Bernardini: “A Senigallia la minoranza usa due pesi e due misure”
Bernardini: “A Senigallia la minoranza usa due pesi e due misure”
“Il regolamento doveva essere aggiornato. Ottimo lavoro della maggioranza. L’opposizione non ha fatto un solo intervento nel merito del provvedimento. Gli emendamenti? Solo per fare vuoto ostruzionismo”
di ANNAMARIA BERNARDINI*
SENIGALLIA – Qualche anno fa, la pubblicità di una nota acqua minerale ha fatto vedere una piccola particella di sodio che gridava “C’è nessuno? Ci sono solo io?”!
Ebbene, dopo la seduta del Consiglio comunale di martedì scorso, che ha approvato il nuovo Regolamento sul funzionamento del Consiglio e delle Commissioni, il cui relatore è stato il Presidente Bello, e dopo tre sedute della 1^ Commissione permanente, in cui il provvedimento è stato esaminato accuratamente articolo per articolo con un ampia illustrazione delle modifiche, anch’io mi permetto di gridare: “C’è nessuno?”!
Meno di una settimana fa, per avere utilizzato il termine “signorina” e l’espressione “maestrina dalla penna rossa” sono scesi in campo il PD locale e provinciale, le Associazioni ‘Donne contro i fascismi’ e ‘Dalla parte delle donne’, Diritti al futuro, Vola Senigallia e, udite udite, anche l’Associazione di ‘Storia contemporanea’ di Senigallia, gridando allo scandalo.
Mi hanno definita ‘sessista’, hanno scritto che avrei utilizzato termini molto offensivi, rivolgendomi alla consigliera Bomprezzi e allora mi e vi chiedo dove siano adesso tutte quelle Associazioni dopo quanto accaduto nella seduta del Consiglio, in cui alcuni Consiglieri di minoranza, in particolare Campanile, hanno tenuto una condotta deplorevole, utilizzando parole offensive e diffamatorie nei confronti dei colleghi della maggioranza?
Non si sono scandalizzati di quelle modalità, di quel frasario e di quelle parole adoperate dalla minoranza nei confronti dei colleghi di maggioranza? Basterebbe rivedere la registrazione streaming della seduta consiliare di martedì per rendersi conto dell’indegno spettacolo, a cui abbiamo dovuto assistere: alcun rispetto dell’Aula e dell’istituzione.
Ad esempio, più di una volta, durante la seduta, ho sentito pronunciare nei confronti dei componenti della maggioranza, da parte di chi ama definirsi democratico, l’appellativo ‘yesmen’ e considerando che nella maggioranza di governo della città ci siano sei donne, secondo la loro logica, oggi costoro dovrebbero scendere piazza a difendere la nostra dignità di essere umani, denunciando ad alta voce le vergognose frasi, che sono state rivolte a noi tutti. E, invece, ciò non è accaduto. Tutti in silenzio. La loro ‘strabica’ democrazia è quella ‘dei due pesi e delle due misure, vale per loro, ma non per noi.
Non parliamo, poi, delle offese (quelle sì, gravissime) rivolte al nostro Sindaco Massimo Olivetti e al Presidente del Consiglio Massimo Bello, entrambi definiti pubblicamente ‘Cip e Ciop’, ‘scolaretto ubbidiente’, ‘centravanti della giunta’ e tanto altro ancora. Offese diffamatorie gravissime e del tutto gratuite pronunciate da coloro, che non perdono occasione di gridare di essere ‘l’ultimo baluardo a difesa della democrazia’ o che si sentono i ‘paladini della libertà’, definendo l’azione di questa maggioranza ‘un’attentato alle istituzioni’! Di fronte a tutto questo, non c’è stato nessun Consigliere di minoranza che si sia alzato in piedi a chiedere rispetto ed educazione. Probabilmente, è difficile cercare queste qualità laddove l’unico obiettivo politico è distruggere e, per nulla costruire!
Una cosa è certa: la maggioranza, sempre più compatta ha esaminato e approfondito bene la proposta delle modifiche al Regolamento, sia in Commissione che in Consiglio; ha letto attentamente tutti i 66 emendamenti presentati dalla minoranza (anche se, in verità, c’è stato poco da studiare, visto che con gran parte degli emendamenti la minoranza ha chiesto di tornare alla versione originaria del testo e con i restanti ha dimostrato, invece, pochezza e superficialità, facendo trasparire, alla fine, che li aveva presentati soltanto per attaccare il Presidente Bello e la maggioranza); la maggioranza ha approvato il nuovo Regolamento, resosi necessario, con delle novità, che riguarderanno la vita del Consiglio e delle Commissioni, non soltanto per adesso, ma anche per il futuro.
Un Regolamento votato con il metodo democratico, senza altre finalità, come qualcuno invece vorrebbe far credere.
Come Consigliere comunale e Commissario della sezione di Senigallia di Forza Italia non posso che esserne soddisfatta perché il Consiglio, e prima ancora la prima Commissione, hanno fatto un ottimo lavoro di approfondimento e di sintesi.
A Senigallia c’è molto da fare, per cui mi auguro che in futuro ci si possa confrontare nel merito degli argomenti e non sul ‘nulla’. Mi auguro davvero che ritorni educazione e rispetto.
Una battuta, infine, mi sia consentita. Il Consigliere Pergolesi (Diritto al Futuro) ha usato, durante la seduta l’espressione “bivacco di manipoli”. Una frase, che fu utilizzata da Benito Mussolini in aula il 16 novembre del 1922, come poi ricordato dal Consigliere Liverani nel suo intervento! Un suggerimento amichevole, Consigliere Pergolesi: la prossima volta scelga meglio le parole da utilizzare!
*Consigliere comunale di Forza Italia – Commissario della Sezione di Forza Italia – Senigallia
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