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Le molteplici attività del dottor Alberto Bruschi, a lungo sindacalista nei comparti scuola ed industria

Le molteplici attività del dottor Alberto Bruschi, a lungo sindacalista nei comparti scuola ed industria

SENIGALLIA – Non molti conoscono l’intensa attività  di sindacalista, a livello nazionale e regionale, anche  con successi nel  lontano periodo  dal 1980/2000, del  senigalliese dottor Alberto Bruschi, in linea con il suo carattere riservato ma impegnato, come dirigente sindacale per l’affermazione di principi socio-economico-culturali ritornati di moda nell’attuale epoca Covid, come la professionalità, il merito, la specializzazione, l’evidenza scientifica, ecc.

Il motivo ispiratore, della sua azione di sindacalista, infatti,  sia nel settore scuola, che nel manifatturiero Industriale, si basava sulle lotte per l’affermazione della meritocrazia e della responsabilità funzionale,  in un’epoca in cui l’imperante cultura “demolitrice” di vecchi schemi ideologici degli anni ‘80, permeava  e costringeva il sindacato tradizionale di quell’epoca, verso posizione  di estremo  egualitarismo ed appiattimento sia retributivo che funzionale delle mansioni lavorative, specie quelle direttive ed alto-specialistiche.

Successi nel settore scuola, a favore di insegnanti esperti presso Istituti Tecnici e Professionali

Fondatore del Movimento Nazionale Insegnanti Esperti con sede a  Senigallia, contribuì ad inserire in ruolo oltre 4.000 docenti esperti negli Istituti Tecnici e Professionali, nella prima Legge di regolarizzazione del Precariato, la N° 270/1982 -Art.41.

Tale risultato è ancor più meritorio tenuto conto della netta contrarietà del Sindacato Scuola che intendeva sostituire tali figure con omologhe/i colleghe/1 laureate/i  inserite nelle Classe di Concorso    (ad es. Laureate in Lingue al posto di esperte madrelinguiste, ecc.). La strategia vincente del BRUSCHI  dopo aver portato il Movimento con  numerose adesioni in tutta Italia, ad unico referente nazionale della  categoria, rompendo il fronte sindacale con l’avvicinamento in seguito anche della CGIL Scuola, oltre alla spaccatura con altre frange del precariato, sino ad accreditarsi per la trattativa negoziale diretta e quasi esclusiva con la Segretaria dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione senatore Spadolini  ed ottenere una sanatoria con un articolo specifico appunto il N° 41 della L. 270/82.

Tra i beneficiari diversi insegnanti esperti anche di Senigallia  e delle Marche in particolare dell’Alberghiero, IPSIA, ecc. con partecipazione ai numerosi convegni organizzati dal dottor Bruschi sia a Senigallia che a Roma ( Audizioni Camera e Senato, Conferenza Stampa Estera, ecc.).

A ben guardare si contrapponevano valori ideologici antitetici di fondo, non ancora superati, con la battaglia del Movimento che riuscì a valorizzare  figure professionali dotate di particolare perizia e specializzazione, come gli insegnanti esperti, contro una impostazione corporativa  e burocratica  del Sindacato Scuola di allora, che riproponeva figure teoriche generate dalla stessa Scuola in crisi, avulse dalla realtà produttiva del mondo esterno.

Va precisato che la rivalutazione degli esperti ( in tutti i campi) come importanti trasmettitori  delle conoscenze tecnico-professionali dal mondo dell’impresa verso la Scuola ( e viceversa ), non è ancora stata portata a termine, stante la dfficoltà della Scuola di formare figure tecniche  professionali richieste dall’attuale accelerata Transizione digitale ed ecologica (piano Europeo PRRN) con una cultura obsoleta che privilegia l’indirizzo scolastico umanistico (pur importante ) su quello Tecnico-professionale.

Oggi per qualsiasi problema si ricorre – soprattutto a livello nazionale  alla nomina di  Commissione di tecnici ed esperti però in una chiave burocratica centralizzata, ma chi insegna i mestieri anche manuali se non gli esperti che hanno esperienze pluriennali alle spalle, nelle nostre aziende, officine, botteghe, ecc. : di qui la crisi dell’apprendistato, la sparizione di mestieri tradizionali ma anche di quelli  di indispensabilità quotidiana (come idraulici, elettricisti, muratori, ecc.).

Le battaglie per la creazione della nuova categoria quadri con la divulgazione e sottoscrizione nelle Marche dei primi contratti

Anche in questo Comparto Manifatturiero  e degli Enti pubblici Economici (ENEL, ENI, ANAS ecc.), si ripropose la contropposizione ideologica tra il Sindacato d’allora  con la storica Marcia dei Quarantamila, con la rivolta dei colletti bianchi intermedi al demotivante  diffuso egualitarismo .

Coerente con le sue idealità e lavoro professionale come funzionario apicale dell’Enel, Alberto Bruschi diffuse per primo nelle Marche  i principi di valorizzazione meritocratica della responsabilità del ceto medio produttivo professionale  che scaturirono dalla storica Marcia dei quarantamila alla Fiat contro l’appiattimento retributivo e funzionale a favore della nascente categoria dei quadri intermedi.

Dirigente  nazionale e per un ventennio, segretario regionale della più importante Associazione  dei Quadri, la CIU – Confederazione  Italiana  Unionquadri (presente  all’inizio in prevalenza  tra gli ex- funzionari  dell’Enel), prima contribuì al varo della legge istitutiva della categoria  ( la N° 190/85) poi alla diffusione  nelle Marche con riunioni sindacali e  sottoscrizione dei primi contratti dei quadri nelle più importanti aziende marchigiane oltre alla rappresentanza sociale alla pari di altre  categorie nella Regione Marche.

Tale legge che prevede  la nuova categoria quadri tra dirigenti ed impiegati ed  operai (modifica art.2095   del Codice Civile), ha consentito la valorizzazione del ruolo delle figure intermedie, in una nuova area funzionale e retributiva, sboccando la gabbia rigida della scala delle categorie compresse nel mansionario contrattuale e permettendo la collocazione più incentivante di  nuove professioni come esperti informatici e digitali. Molto importante la organizzazione della intensa attività divulgativa Convegnistica come Segretario Regionale CIU Unionquadri Marche  riconfermato con ben 4 mandati quinquennali nei Convegni Regionali), con la partecipazione di parlamentari di tutti i partiti e rappresentanti delle O.O.SS imprenditoriali e delle altre categorie dei lavoratori.

Come è dimostrato si susseguono corsi e ricorsi storici con il ritorno di attualità di valori e principi come la competenza, l’evidenza scientifica , ecc. evidenziati drammaticamente  dalla crisi socio-economico- sanitaria provocati dalla perdurante pandemia Covid-19.

 

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