Anna Bernardini: “Ecco perché crediamo in una Senigallia democratica”
Anna Bernardini: “Ecco perché crediamo in una Senigallia democratica”
“La consigliera Bomprezzi scrive molto ma non si documenta: la senatrice Liliana Segre non è cittadina onoraria di Senigallia”. “Siamo anche contro chi vorrebbe il pensiero unico”
di ANNA MARIA BERNARDINI*
SENIGALLIA – Cara maestrina dalla penna rossa… Mi ero ripromessa di non intervenire nello sterile dibattito politico di questi ultimi giorni ma credo ci sia un limite a tutto.
Una volta in Consiglio comunale definii la consigliera Chantal Bomprezzi maestrina dalla penna rossa, oggi necessariamente devo ricredermi, prima di essere definita maestrina deve ancora studiare molto la mia cara consigliera.
La consigliera scrive molto ma non si documenta, la senatrice Liliana Segre non è cittadina onoraria di Senigallia e non lo è perché la proposta del consigliere Da Ros fu bocciata con 14 voti contrari e uno favorevole.
Ecco i nomi di chi bocciò la proposta: Brocchini, Romano, Beccaceci, Pedroni, Angeletti, Perini, Bedini, Gregorini, Pierfederici, Filieri, Mandolini, Urbinati, Romagnoli, Martinangeli. La maggioranza di allora, poi, scrisse un altro testo che passò in commissione ma non arrivò mai in Consiglio comunale.
Sulla vicenda Povia gran parte della minoranza ha montato un caso solo per fare polemiche sterili. Povia, che piaccia o no è un cantautore che avrebbe dovuto cantare a Senigallia non perché invitato dall’Amministrazione comunale ma da un privato. A me non piace, non sarei andata ad ascoltarlo, ma finché sarò in grado di respirare farò in modo che tutti possano esprimere le proprie idee.
Non amo il CaterRaduno e men che meno il signor Cirri, ma non mi permetterei mai di usare le parole che sono state usate contro Povia. Predicano il pensiero libero, ma di fatto vorrebbero il pensiero unico, o si pensa come loro o si è nemici.
*Consigliere comunale Forza Italia – Senigallia
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