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Il Cda della Fondazione Città di Senigallia: “Ottimizzate le spese con un risparmio di 450.000 euro”

Il Cda della Fondazione Città di Senigallia: “Ottimizzate le spese con un risparmio di 450.000 euro”

Dopo le ultime polemiche presa di posizione dei componenti dimissionari del Consiglio di Amministrazione avvocato Corrado Canafoglia, geometra Massimo Bernacchia, dottoressa Susanna Vecchioni, generale Roberto Boccolini, avvocato Michele Castelli

SENIGALLIA – “Dopo le nostre dimissioni c’eravamo ripromessi di far parlare gli atti depositando in Comune una relazione corredata da documenti, tenendoci fuori dall’agone politico, che queste hanno creato”. Inizia così un intervento dei componenti dimissionari del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Senigallia avvocato Corrado Canafoglia, geometra Massimo Bernacchia, dottoressa Susanna Vecchioni, generale Roberto Boccolini.

“Tuttavia stiamo registrando una serie di attacchi personali, a tratti diffamatori e per il che ci riserviamo adeguata azione penale, ove veniamo ritenuti inadeguati rispetto all’incarico ricevuto, irresponsabili per aver lasciato la Fondazione in balia degli eventi, opachi nella nostra azione o parziali nelle nostre valutazioni, che all’esterno noi peraltro non abbiamo fatto uscire.

“In ultimo si è affermato che sarebbe irrilevante la nostra relazione al Consiglio comunale e necessaria l’individuazione di un soggetto terzo che dirima la contrapposizione tra il nostro Cda e quello precedente, contrapposizione che noi allo stato non conosciamo, ribadendo che su alcuni punti abbiamo la stessa idea di chi ci ha preceduto, a riprova che non siamo animati da alcuna posizione preconcetta.

“Sino agli attacchi personali transeat, sino alla lettera minatoria transeat, ma laddove si afferma che la Fondazione è in pericolo e non è gestita, per cui c’è pericolo per la stessa, per gli ospiti, per i dipendenti  o per le ditte fornitrici,  questo è un argomento inaccettabile ed è questo il motivo per cui – aggiungono l’avvocato Corrado Canafoglia, il geometra Massimo Bernacchia, la dottoressa Susanna Vecchioni e il generale Roberto Boccolini – usciamo con questo comunicato, ricordando che argomenti di tal genere configurano illeciti di natura civile e penale e non guardano al bene della Fondazione stessa.

“Sino a quando il Consiglio comunale non avrà provveduto, il Cda continuerà ad operare come ha sempre fatto, occupandosi con la stessa attenzione delle tante questioni che si palesano giornalmente.

“Durante il nostro mandato abbiamo ottimizzato le spese ottenendo un risparmio che secondo una stima prudenziale dovrebbe produrre un risparmio rispetto allo scorso anno di circa 450.000 euro ed in questo periodo stiamo continuando in tal senso, per esempio attraverso la rinegoziazione dei contratti agrari che porterà nelle casse un sensibile aumento dei rispettivi canoni , dopo aver reso pubblica la possibilità per chiunque interessato a partecipare ad una contrattazione libera con l’ente, ma anche continuando con una sana attività di spending rewiew che continua a produrre risultati prositivi.

“Abbiamo messo in atto un’azione che ha portato la Fondazione nelle prossime settimane a riempire tutti i posti letto, con una lista d’attesa di richieste piena, stante l’alto livello delle prestazioni erogate dal personale sanitario e l’attività di promozione che abbiamo messo in atto.

“Subito dopo la notizia delle nostre dimissioni e la nostra richiesta tra l’altro di partecipazione di Istituzioni pubbliche e private alla risoluzione di gravi problemi contenuta nel precedente comunicato, abbiamo ricevuto un’offerta da parte di uno dei soggetti partners del progetto Orti del Vescovo, che merita attenzione e muta la posizione pesante nella quale la Fondazione era appena arrivati.

“Per quanto ci riguarda stiamo ultimando la relazione sulle criticità rinvenute, sulla nostra attività ed i risultati ottenuti e sulle soluzioni che a nostro avviso andrebbero adottate, rimettendo chiaramente al Consiglio comunale ogni valutazione in merito.

“Ma sia ben chiaro, noi la relazione la depositeremo e la renderemo pubblica, perché riteniamo corretto che la Comunità conosca le problematiche che gravano sulla Fondazione, così per fugare illazioni o accuse diffamatorie che stiamo subendo, ma soprattutto continueremo a gestire con correttezza l’Ente sino all’ultimo secondo, ricordando a chi ancora non lo avesse capito che le nostre dimissioni rappresentano una volontà di mettere un punto fermo di distanza tra la nostra gestione rispetto a problemi seri che abbiamo acclarato e che potrebbero portare a responsabilità di varia natura.

“Prima di criticare – concludono i componenti dimissionari del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Senigallia avvocato Corrado Canafoglia, geometra Massimo Bernacchia, dottoressa Susanna Vecchioni, generale Roberto Boccolini -, invitiamo tutti ad aver ancora alcuni giorni di pazienza ed attendere le risultanze della nostra relazione, rimettendo al Consiglio Comunale e alla Città la valutazione sulla sua utilità e fondatezza”.

 

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