Rebecchini sul Bilancio: “A Senigallia vince la bieca burocrazia che va avanti solo con gli slogan”
Rebecchini sul Bilancio: “A Senigallia vince la bieca burocrazia che va avanti solo con gli slogan”
“La buona politica impone delle concrete scelte ed i consiglieri devono essere messi nelle condizioni di poter effettuare eventuali variazioni e nuove proposte con relativi conti economici”
di LUIGI COSMO DAMIANO REBECCHINI*
SENIGALLIA – Avevamo ottenuto negli anni scorsi (allora come battaglia vincente della nostra opposizione) che la discussione sul Bilancio scendesse nel dettaglio con la presentazione di adeguata documentazione (anche se non obbligatoria per legge) da parte degli uffici.
La dottoressa Filonzi, dirigente allora dell’ufficio finanze, ci forniva negli anni scorsi, prima della discussione in Consiglio del Bilancio di previsione, bozza del PEG (che la giunta è tenuta ad approvare successivamente) in cui ogni spesa prevista veniva dettagliata. Questa procedura, che nessuna norma vieta, ci aveva permesso di presentare modifiche e concrete proposte entrando con cognizione di causa nella definizione di ogni singola spesa, insomma un bilancio politicamente partecipato almeno in Consiglio comunale.
Quest’anno, nonostante mia reiterata richiesta in qualità di capogruppo ed esponente di Forza Italia, partito che fa parte della maggioranza, questo con mia amara sorpresa non avviene. Ricevo, anzi, risposta “burocratica” di diniego con mail da parte del Presidente del Consiglio Massimo Bello. Reitero la richiesta con altra mia mail all’assessore alle finanze, reitero ancora ieri sera in aula, nel mio intervento e con ampia spiegazione, la stessa richiesta all’assessore alle finanze ma l’assessore resta muta! Nessuna risposta, il silenzio!
Credo sia ora che dalle linee programmatiche, che ricalcano il programma elettorale della coalizione a cui ho contribuito in maniera sostanziale alla sua definizione (parte del turismo), si passi adesso all’applicazione concreta di quei contenuti.
Forza Italia è partito della concretezza e pretende che non ci sia immobilismo e rinvio e ieri sera ho portato alcuni esempi di mancata importante decisione (nuovo palazzetto dello sport).
È necessario discutere delle cose da fare e quale migliore occasione se non il bilancio? Per fare ciò non ci si può trincerare dietro aspetti burocratici e tornare a ripetere in Consiglio solo le linee programmatiche o poco più, la buona politica impone delle concrete scelte e i consiglieri devono essere messi nelle condizioni di poter effettuare eventuali variazioni sul bilancio e nuove proposte con relativi conti economici. Da qui la mia astensione ieri sera sull’ approfondimento delle pratiche presentate in quarta commissione.
Lo slogan “Bilancio di transizione per il cambiamento” è stato ripetuto più volte ieri in aula , ma deve essere in meglio e non in peggio!
*Capogruppo di Forza Italia – Senigallia
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