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Sulla Tari opposizioni all’attacco: “L’Amministrazione comunale aumenta il carico su quasi 25.000 famiglie”

Sulla Tari opposizioni all’attacco: “L’Amministrazione comunale aumenta il carico su quasi 25.000 famiglie”

SENIGALLIA – Sulla Tari le opposizioni (Diritti al Futuro, Partito Democratico, Vivi Senigallia, Vola Senigallia) scendono apertamente in campo contro l’attuale Amministrazione comunale.

“Strane cose stanno succedendo in città. Sembra proprio che le forze politiche – si legge in un documento diffuso oggi – che amministrano la città, nello specifico Fratelli d’Italia, debbano ancora capire quale ruolo è stato loro assegnato dalla cittadinanza e facciano una gran confusione tra polemica politica, responsabilità amministrative e istituzionali e attività tecnica (quella svolta dagli uffici e dai dirigenti).

“In un recente articolo relativo alla Tari, dall’inizio pedagogico (spieghiamo ai cittadini cos’è la Tari e come funziona) gli estensori sono rapidamente scivolati nella polemica politica della peggior specie, non fatta cioè a viso aperto introducendo idee e argomentazioni in contrapposizione a quelle dell’avversario, ma avanzando in modo subdolo insinuazioni gravissime senza produrre alcuna prova ma anzi restando su un piano di genericità sufficiente forse a mettersi al riparo da eventuali querele. Per chi non avesse letto o non ricordasse questo memorabile pezzo, basti qui rammentare che si è arrivati ad insinuare che la precedente amministrazione avrebbe, in piena campagna elettorale, “involontariamente” e “casualmente” (si noti il registro della sottile ironia adottato dalla finissima penna!) abbassato la tariffa della Tari ingannando con ciò i cittadini/elettori sull’effettiva consistenza degli importi da versare onde non alienarsene i consensi. Ma non è su questo che ci vogliamo soffermare visto che a fronte di simili vergognose insinuazioni va ristabilita la verità nelle competenti sedi giurisdizionali.

“Quello che ci ha lasciati letteralmente basiti è stato l’attacco sferrato nei confronti degli uffici comunali preposti. Attenzione, anche in questo caso, onde evitare querele, si forniscono tutti gli elementi atti ad identificare in modo inequivoco i dipendenti interessati senza però farne mai i nomi! Quello che ci interessa rimarcare è come in tal modo l’onorabilità professionale e personale delle persone coinvolte sia stata lesa in modo pesantissimo tramite un articolo affidato agli organi di stampa quando, chi amministra una città e per farlo si avvale della struttura, ovvero degli uffici dell’ente, laddove ravvisi comportamenti infedeli da parte dei dipendenti è tenuto ad avvalersi degli strumenti messi a disposizione dall’ordinamento che vanno dalle sanzioni disciplinari a, ricorrendone i presupposti, alla segnalazione agli organi competenti (nel caso la Corte dei Conti). Quanta confusione di ruoli! Quanta incompetenza politica, amministrativa e istituzionale! Noi, proprio perché siamo in grado di distinguere i piani e i diversi ruoli, non intendiamo addentrarci in questa sede in questioni prettamente tecniche (quale un eventuale errore di calcolo della tariffa) né tanto meno dire la nostra nel “processo” impropriamente intentato a mezzo stampa ai danni di persone che certamente sapranno difendere la propria onorabilità nelle sedi opportune. Ci chiediamo però con quale serenità lavorino oggi i dipendenti comunali se, a fronte di errori sempre possibili, rischiano di vedersi infangare pubblicamente senza che sia data loro la possibilità di alcun contradditorio.

“Infine, un dubbio. Perché attorno a questa vicenda, che risale ai mesi di ottobre-novembre 2020, viene sollevato proprio oggi un simile polverone? La concomitanza temporale con la recente scelta della amministrazione di modificare la ripartizione dei costi Tari avvantaggiando le imprese e, di conseguenza, aumentando il carico per quasi 25.000 famiglie, scelta politica assolutamente legittima anche se da noi non condivisa, ci induce a sospettare che tutto questo clamore retrospettivo valga a sollevare una cortina di fumo sul fatto che le promesse elettorali erano state ben altre. Se in campagna elettorale la compagine di centro destra si era affidata alla sperimentata formula “meno tasse per tutti”, alla prova dei fatti il risultato è stato un po’ diverso: non “meno Tari per tutti” ma “un po’ più Tari per le famiglie”.

 

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