Fratelli d’Italia a Campanile: “Rispetti regolamento e aula consiliare”
Fratelli d’Italia a Campanile: “Rispetti regolamento e aula consiliare”
SENIGALLIA – “E qui comando io e questa e casa mia” è proprio l’atteggiamento che, da tempo, ha il consigliere Campanile nei confronti del sindaco, della Giunta, del presidente del Consiglio e del Consiglio tutto. Non esiste alcuna contrapposizione tra il presidente Bello e Campanile; esiste, invece, da una parte e per la prima volta a Senigallia, una conduzione e una direzione della presidenza del Consiglio a dir poco esemplare da parte di Massimo Bello, e dall’altra parte una “spocchia circense” o un “maldestro tentativo di emulare una approssimativa comicità televisiva”, del consigliere Campanile che, immancabilmente, in ogni seduta di Commissione e di Consiglio, tenta di imitare, senza riuscirci, il noto parlamentare Vittorio Sgarbi. Di fatto, però, lo spettacolo puerile che, ripetutamente, Campanile mette in atto, mistificando la realtà dei fatti, è più di “cattivo gusto” che da educato e preparato consigliere”. E’ questo quanto si legge in una nota diffusa oggi dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.
“A Campanile, artatamente, sfuggono alcuni significativi particolari, che tra l’altro compaiono nella registrazione audio-video della seduta consiliare del 17 dicembre, che tutti possono guardare, collegandosi alla web TV del sito istituzionale del Comune (www.comune.senigallia.an.it), o guardando il video.
“In primo luogo, quando egli afferma che “alcuni consiglieri escono per respirare un po’ di aria buona” mente sapendo di mentire; infatti egli ed altri erano usciti addirittura dal Palazzo per fumarsi una sigaretta. Alla faccia “dell’aria buona”! Di conseguenza, Campanile non si è accorto che il tempo stava scorrendo e quando egli è rientrato il presidente Bello, a norma di regolamento, aveva già chiuso la “discussione generale”, non essendoci state prenotazioni di intervento e, quindi, passando alla presentazione e all’esame dei due emendamenti presentati da alcuni consiglieri.
“Nella registrazione dello streaming della seduta consiliare, che tutti possono ovviamente rivedere, ciò è chiaro ed inequivocabile e i fatti altrettanto. Qui, ricapitoliamo i punti salienti: 1) dopo che il consigliere Liverani chiede una sospensione, il presidente concede 10 minuti. Trascorso il tempo della sospensione, il presidente Bello riprende la seduta, invitando come sempre tutti i consiglieri ad entrare in aula, procede all’appello e a seguire apre la discussione generale, chiedendo chi avesse voluto intervenire sul provvedimento; 2) nessuno consigliere interviene e allora il presidente, chiudendo la fase della discussione generale, informa l’aula che erano stati presentati due emendamenti; 3) a questo punto, sospende nuovamente la seduta per preparare le fotocopie degli emendamenti da distribuire ai consiglieri; in quel momento, il consigliere Campanile rientra, passeggia in aula, chiacchiera con altri colleghi ed è tranquillo; 4) il presidente riprende la seduta con un ulteriore appello e apre la discussione sugli emendamenti, come da regolamento ed è a questo punto che il consigliere Campanile “esce dal suo letargo” per consumare la sua ennesima e grottesca “farsa”.
“In meno che non si dica, e ciò è chiaramente riportato nella registrazione audio-video della seduta, è proprio il consigliere Campanile – si legge sempre nel documento diffuso da Fratelli d’Italia – che apre strumentalmente lo scontro verbale con il presidente del Consiglio, urlando come se stesse in piazza, senza alcun rispetto dell’aula e offendendo la presidenza. E’ proprio il consigliere Campanile che non accetta alcun richiamo educato, puntuale, circostanziato e a norma di regolamento da parte del presidente Massimo Bello, il quale, sempre ai sensi del Regolamento, che conosce a menadito differentemente dal consigliere Campanile, vista la veemenza verbale, ma anche fisica, di quando si avvicina al segretario generale per “protestare”, fa intervenire il Corpo di Polizia municipale, così come sancisce l’Articolo 15 comma 2 lettera d) del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale: “Il presidente del Consiglio mantiene l’ordine nella Sala Consiliare disponendo sull’utilizzazione del Corpo di Polizia Municipale ivi assegnato”.
“Ergo, nessun appannamento di lucidità del presidente, ma anzi perfetta sincronia e capacità di intervento e di direzione dei lavori consiliari, e alcuno “stop” da parte del sindaco. A doversi calmare, con la coda tra le gambe, appena arrivano in aula i due pubblici ufficiali del Corpo di Polizia locale, è proprio il consigliere Campanile, che smette di inveire contro il presidente Bello usando toni pacati e sforzandosi anche di sorridere, probabilmente intimorito dalla presenza degli agenti e per quanto sarebbe potuto accadere. Insomma, da leone a pecora.
Sicuramente un brutto episodio, voluto e artatamente creato dal consigliere Campanile perché le immagini e l’audio della seduta parlano chiaro e dimostrano i fatti. Il presidente Bello, che con un aplomb istituzionalmente perfetto ha gestito la situazione in modo esemplare, ha soltanto fatto il suo dovere.
“Purtroppo è dura, per il consigliere Campanile, stare all’opposizione ed essere giustamente redarguito quando esce dai binari istituzionali per scendere a livelli del tutto strumentali e puerili o quando utilizza l’aula consiliare per i suoi disdicevoli spettacoli, ma la “musica è cambiata”.
“Non ci sono più gli “orchestranti di strada”; ora, c’è una “orchestra sinfonica” precisa, corretta e che agisce sempre a norma di legge, di statuto e di regolamento. A cominciare dal presidente del Consiglio Massimo Bello, che da poco più di un anno sta dimostrando di condurre egregiamente il suo ruolo istituzionale. Se ne faccia una ragione il consigliere Campanile e, con l’occasione, gli ricordiamo di leggersi e di studiarsi il regolamento del Consiglio e delle Commissioni consiliari, e impari allo stesso tempo a rispettarlo. Ciò vale per lui come vale per tutti”, conclude Fratelli d’Italia.