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Una banca storica sta per lasciare Castelleone di Suasa

Una banca storica sta per lasciare Castelleone di Suasa

Il Gruppo consiliare Centro Sinistra per Castelleone: “Continua nell’indifferenza totale l’inesorabile perdita di importanti servizi per la comunità”

CASTELLEONE DI SUASA – Dal Gruppo consiliare Centro Sinistra per Castelleone di Suasa riceviamo: “Continua l’inesorabile depauperamento di servizi fondamentali per la crescita e lo sviluppo di Castelleone di Suasa.

“Dopo la totale indifferenza manifestata da Poste Italiane alla richiesta dei cittadini di ripristinare l’orario di apertura dell’Ufficio postale sei giorni su sette, e alla nostra richiesta fatta in Consiglio comunale di installare un Postamat per il prelievo di contante, indifferenza che non fa presagire certo niente di buono per il futuro, perdiamo un altro servizio fondamentale per l’economia e le aspettative di crescita del nostro Comune.

“La storica banca, prima Cassa di Risparmio di Jesi, poi Banca Marche (fallita), poi Ubi Banca e infine Intesa Sanpaolo, dal 18 dicembre 2021 chiuderà i battenti e questo provocherà, a nostro parere, pesanti ripercussioni negative sul sistema economico e produttivo del nostro Comune.

“L’Amministrazione comunale fino ad ora assente rispetto al processo di riorganizzazione del sistema bancario nel nostro territorio, si è limitata a dare informazione della triste notizia, ma ha detto che cercherà nuovi istituti bancari disposti ad investire nel nostro territorio, speriamo bene!

“E’ strano però, visto che di questo processo di ristrutturazione se ne parli da tempo, la stampa quotidiana e tutti gli organi di informazione da tempo ne danno notizia, il sindaco che in Consiglio comunale ha sempre un mucchio di comunicazioni da fare, spesso strumentali e propagandistiche, non si sia mai sentito in dovere di coinvolgere ed informare il Consiglio stesso sui rischi di chiusura di una Banca, non abbia ritenuto necessario avviare un confronto con tutti i consiglieri comunali, con il tessuto produttivo e commerciale, con tutta la cittadinanza, per tutelare la comunità e la sua economia. La perdita di tutti questi servizi è la dimostrazione che il nostro Comune, fuori dai propri confini, non conta nulla, non viene considerato e non ha voce in capitolo. Manca una visione politica e strategica volta a difendere e tutelare gli interessi di cittadini, insomma si vive alla giornata.

“Tutto questo ci preoccupa profondamente, pensiamo soprattutto al futuro della scuola e all’edilizia scolastica, alla ristrutturazione della scuola media della quale, al di la dei buoni propositi, non vi è la minima certezza.

“Per quanto di nostra competenza faremo tutto ciò che è possibile e siamo disponibili ad un confronto serio e costruttivo, per cercare di arginare l’emorragia e la perdita di importanti servizi e attività che, come spesso avviene purtroppo, nuoce a tanti, ma va a beneficio di pochi”.

 

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