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Gennaro Campanile: “Anche la natura si ribella all’assessore all’Ambiente Campagnolo”

Gennaro Campanile: “Anche la natura si ribella all’assessore all’Ambiente Campagnolo”

di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – Proprio nell’ultimo Consiglio comunale ho chiesto all’assessore all’Ambiente Campagnolo chi avesse autorizzato l’installazione delle luminarie nell’alveo del fiume, quanto avesse speso il Comune e chi avrebbe pagato i danni arrecati dalla piccola piena di qualche giorno prima dal momento che le aveva danneggiate.
Eh sì, perché le luminarie sopra il Misa sono belle e danno tanto colore alla città in una zona che di sera rimane buia. Però è anche vero che il modo in cui sono state installate è stato alquanto primitivo con un cavo tirato tra le due sponde (sul muretto, per intenderci) ed i discendenti in pieno alveo.
La risposta dell’assessore Campagnolo ha rispecchiato l’arroganza e la strafottenza tipiche di un certo modo di fare, forse per l’impreparazione alla risposta. D’altra parte che cosa c’entrino le luminarie con l’assessorato all’Ambiente, gestione del verde e gemellaggi è un mistero. Forse perché quel tratto di fiume illuminato è frequentato da paperelle ed airone cenerino e l’assessore, da poco tempo a Senigallia, ha pensato bene che valesse la pena metterli in risalto.
“I permessi ci sono tutti” è stata la risposta sbrigativa: regione comune ed assessore. Nessuna risposta a chi spettasse il ripristino dei danni, come pure è stata allontanata la fatica di rivelare in 38.000 euro la spesa del Comune rimandando alla delibera. Questo passa il convento.
Ci ha pensato Madre Natura a ricordare all’assessore all’Ambiente che una maggiore accortezza tecnica nell’installazione sarebbe stata una decisione saggia, magari dando la competenza ai Lavori pubblici dell’ingegner Regine che, essendo di Senigallia, conosce perfettamente che cosa può accadere nell’alveo del fiume Misa nel tratto che attraversa la città ed ha dimestichezza con gli aspetti tecnici.
Per chi non lo sapesse le luminarie sul fiume sono state portate via dalla fiumana. Speriamo che, nel caso in cui venissero riproposte, la competenza sia attribuita questa volta ai Lavori pubblici per una questione di logica e di buonsenso. E l’assessore Campagnolo pensi a come accogliere nuovamente le paperelle e gli aironi cenerini.
*Consigliere comunale Amo Senigallia

 

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