“Quando le montagne cantano”, la guerra in Vietnam raccontata a Senigallia
“Quando le montagne cantano”, la guerra in Vietnam raccontata a Senigallia
Presentato questa sera, in piazza Garibaldi, dalla Libreria Sapere Ubik, l’ultimo romanzo della giornalista e poetessa Nguyễn Phan Quế Mai
SENIGALLIA – “Mi ero convinta che, se le persone avessero cominciato a leggere ed a scoprire le culture degli altri popoli, non ci sarebbero più state guerre”. Lo ha detto questa sera, in piazza Garibaldi, la giornalista e poetessa Nguyễn Phan Quế Mai, ospite della Libreria Sapere Ubik.
Presentata da Fabrizio Marcantoni ha parlato, soprattutto, del suo ultimo romanzo “Quando le montagne cantano”. Un libro in cui viene raccontata la storia di una famiglia divisa dalla terribile guerra del Vietnam e costretta, inoltre, ad affrontare carestie e violenze. Attraverso gli occhi di tre generazioni di donne forti e determinate l’autrice ci ricorda il valore della famiglia e gli ostacoli che si è disposti a superare per rimanere accanto alle persone che si amano.
Giornalista e poetessa, Nguyễn Phan Quế Mai è nata nel 1973 in Vietnam, dove ha lavorato per anni come venditrice ambulante e coltivatrice di riso. Si è poi trasferita all’estero, grazie ad una borsa di studio, che le ha permesso di dedicarsi all’analisi degli effetti a lungo termine della guerra.
Attualmente vive a Giacarta con il marito e i due figli e lavora per diverse organizzazioni internazionali.
In “Quando le montagne cantano” viene raccontata la terribile guerra in Vietnam, con la saga di una famiglia che si dipana lungo tutto il Novecento, in un Paese diviso e segnato da carestie, guerre e rivoluzioni. Tre generazioni di donne forti, che affrontano la vita con coraggio e determinazione. Una storia potente e lirica che ci ricorda il valore dei legami familiari e gli ostacoli che siamo disposti a superare per rimanere accanto alle persone che amiamo.
E chi, questa sera, in piazza Garibaldi, ha seguito l’interessante testimonianza della scrittrice vietnamita si è commosso pensando alla guerra. Con un Vietnam mai troppo lontano ed un Afghanistan, purtroppo, sempre più presente.