Il processo per la strage alla Lanterna Azzurra: il Comune di Corinaldo non sarà parte civile
Il processo per la strage alla Lanterna Azzurra: il Comune di Corinaldo non sarà parte civile
Il Gup del Tribunale di Ancona, Francesca De Palma, nell’udienza preliminare di oggi, ha rigettato la richiesta
ANCONA – Il Gup del Tribunale di Ancona, Francesca De Palma, nell’udienza preliminare di oggi, ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile, presentata dal Comune di Corinaldo nel procedimento bis per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra, avvenuta la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018.
Quella notte, dopo un fuggi fuggi generale, provocato da alcuni spruzzi di spray al peperoncino all’interno del locale, nella calca che si era formata all’uscita posteriore, persero la vita cinque minorenni ed una giovane mamma.
Nel processo in corso al Tribunale di Ancona ci sono 19 imputati: 18 persone fisiche e la società Magic srl. Nei loro confronti le accuse vanno dalla cooperazione in omicidio colposo, alle lesioni, al falso e al disastro colposo.
Tra gli imputati ci sono i proprietari del locale, i gestori della discoteca Lanterna Azzurra, gli addetti alla sicurezza, alcuni tecnici, consulenti e componenti della Commissione di vigilanza per i pubblici spettacoli.
La prossima udienza è stata calendarizzata per il 16 dicembre.
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it