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Illustrati al Rotary Club Senigallia il ruolo e le finalità del Fai (Fondo Ambiente Italiano)

Illustrati al Rotary Club Senigallia il ruolo e le finalità del Fai (Fondo Ambiente Italiano)

SENIGALLIA – L’architetto Maria Rosa Castelli, referente capo gruppo Fai di Senigallia, insieme alla delegata comunicazioni ed eventi del gruppo dottoressa Mara Natalucci, sono state ospiti del Rotary Club Senigallia per una relazione riguardante la storia del Fai, il suo ruolo nella società di oggi e le finalità che si propone di realizzare attraverso le tante iniziative poste in essere.

Dopo l’introduzione del presidente dottor Mario Massacesi che ha messo in luce i valori e gli obbiettivi che hanno in comune le due Associazioni, Castelli ha spiegato che fu Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto, a spingere l’amica Giulia Maria Mozzoni Crespi, fondatrice del Sodalizio, ad impegnarsi per creare in Italia una fondazione sulla falsariga del National Trust britannico; l’idea divenne realtà il 28 aprile 1975 con la firma dell’atto costitutivo e dello statuto del FAI: una fondazione senza scopo di lucro che ha l’intento di tutelare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio artistico e naturale italiano, promuovere l’educazione e la sensibilizzazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell’arte e della natura.

La relatrice ha sottolineato come, dalla prima donazione ricevuta nel 1977 – Cala Junco sull’isola di Panarea – oggi i Beni del FAI siano ben sessantotto, cinquantadue dei quali aperti al pubblico; tradurre i suoi valori in gesti concreti è ciò che fanno gli oltre 21.000 iscritti e gli 8.000 volontari i quali, impegnati nelle varie iniziative che comprendono, tra le altre, le Giornate FAI di primavera, le Giornate Fai d’autunno e le Giornate Fai per le Scuole, sono la struttura portante dell’Associazione. Non va dimenticata l’iniziativa I Luoghi del cuore che, oltre a censire i Beni oggetto di una possibile salvaguardia futura, accende un riflettore e crea attenzione su un patrimonio degno di valorizzazione e restauro.

Concludendo la relazione, Castelli ha evidenziato quanto importante sia l’impegno quotidiano di ciascuno e si è augurata che sviluppo economico e tutela ambientale possano coesistere nel segno dell’armonia e della ricerca del bello.

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