Stefania Pagani: “Addio al CaterRaduno, tutta Senigallia ne subisce i danni”
Stefania Pagani: “Addio al CaterRaduno, tutta Senigallia ne subisce i danni”
di STEFANIA PAGANI*
SENIGALLIA – Che la più che decennale sintonia tra Senigallia e il CaterRaduno non fosse più quella di un tempo era ormai chiaro ma leggere nero su bianco la notizia è stata una vera amarezza in primis per la città ma anche come Consigliera di minoranza. Si ha proprio l’idea dell’anticamera di un addio.
Mi chiedo se da parte dell’amministrazione sia stato fatto tutto il possibile (tra l’altro avevo fatto anche un’interpellanza al Sindaco nel Consiglio Comunale del 23 aprile, Sindaco che si era trincerato dietro l’orario del coprifuoco o della mancata sponsorizzazione dell’Eni).
D’altra parte la vicenda dello striscione “Verità per Giulio Regeni” e la conseguente, dichiarata assenza di Cirri; la mancata adesione della nostra città all’evento “M’illumino di meno” e il rifiuto di dare la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, tutte tematiche e valori condivisi e promossi dal CaterRaduno non possono non aver contribuito. Qualche dubbio viene ed è pure lecito, insomma una città che ormai ha rivelato idee oscurantiste che fanno parlare anche a livello nazionale.
Senigallia ha perso l’unicità e l’esclusività dell’evento e mesi di pubblicità e promozione turistica su Radio2 nei mesi precedenti la kermesse cittadina. Un volano importante per l’economia di una città che si regge prevalentemente sul turismo.
Tra l’altro dalle prime notizie sulla stampa l’evento di Senigallia sembrerebbe quello più residuale, in cui ancora mancherebbe una vera programmazione mentre Cervia ha intanto ereditato l’asta di Libera con la presenza di Don Ciotti. E’ stato questo uno degli eventi di punta del CaterRaduno che ha visto protagonista per tanti anni la nostra città e a cui anche l’amministrazione stessa ha spesso partecipato con cordate per la raccolta fondi a favore delle attività di Libera.
L’unica nota positiva in tutto questo è che se sarà la fine del CaterRaduno a Senigallia non lo sarà per l’evento CaterRaduno. Città come Cervia e Pesaro probabilmente sono state scelte perché condividono gli stessi valori nei confronti dei quali il Comune di Senigallia ha mostrato indifferenza.
Mi auguro che non si dica ancora una volta che le “critiche” vengono fatte dall’opposizione perché “sta rosicando” e che tali scelte sconsiderate non vengano fatte solo per il ”gusto” di distruggere quanto fatto dalle precedenti amministrazioni. A disfare si fa presto ma non altrettanto presto a ricostruire e intanto i danni li subisce Senigallia con i suoi operatori turistici e i suoi cittadini che nel frattempo, spero si sveglino tutti dal loro torpore. Non sempre cambiamento equivale a miglioramento.
*Consigliera comunale Vola Senigallia
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