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A Trecastelli una semplice cerimonia per ricordare il partigiano Giuseppe Grossi

A Trecastelli una semplice cerimonia per ricordare il partigiano Giuseppe Grossi

TRECASTELLI – Erano le 4 del mattino del 9 giugno del 1944 quando Giuseppe Grossi, partigiano, è stato ucciso da alcuni militi nazifascisti. Anche quest’anno la sezione Anpi di Trecastelli ha promosso una cerimonia per commemorarlo.

Davanti alla lapide che lo celebra nel luogo in cui è stato ucciso, i soci della sezione Anpi, alla luce di tante candele, hanno ricordato quel giorno attraverso la lettura della testimonianza della moglie affidata alla caserma dei carabinieri pochi mesi dopo quel fatto, e attraverso alcune anticipazioni delle ultime ricerche portate avanti dal Prof. Santoni che stanno facendo luce su quei giorni bui.

La cerimonia è iniziata con l’ascolto di diverse testimonianze raccolte dall’ass. Gesto negli anni che hanno portato i partecipanti a rivivere insieme ai protagonisti di quei racconti i loro ricordi di giorni privi di libertà in cui bastava veramente poco per essere picchiati o arrestati.

Libero Grossi presidente onorario della sezione Anpi di Trecastelli qualche anno fa, ci ha raccontato: “Poi un giorno sono arrivati i fascisti e hanno ucciso mio padre, sul tetto di casa, mentre tentava di mettersi in salvo, scappando da un lucernaio. Non si può dire che non è accaduto. E’ accaduto. Ci sono i testimoni, c’è gente che ha visto”. Da allora, dove questa storia era stata quasi completamente dimenticata, se ne è fatta di strada. Ora c’è anche una lapide che lo ricorda e che restituisce a Grossi la sua memoria. Ricordare il suo sacrificio significa dare senso alla storia dell’intera comunità, dimenticarsene toglierebbe consapevolezza anche al nostro presente.

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