Campanile al sindaco: “Per superare il grosso sgarbo fatto alle minoranze ci vuole ben altro di una cena”
Campanile al sindaco: “Per superare il grosso sgarbo fatto alle minoranze ci vuole ben altro di una cena”
di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – Martedì 13 agosto, videointervista al sindaco Olivetti. Il giornalista stimola l’interlocutore sui rapporti con l’opposizione chiedendo: “Si potrebbe organizzare una cena, tutti insieme, appassionatamente? Come si può risolvere questa cosa (delle continue critiche – ndr) perché è un continuo…per Senigallia non è bello, penso”.
La risposta del Sindaco è immediata: “Bernardini (consigliere di Forza Italia – ndr) ha fatto una cena il 3 agosto (presso il circolo cittadino che frequenta – ndr), ha invitato tutta l’Amministrazione e la minoranza. In quella data tutti i consiglieri di opposizione erano impegnati con 10 giorni di anticipo e hanno disertato questa cena”.
Già, una cena di pesce a prezzo popolare, ma per parlare di che? Nell’invito e nel menu non era precisato, una specie di Consiglio Comunale allargato anche ad un membro non eletto (Renato Rocchetti, portavoce giunta). Forse la regia dell’incontro era del Sindaco o forse si è trattato solo della iniziativa godereccia di un consigliere.
Beh, per superare il grosso sgarbo istituzionale fatto alle minoranze a marzo, ci vuole ben altro di una cena agostana, ci vuole un preciso cambiamento in Commissione e in Consiglio Comunale, alla luce del sole e senza parlare con in bocca gamberoni e spiedini (indicati nel menu).
Ricordiamo infatti che a marzo, contravvenendo ad un percorso condiviso con le Minoranze, è stato approvato il bilancio preventivo 2021 prima di quello consuntivo 2020 (a luglio si è capito il motivo) tagliando i tempi di discussione, in fretta e furia, come non si era mai visto negli ultimi 40 anni. Forse il Sindaco è stato succube delle istanza muscolari che lo sostengono o forse no. Sta di fatto che le cose sono andate così e pubblicamente è stato avvertito che l’atteggiamento quasi bonario, comprensivo sicuramente, che ha accompagnato i primi sei mesi di governo del centrodestra sarebbe cambiato.
Con una Amministrazione che non utilizza neanche le Commissioni permanenti per informare dei progetti su cui lavora o fa lavorare gli Uffici, con Assessori che spesso e volentieri non rispondono alle interrogazioni o alle domande in Consiglio, di politica si parla nelle sedi istituzionali, non a cena, tra un bicchiere di vino ed un altro. Sarà pure un metodo per fare affari ma la Minoranza non deve fare affari con la Maggioranza, deve svolgere il suo ruolo di vigilanza, stimolo, controllo e pure critica. Anche di collaborazione se ne esistono le condizioni ma che non ci saranno se il Sindaco pretende il diritto (per presunzione o timore) di dare le pagelle alle domande e alle istanze delle Minoranze come esplicitato nella videointervista.
Per quanto riguarda Amo Senigallia il rispetto personale ed istituzionale nei confronti del Sindaco, degli Assessori e dei colleghi Consiglieri c’è e ci sarà, sempre. Ma agli atteggiamenti muscolari risponderà con moderazione ma altrettanta fermezza ed assiduità.
*Consigliere comunale Amo Senigallia
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