CENTROIN PRIMO PIANOL’INTERVENTOPOLITICA

“Sono poche le risorse a disposizione per migliorare la sanità a Senigallia”

“Sono poche le risorse a disposizione per migliorare la sanità a Senigallia”

Il Gruppo di Lavoro sulle disuguaglianze, con una lettera aperta, invita il sindaco di Senigallia ed i sindaci della Valle Misa-Nevola a far sentire la loro voce

SENIGALLIA – Dal Gruppo di Lavoro sulle disuguaglianze, formato dalle forze politiche del centrosinistra e dalle associazioni di Senigallia, riceviamo:

Forse non tutti i cittadini sanno che siamo ad una fase cruciale per la nostra sanità regionale e che è giunto il momento anche per gli Enti Locali di farsi partecipi per proporre scelte che condizioneranno i servizi sanitari dei prossimi anni.

“Infatti il prossimo 28 febbraio scadono i termini per la presentazione alla Regione di proposte riguardanti il nuovo assetto della sanità nei vari territori. Il PNRR (Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza) ha assegnato i primi 183 milioni di euro alla Regione Marche, che non sono tanti ed insufficienti per dare una risposta concreta ai cittadini; comunque, questa prima tranche è finalizzata alla ridefinizione delle reti ospedaliere con l’assegnazione di specifiche risorse agli ospedali con Dipartimento di Emergenza ed Accettazione di primo e secondo livello, ma soprattutto ridisegna l’assistenza territoriale così trascurata negli ultimi anni con tutte le conseguenze che la pandemia ha fatto esplodere. È un’opportunità da cogliere che però rischia di passare inosservata nella totale disattenzione della politica per cui l’unico argomento trattato è l’ospedale (che pure è degno della massima attenzione).

“Conosciamo bene le annose criticità della nostra sanità: un ospedale in affanno che non riesce a garantire tutte le prestazioni soprattutto nel PS e nell’Emergenza, lunghe liste di attesa, ricorso al privato a pagamento e spesso rinuncia alle cure, cronica ed oramai insopportabile carenza di personale sia medico che infermieristico. Come anche recentemente riportato dai dati nazionali, le disuguaglianze in Italia sono aumentate con un incredibile aumento di nuovi poveri da un lato e di grandi ricchi dall’altro. Uno dei terreni di disuguaglianza, anzi forse il prevalente, è proprio quello della salute.

“Il termine del 28 febbraio per la presentazione dei progetti è vicino ma ancora non si sa nulla né a livello regionale né a livello locale, dalle prime indiscrezioni comparse sulla stampa le risorse destinate al territorio Misa-Nevola sono esigue. Sappiamo che le proposte debbano riguardare sì il potenziamento dell’ospedale ma anche il finanziamento nel territorio delle Case della salute, degli Ospedali di comunità, dei servizi territoriali in grado di ridurre la pressione sugli ospedali e garantire una migliore risposta ai cittadini.

“Che cosa intendono fare il sindaco del comune capofila e i sindaci della vallata per far sentire la loro voce? Faranno solo proposte di ristrutturazione edilizia o diranno altro? Certo, sappiamo che le risposte dipendono in gran parte dalla riorganizzazione globale della sanità a livello regionale, ancora molto confusa, dalla carenza del personale su cui il PNRR non interviene, ma occorre a nostro parere che gli amministratori locali, insieme ai responsabili della sanità, abbiano lungimiranza e dicano che cosa prevedono per i loro comuni. Hanno un’idea di dove e come realizzare le case della salute e gli ospedali di comunità, di come riorganizzare i servizi territoriali? Ci permettiamo di suggerire sin da ora di prestare grande attenzione ai servizi che più di altri soffrono nel nostro territorio, le malattie croniche e degenerative prevalentemente degli anziani, la salute mentale, la prevenzione e l’epidemiologia per fronteggiare vecchie e nuove pandemia, la riabilitazione.

“Sollecitiamo che si apra sin da subito un confronto democratico con i cittadini, le forze politiche e sociali, coinvolgendo anche i lavoratori della sanità. Se alcune scelte sono state avviate si informi la cittadinanza con puntualità e massima trasparenza. Tutti noi abbiamo il diritto e la necessità di sapere che cosa ci aspetta nei prossimi anni.

“I fondi del PNRR sono una grande opportunità e sarebbe davvero colpevole il loro spreco per il silenzio e l’assenza di politica sanitaria condivisa e partecipata così come previsto dal PNRR stesso”.

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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