“A Senigallia, per lo sport, un progetto di finanza… senza finanza e senza progetto”
“A Senigallia, per lo sport, un progetto di finanza… senza finanza e senza progetto”
Nuovo affondo di Roberto Paradisi che chiama in causa l’Amministrazione comunale. I tanti problemi della pista di atletica delle Saline fatta gestire dal Comune alla Uisp
di ELPIDIO STORTINI
SENIGALLIA – Sempre caustico Roberto Paradisi, nella sua ultima diretta social sullo smantellamento dello sport cittadino. Questa volta il noto esponente del centro-destra e consigliere regionale della federazione marchigiana di volley ha affrontato la questione della cittadella dello sport.
“E’ la prima volta – ha spiegato Paradisi non senza sarcasmo – che ci troviamo di fronte ad un progetto di finanza senza finanza e senza nemmeno progetti. Da una parte, la società concessionaria, di cui fa parte la Uisp, ha chiesto e ottenuto dall’assessore Pizzi senza colpo ferire, la sospensione di tutti gli oneri legati alla realizzazione dei lavori accessori, alla manutenzione, agli investimenti vari previsti dal contratto.
“Dall’altra, non vi è adempimento della programmazione sportiva, atteso che l’impianto è sempre sbarrato e chiuso al pubblico. Apre solo quando si allena la società di atletica, chiamata a pagare alla Uisp cifre da capogiro per garantire il diritto allo sport ai propri ragazzi: parliamo di oltre 1.000 euro al mese. Questo – ha chiosato Paradisi – senza che la Uisp abbia investito un solo euro. Ne riparlerà con l’Amministrazione a dicembre 2022: in quella occasione dovranno valutare se vi saranno le condizioni per iniziare a progettare e realizzare gli investimenti.
“In tutto questo – ha continuato Paradisi – la Uisp ha anche ottenuto la proroga di un anno di concessione: da 12 a 13 anni di gestione”.
Insomma, mentre alle altre società sportive (definite “figliastre” dal portavoce di Unione Civici Marche) vengono quadruplicate le tariffe e imposte molteplici vessazioni, nonostante il periodo pandemico abbia ovviamente messo a durissima prova tutti e non solo la Uisp, solo quest’ultima sembra aver trovato una sconfinata sensibilità da parte dell’Amministrazione comunale di Senigallia.
“Questa è la cittadella dei favoriti e non dello sport” ha tuonato Roberto Paradisi. Che ha ricordato come un servizio pubblico non possa restare chiuso al pubblico: “C’è un inadempimento grande come una casa: c’è una interruzione del servizio nonostante il contratto preveda l’obbligo quotidiano di apertura della struttura. Facile incassare su prenotazione e non investire un solo euro nemmeno per tenere aperto. Il tutto nel silenzio di Pizzi, impegnato a smantellare lo sport di chi agisce per pura passione e volontariato”.
Infine, una stoccata, da parte di Roberto Paradisi, anche sulle tariffe: “Sono da capogiro, inaccessibili. La società di atletica – a breve – sarà costretta a chiudere. Eppure l’assessore poteva benissimo pretendere la riduzione drastica delle tariffe: a fronte della richiesta di proroga di un anno di concessione e di sospensione dei lavori a carico della concessionaria, avrebbe potuto pretendere – come contropartita – almeno la loro calmierazione. Non lo ha fatto”. E’ lecito a questo punto chiedersi il perché…
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