A gennaio il processo d’appello per i sei giovani della “banda dello spray”
A gennaio il processo d’appello per i sei giovani della “banda dello spray”
Tornano in aula i ragazzi emiliani già condannati – in primo grado – dopo la strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo
ANCONA – Si svolgerà il 13 gennaio il processo d’appello per i giovani, tutti emiliani, della cosiddetta “banda dello spray”, ritenuti responsabili del caos che ha portato alla strage, la notte dell’8 dicembre 2018, nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo.
Secondo l’accusa, quella notte, i sei giovani emiliani avrebbero utilizzato spray al peperoncino per poter poi compiere eventuali furti.
Nel processo di primo grado le pene maggiori erano state comminate a Ugo Di Puorto e Raffaele Mormone (12 anni e 4 mesi). Gli altri quattro giovani emiliani erano stati invece condannati: a 11 anni e 6 mesi Andrea Cavallari, a 11 anni e 2 mesi Moez Akari, a 10 anni e 11 mesi Souhaib Haddada e a 10 anni e 5 mesi Badr Amouiyah.
In quella circostanza i pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai avevano chiesto, per i sei imputati, pene tra i 16 e i 18 anni di carcere, ma l’accusa di associazione per delinquere non è stata riconosciuta, contrariamente, invece, a quelle di omicidio preterintenzionale, rapine, furti con strappo e lesioni personali.
Quella notte nella discoteca Lanterna Azzurra di Madonna del Piano, a Corinaldo morirono 5 adolescenti (Asia Nasoni, Benedetta Vitali, Daniele Pongetti, Emma Fabini, Mattia Orlandi) ed una mamma di 39 anni (Eleonora Girolimini).
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