“Aumenti vergognosi, si revochi la delibera di Giunta e si riducano immediatamente le tariffe per gli impianti sportivi”
“Aumenti vergognosi, si revochi la delibera di Giunta e si riducano immediatamente le tariffe per gli impianti sportivi”
I gruppi consiliari Pd, Vivi Senigallia, Diritti al Futuro e Vola Senigallia: “La maggioranza dovrà decidere da che parte stare, se con chi decide senza coinvolgere nessuno oppure con le società sportive, i consiglieri comunali e la cittadinanza”
SENIGALLIA – “Questa mattina abbiamo depositato una mozione a firma di PD, Vivi Senigallia (Lorenzo Beccaceci primo firmatario), Diritti al Futuro e Vola Senigallia. L’atto riguarda il diritto allo sport, che attualmente con l’Amministrazione comunale sembrerebbe essere negato a chi non ha notevoli disponibilità economiche. Infatti, dopo l’aumento delle tariffe, tantissime società sportive si sono lamentate per l’impossibilità di proseguire la propria attività con questi veri e propri balzelli.
“Da sempre – si legge in una nota diffusa dai gruppi consiliari Pd, Vivi Senigallia, Diritti al Futuro e Vola Senigallia – ci siamo impegnati trattando lo sport come una questione sociale, prima che economica. Il tutto in maniera opposta a come l’attuale amministrazione senigalliese si sta muovendo, con l’assessore allo Sport Pizzi in testa, il quale si comporta come un modesto contabile che, con l’abaco, vuole far quadrare i conti nella propria azienda. Ricordiamo all’assessore Pizzi, braccio destro del Sindaco Olivetti, che il tema dello sport riguarda le famiglie, la coesione sociale, una crescita sana delle ragazze e dei ragazzi. Il Comune dovrebbe incentivare in ogni modo la pratica sportiva e non trovare scuse per chiudere scuole oppure aumentare le tariffe in maniera indiscriminata.
“Con questa mozione, chiediamo al Consiglio comunale di impegnare la Giunta: a questo punto anche i consiglieri di maggioranza dovranno decidere, una volta e per tutte, da che parte stare, se con chi decide senza coinvolgere nessuno oppure con le società sportive, i consiglieri comunali e la cittadinanza”.
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