CENTROCULTURA

La Fondazione Rosellini approda in Sardegna

La Fondazione Rosellini approda in Sardegna

SENIGALLIA – Si è appena concluso il percorso formativo sul fumetto, ‘Narrare disegnando’, patrocinato dalla Fondazione Rosellini e condotto dal professor Massimo Nesti di Senigallia. Hanno partecipato otto docenti del Liceo Artistico Figari di Sassari ed una del Liceo Artistico Mannucci di Ancona.

Abbiamo posto alcune domande al presidente della Fondazione prof. Spiritelli, alla prof.ssa Solinas del Figari e al prof. Nesti.

  • Professor Spiritelli secondo Lei elevare ufficialmente il fumetto a materia di studio nella scuola p- rimaria e secondaria, come strumento di primo piano per l’approfondimento delle strutture narrative sia a scopo di analisi, che di produzione dei Testi, potrebbe essere un bel passo in avanti nell’integrazione dei diversi linguaggi?

“Come strumento integrativo, certamente. Imparare a trasmettere informazioni, sensazioni, emozioni attraverso un linguaggio grafico-iconico sarebbe utilissimo. Non c’è bisogno di nulla che non esista già, i codici della lettura di un fumetto sono gli stessi di quelli della letteratura, arricchiti dalla parte grafica e — dalla troppo spesso dimenticata — parte sonora. La simulazione del movimento, le espressioni, la postura corporale, arricchite dai dialoghi e dai rumori, sono uno strumento potentissimo (so che mi ripeto) per aiutare i ragazzi a decodificare gli innumerevoli messaggi che ricevono ogni giorno, ma anche per aiutarli a esprimere contenuti che spaziano dal personale-intimistico all’umoristico, avventuroso, fantastico, e chi più ne ha più ne metta. Naturalmente io sono di parte, ma magari i miei insegnanti mi avessero aiutato a scoprire quali tesori si celano nella letteratura fumettistica. Gli autori migliori, oltre a divertirmi, mi hanno trasmesso anche, è una parola grossa, valori (come quel raddrizzatorti di Tex Willer) e idee, fantasia e cultura. Cosa chiedere di più?”

  • Professoressa Solinas a quali bisogni ha corrisposto la vostra esigenza di intraprendere un percorso sul fumetto ed il disegno illustrato e quanto tale formazione, seppur breve, vi ha messo in condizione di mettere in pratica l’utilizzo del linguaggio narrativo visivo affiancandolo alle proposte antologiche tradizionali?

“Il Liceo Artistico Filippo Figari di Sassari, accogliendo le esigenze creative dei suoi studenti come pure le indicazioni ministeriali, ha voluto, attraverso i docenti, approfondire le variegate ed interessanti tematiche inerenti al linguaggio del fumetto. Sul solco della tradizione visuale, trasversale alle diverse culture fumettistiche nel mondo, si innestano infatti le strategie comunicative del “narrare disegnando”. Il corso formativo appena concluso, proposto felicemente dalla Fondazione Rosellini per la letteratura popolare è stato frequentato dai docenti di discipline pittoriche e discipline plastiche del Liceo. Questo confronto culturale, è stato importante sul piano dell’analisi e della creatività dal duplice veicolo comunicativo testo-immagine. Gli studenti del liceo Figari, prossimi destinatari di tale esperienza, si avvarranno dunque delle conoscenze e delle competenze acquisite dai docenti partecipanti.

“Grazie alla guida esperta del Prof. Massimo Nesti non sono mancati, durante il periodo formativo, spunti di riflessione e approcci differenti alle numerose possibilità che il fumetto accoglie e restituisce. Cosicché il cuore del lavoro svolto durante gli incontri online, nell’arco temporale di due mesi, si è sviluppato anche sulle metodologie didattiche, creative e tecniche, come anche su aspetti tecnici e culturali dei linguaggi. Costruire una sceneggiatura e intrecciarla allo storyboard, affrontando le modalità tecniche e visuali, diventa un acceleratore di apprendimenti polisemici e semantici estremamente legati tra loro. Arte letteraria e arti visive per i nostri studenti sono e saranno ancor più un territorio unico, ricco di energia creativa. In questa esperienza formativa si è potuto condividere un ricco panorama di esperienze, senza perdere di vista i vari modi di raccontare-raccontarsi e creare.

“Grazie all’analisi del linguaggio di vari autori, inoltre, il percorso ha soddisfatto pienamente le aspettative. Il fumetto, linguaggio che attraversa ogni fascia di età e gusti, si rivela ancora una volta potenziale fucina di idee di studenti e docenti, che ne sono attenti osservatori, oltre che attori. Pieni dell’esperienza fatta, i docenti potranno così aumentare le loro proposte in termini di qualità dell’offerta formativa. Al Liceo artistico Filippo Figari, nel frattempo, il sogno di creare un progetto pilota sul fumetto, si fa sempre più tangibile, e, magari, per inaugurare con la fondazione Rosellini di Senigallia un rapporto di collaborazione sempre più intenso e creativo”.

  • Professor Nesti, com’è stato l’approccio con i docenti e quali metodologie d’insegnamento ha applicato per il progetto “Narrare disegnando”?

“Insegnare a docenti di liceo artistico è stata per me un’esperienza positiva è propositiva; non è stato solo un impartire nozioni sulle tecniche della sceneggiatura del disegno a fumetti o delle tecniche del disegno e dell’illustrazione per ciò che riguarda storyboard, layout e impostazione grafica della storia, ma è stato un vero confronto e un approfondimento sui lati costruttivi nel racconto a immagini. I docenti, comunicando le loro esperienze con i ragazzi, mi hanno fatto capire quanta ricchezza c’è negli studenti di oggi e quanta voglia hanno di apprendere le tecniche creative del disegno e dell’illustrazione nel racconto a immagini per comunicare le loro emozioni.

“Punti principali del Corso sono stati la sceneggiatura, la suddivisione della stessa negli storyboard e nelle pagine illustrate a fumetti, le tecniche di esecuzione, l’importanza della costruzione dei personaggi con le forme e l’equilibrio nello spazio riferito a un principio di proporzione tra personaggi, scena e visione d’insieme. Per ciò che riguarda le metodologie d’insegnamento ho dato molta importanza alla linea e al tono, al disegno del bozzetto, alla tecnica, all’importanza nel costruire dei personaggi e delle scenografie con le forme, alla composizione delle scene e al ritmo della narrazione. Uno dei punti principali della struttura del corso è stata l’analisi delle tecniche dei maggiori fumettisti italiani e stranieri, la loro capacità nella scansione del ritmo delle scene del racconto, la loro capacità superlativa di illustrare i personaggi nelle loro espressioni più tipiche dando carattere e vivacità alle scene”.

 

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