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Corto Circuito, al Teatro La Fenice sei registi presentano i loro cortometraggi

Corto Circuito, al Teatro La Fenice sei registi presentano i loro cortometraggi

SENIGALLIA – Dopo il successo dell’anteprima al fiume Misa di venerdì, che ha ottenuto un buon successo di pubblico, entra nel vivo il Corto Circuito Cinema Festival organizzato da Confluenze.

Oggi (lunedì 5 luglio) alle 21.30, al teatro La Fenice, sei registi presenteranno i loro cortometraggi; alcuni in anteprima nazionale. Dalle prenotazioni fin qui ricevute, gli organizzatori si aspettano una grande presenza di spettatori.

Il progetto si concentra sul fertile territorio senigalliese che esprime diverse personalità artistiche. Sono i Visionari del Tempo Presente e hanno il dono di interpretare i messaggi che il loro luogo di origine trasmette. Il Genius loci fa riferimento alla possibilità di questi autori di ristabilire un rapporto con ambiente, storia, luogo; di coglierne l’anima e l’essenza primordiale.

Golden Square – Insite di Francesco di Loreto 2019, 3’28”

Con l’istallazione “Golden Square ” –“la porta d’occidente” – nell’ambito di Insite, inaugurazione del porto Della Rovere di Senigallia – Andrea Franceschini (Billy), intendeva ridar voce, far riesplodere ovunque il grido di aiuto, il grido di dolore inascoltato di migliaia di esseri umani privati di identità di forza e dignità. Un grido muto, inghiottito dal Mediterraneo, aurea culla della civiltà occidentale, un mare d’oro disseminato di esseri umani ormai statue abissali impotenti, infinite storie per sempre perdute, chiuse come i libri dispersi sulla sua superficie.

Era il settembre 2019, anno tragico.

Dream/ Un sospiro/ Drive/ Numbers 4 Haiku (1’) di Stop2

L’haiku è una breve poesia giapponese di soli tre versi. È una poesia del non detto, la fotografia di un attimo di vita chiuso in pochissime sillabe. Un haiku parla restando in silenzio. Ci è stato chiesto se fosse possibile scrivere un haiku in immagini, girare un film di soli sessanta secondi. Abbiamo accettato la sfida e ne abbiamo girati una serie.

Clapper di Edoardo Pasquini, 2021, 9’

Johan Clapper ci insegna a superare le nostre paure e ascendere in quanto super-individui, iniziandoci alla pioneristica arte dell’applauso. Questo video-corso include un’introduzione a posture e tecniche necessarie a sviluppare una conoscenza di base del Tenohira Na Dou, la “via dell’applauso”.

To die 10 times di Edoardo Pasquini 2021, 5’54”, Prima Nazionale

È una commediola nata dal puro piacere che si prova nel vedere due vecchi rugosi scherzare sulla morte, morte che potrebbe colpirli ad ogni instante, anche durante le riprese (il che per fortuna non è successo). La produzione ha forzato il contesto “covid” perché è trandy.

The Calling di Stop2, 2020, 3’30”

Uno scrittore alle prese con un’improvvisa mancanza di ispirazione e qualche drink di troppo fa impazzire il protagonista della sua storia. Una “chiamata”, forse, può sistemare le cose per entrambi. Una commedia surreale che ci interroga su ciò che è reale.

Movements di Stop2, 2021, 8’, Prima Nazionale

Una melodia insolita turba il silenzio del teatro con una domanda: come conversano artista e fruitore? Movements invita ad assumere prospettive impreviste, rivelando, nella molteplicità dei suoi linguaggi, la forza dell’espressione artistica.

Il Reale è sempre al suo posto Maurizio Cesarini, 2019, 2’33”
Il titolo è una frase di Jacques Lacan che indica una componente del soggetto. L’idea è quella di una identità instabile posta tra due schermi che mostrano una realtà autonoma e stabile.

Dona Cirilla Laura di Simone Francescangeli, 2017, 4’40”

Nata negli altopiani dei campesinos boliviani, è stata venduta a 12 anni dai suoi genitori per darle la possibilità di sopravvivere e avere un futuro economico più sicuro. All’epoca, negli anni ’40 e ’50, i minatori erano gli unici con salario e cibo certo. Rimase vedova dopo pochi anni a causa della silicosi di cui soffriva il marito. L’unico figlio morì anch’esso della stessa malattia quando aveva solo 26 anni. Alle donne non è permesso lavorare nei tunnel delle miniere. La montagna, la terra sono esseri femminili e solo i “maschi” possono entrare. Fu così costretta a raccogliere e rompere pietre cercandole tra gli scarti di lavorazione delle miniere e vendendo i minerali trovati al mercato nero. Sempre sola. Per più di 50 anni ha vissuto tra le pietre dei fianchi della montagna, a 4100 metri sul livello del mare. Si è spenta nel 2017.

Psi-Covid-19 di Simone Francescangeli, 2021, 50”

Due mesi passato dentro un’unica stanza… zona rossa, lock down, isolamento, covid19… due mesi vissuti in un unico luogo, dentro mille realtà parallele condensate in un unico “respiro”. Difficile distinguere realtà “fisica” da quella virtuale o psicologica, difficile gestire l’affanno dei contatti con i cari, con gli amici. Contatti anch’essi virtuali. Assenza di relazioni dirette, comunicazioni elettroniche, attraverso un microfono o uno schermo. Uno sguardo rivolto al mio stato d’animo, alla mia psiche…Un racconto psi-cade-lico, una navigazione senza direzione… PSI-COVID-19.

 

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