire” si può tranquillamente affermare che l’opposizione, soprattutto il PD, ha la sindrome dei “nobili decaduti”, ossia erano ricchi e potenti (quando governavano) e ora non sono più nulla. Ergo, sono pieni di rabbia, rancorosi e vendicativi, oltre a non conoscere minimamente il Regolamento, lo Statuto e l’ordinamento locale, oppure fanno finta di non conoscerlo. E ciò sarebbe ancora più grave. Soprattutto, i Consiglieri più giovani, che hanno visto da lontano la “ricchezza” dell’incarico senza poterla raggiungere, e ora sono a “mani vuote” perché i loro sogni si sono infranti il 5 ottobre scorso.

“Ci troviamo oggi, giovedì, di fronte all’illustrazione del bilancio 2021-2023 in una serie di sedute di Commissione convocate in due giorni, senza la presenza dell’opposizione, (come da foto), che ha scelto la strada della lotta becera, ostruzionistica e politicamente illegittima, senza nessuna giustificazione fattibile e credibile. Le loro rimostranze e prese di posizioni, a dir poco “infantili e pretestuose”, hanno riguardato il presidente del Consiglio, Massimo Bello, artefice, secondo loro, di aver convocato le Commissioni senza concertare il tutto con il Presidente della Commissione Bilancio. A loro ragione citano il comma 1 e 2 dell’art. 27 del Regolamento.

“E qui viene dimostrata tutta la loro “ignoranza” o non conoscenza della materia perché, guarda caso, non citano, ad esempio, l’art. 15, comma 2, lettera g) che così recita: “Il presidente del Consiglio convoca e presiede la Conferenza dei Capigruppo e coordina l’attività delle Commissioni Consiliari”. Come non citano neppure il comma 5 dell’art. 25 che così recita: “Il Presidente del Consiglio comunale coordina la data e gli orari di riunione delle Commissioni consiliari per evitare sedute concomitanti anche con altre Commissioni, cui partecipano istituzionalmente consiglieri comunali”.

“Ma vi sono altre disposizioni regolamentari, statutarie e di legge, che danno pienamente ragione del comportamento corretto e rispettoso dell’ordinamento e dell’iter procedurale da parte del presidente Consiglio comunale.

“Ecco dimostrato inoltre come il Presidente del Consiglio aveva tutto il diritto e il dovere di decidere giorni e orari delle convocazioni delle Commissioni, anche perché vi sono state le riunioni dell’Ufficio di Presidenza, della Conferenza dei Capigruppo e l’invio sin dal 4 marzo ai consiglieri tutti, da parte della stessa Presidenza del Consiglio, di tutta la documentazione relativa alla manovra finanziaria e di bilancio, che ha permesso a tutti gli eletti di conoscere in tempo il contenuto del bilancio. Insomma, tutto nella piena correttezza delle regole e seguendo le procedure, che probabilmente i Consiglieri della minoranza non conoscono affatto. E la cosa più bella, in tutta questa storia, è che è tutto attestato e certificato da atti protocollati ed ufficiali.

“La polemica delle opposizioni è totalmente fuori luogo e infondata, pretestuosa, puerile e senza alcun rispetto per le Istituzioni e per la Presidenza del Consiglio, che ha sempre dimostrato il massimo rispetto delle regole e valorizzato le prerogative consiliari. Sicuramente, il presidente Bello e la sua esperienza e conoscenza delle istituzioni non hanno eguali nell’aula consiliare e non possono essere di certo paragonate a quelle di chi ha ricoperto lo stesso incarico nei cinque anni precedenti, ora la “musica istituzionale” è totalmente diversa e decisamente degna del ruolo.

“L’organizzazione e la programmazione dell’iter della sessione bilancio sono state decise dal presidente del Consiglio comunale nel rispetto della legge, dello Statuto, del Regolamento e dei principi generali dell’ordinamento. Organizzazione e programmazione dei lavori della sessione bilancio che il Presidente Massimo Bello, profondo conoscitore delle Istituzioni e dei regolamenti, ha effettuato nel totale rispetto delle norme e supportato dal Segretario Generale dell’Ente.

“Si possono capire tante cose, ma non certo l’atteggiamento di chi non fa il proprio dovere istituzionale, previsto dallo Statuto. Perché non presenziare alle Commissioni, tanto per dimostrare qualche cosa che non esiste, è davvero da irresponsabili. Cari Signori dell’opposizione e della minoranza, la vostra non partecipazione alle Commissioni, oltre ad essere una condotta “disdicevole” verso le Istituzioni, è uno schiaffo alla città e ai cittadini, che continuate a non considerare, tant’è vero che vi hanno “mandato a casa”, senza se e senza ma, rompendo i vostri sogni di “ricchezza ideale e di carriera politica”.

“Se questa è la consistenza ideale e sostanziale dell’opposizione, la maggioranza può e potrà dormire sonni tranquilli per i prossimi cinque anni; di sicuro non sarà mai impensierita dagli atteggiamenti puerili e dispotici di chi pensava di sedersi sul “trono dell’eletto” e ora si ritrova in cantina”.

 

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