“Troppe carenze nella Residenza protetta per anziani di Corinaldo, intervenga subito il sindaco”
“Troppe carenze nella Residenza protetta per anziani di Corinaldo, intervenga subito il sindaco”
Il consigliere comunale Luciano Galeotti si fa portavoce delle richieste dei familiari degli ospiti e chiede – con una lettera – a Matteo Principi di prendere tutti i necessari provvedimenti
CORINALDO – Sulla mancanza di personale infermieristico nella Residenza protetta per anziani, gestita a Corinaldo, dalla Fondazione Santa Maria Goretti, il capogruppo di opposizione in Consiglio comunale, Luciano Galeotti, ha scritto al sindaco Matteo Principi, per chiedere di far totale chiarezza, prendendo tutti i necessari ed opportuni provvedimenti.
Anche perché alcuni operatori della stessa struttura, a quanto sembra, avrebbero asserito che i problemi non sarebbero emersi recentemente.
Luciano Galeotti chiede al sindaco informazioni sulle eventuali carenze subite dagli ospiti, tutti anziani con particolari e gravi patologie che necessitano di un servizio assistenziale importante.
“Chiaramente la presente – scrive Galeotti al sindaco di Corinaldo – riprende gli accadimenti occorsi in questi ultimi giorni e l’interrogazione da me presentata registrata con n.2607 al protocollo del Comune di Corinaldo.
“Intendo pertanto ragguagliarla in merito alle considerazioni, alle comunicazioni ed ai messaggi ricevuti nello specifico dai familiari dei degenti presso la Fondazione Santa Maria Goretti.
“Il sistema è chiaramente imploso per scelte errate, non attuate o prese con pressappochismo e le comunicazioni dei familiari sono al caso estremamente eloquenti. Le porto alcuni esempi che sottolineano in pieno l’estrema gravità dei fatti e narrano di una gestione e di una conduzione irresponsabile: una signora ha dichiarato che è stata raggiunta telefonicamente dai responsabili della Fondazione e le è stato comunicato che doveva riprendersi in casa il proprio familiare in quanto, al momento, la struttura non poteva provvedervi.
“Stessa conseguenza per un altro nucleo familiare che ha in carico presso la Fondazione due persone che necessitano di assistenza, gli è stato comunicato che dovevano riprenderli e magari provare in un’altra struttura. Questi signori avevano provveduto, alcuni giorni prima, a versare la retta di oltre 3.000 euro nelle casse della Fondazione Santa Maria Goretti.
“La lettera presente – in archivio con prot.n.43/2021 – testimonia al riguardo «con la presente, la scrivente Fondazione Santa Maria Goretti – servizi alla persona, porta a conoscenza – così recita parte della lettera inviata ai familiari dei degenti nella struttura – i sigg.ri familiari degli ospiti della Residenza Protetta per anziani che , a causa della mancanza di personale infermieristico […] siamo costretti a dover valutare […] le eventuali dimissioni e/o trasferimenti degli ospiti nelle condizioni di salute più gravi nel solo ed esclusivo interesse del loro stato di salute […].
“Al limite dell’assurdo quanto occorso agli inizi di questa settimana ad un nostro concittadino al quale viene sottoposto il contratto per la degenza del familiare, portatore di una grave patologia, sottoscritto l’impegno contrattuale, richieste come da prassi le normali dotazioni per il futuro ospite (tipo gli 8 cambi estivi ed invernali, piuttosto che le altre e varie prescrizioni), richiesto il pagamento dei 600 euro della caparra confirmatoria ed il familiare provvede subito, tutto pronto, regolare, pronti ad entrare nella struttura vengono raggiunti, da una telefonata che li avverte che la Fondazione non può accettare l’ospite per mancanza di personale.
“Carenze gestionali, ma anche economico amministrative in generale. Ma chiaramente ai familiari che hanno i loro cari all’interno della struttura della Fondazione, interessa principalmente se sono occorse delle carenze ed al riguardo il filo conduttore dovrebbe essere anche il Comitato dei Familiari, purtroppo anche in questo caso – scrive Luciano Galeotti al sindaco di Corinaldo – ci troviamo di fronte ad un organo che stante le dichiarazioni non ha mai assolto ai compiti delegati.
“Molti lamentano di non aver mai avuto comunicazioni dai rappresentanti dei familiari, alcuni nemmeno erano a conoscenza della presenza di questo organo. Un familiare ha richiesto il numero telefonico dei rappresentanti dei familiari e gli è stato negato.
“Mi è stato detto che più volte è stata avanzata la richiesta per un incontro tra gli organi del CdA ed i familiari ed altrettante la richiesta non è stata accolta.
“Vi sono poi delle segnalazioni trapelate che riguardano il personale che sembrerebbe lamentare un comportamento astruso ed ingerenze nel loro operato ai limiti del mobbing.
“Il Consiglio comunale ha nominato i componenti, con delibera n.28 del 29 giugno 2017, del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Santa Maria Goretti – servizi alla persona. E’ pertanto dovere etico-morale offrire una immediata risposta, ai familiari degli ospiti residenti nella struttura, ai concittadini ed a tutta la comunità sociale riguardo le problematiche emerse.
“In seguito alle evoluzioni che testimoniano una conduzione a dir poco inadeguata, considerando soprattutto l’oggetto sociale della Fondazione e nel ripetermi sottolineo la delicatezza della missione inserita nella denominazione “servizi alla persona”: familiari, persone care, fragili che chiaramente debbono avere un trattamento prioritario dignitoso e puntuale.
“Considerato che ad aprile in un comunicato, apparso su vari quotidiani, la Fondazione autoelogiava il suo impegno per la costituzione di un team di tecnici volto al restauro di villa Cesarini (al poco che resta della dimora e l’imponente parco lasciato languire in uno stato di totale abbandono proprio dalla Fondazione), una propaganda che stona in maniera impressionante pensando che, al contempo, ai degenti non venivano riservate le cure necessarie per mancanza di infermieri.
“Personalmente credo e ritengo opportuno che questi fatti debbano rientrare nella competenza del Consiglio comunale e pertanto le chiedo signor Sindaco di destituire il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Santa Maria Goretti, di sciogliere contestualmente il Comitato dei Familiari e di prendere, in riferimento alle competenze che le vengono assegnate dal nostro Statuto comunale e dalla normativa di riferimento, ogni disposizione necessaria ed opportuna nel ristabilire i servizi fondamentali e necessari agli ospiti della Fondazione.
“Nel ringraziarla per l’attenzione concessa – conclude Luciano Galeotti -, certo che intenderà nella maniera opportuna considerare le richieste avanzate, l’occasione per porgerle cordiali saluti”.
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