Affissi a Senigallia dei grandi manifesti contro l’obbligo di vaccinarsi
Affissi a Senigallia dei grandi manifesti contro l’obbligo di vaccinarsi
Sono comparsi anche lungo la Statale e sulle mura di cinta dell’Ospedale
SENIGALLIA – Alcuni grandi manifesti contro l’obbligo di vaccinarsi sono comparsi in alcune zone, molto frequentate, di Senigallia. Manifesti affissi e stampati – come vi si legge – con “i contributi di liberi cittadini”.
Sono apparsi lungo la Statale Adriatica e perfino in via Po, sulle mura di cinta dell’Ospedale di Senigallia.
“Covid-19 Le verità da conoscere”: è questa la scritta che compare, ben visibile, sui grandi manifesti. “Dal Covid-19 si può guarire con cure domiciliari precoci e sicure”, vi si può ancora leggere. E poi: “I vaccini anti Covid-19 sono un esperimento di massa, non escludono l’infezione personale e la diffusione, possono causare eventi gravissimi e la morte”.
E subito dopo: “No!! A qualsiasi obbligo vaccinale e sperimentale!!” “La salute è da salvaguardare, non possiamo sperimentare perché non siamo cavie da laboratorio!!”, si può leggere ancora nei grandi manifesti. Poi: “No green pass!!!!”. Ed in basso la scritta: “Realizzato con i contributi di Liberi Cittadini”.
Una presa di posizione netta contro il green pass che entrerà in vigore venerdì (6 agosto) in tutta Italia.
Molte le critiche a questo manifesto. Tra le più rilevanti quella del dottor Fabrizio Volpini, ex consigliere regionale e tra i medici impegnati maggiormente nell’affrontare la pandemia. “Insieme a tanti altri operatori sanitari – scrive Volpini -, siamo sul fronte da mesi e mesi, abbiamo visto morire, in solitudine, centinaia e migliaia di anziani e non solo, tra cui mio padre.
“Stiamo respirando solo da quando è decollata la vaccinazione di massa. Gli anziani nelle Rsa e nelle case di riposo hanno potuto riabbracciare con cautela figli e nipoti, gli ospedali e le rianimazioni si sono svuotate, le attività economiche sono ripartite.
“Chi ispira queste aberrazioni scientifiche e chi ne autorizza la diffusione – conclude Fabrizio Volpini – deve solo vergognarsi!”
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