C’è grande attesa per le Giornate Fai di Primavera
C’è grande attesa per le Giornate Fai di Primavera
Appuntamento sabato 26 e domenica 27 marzo. In programma visite a contributo libero in oltre 700 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 400 città
SENIGALLIA – Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni
Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Mai come quest’anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Nella provincia di Ancona il FAI aprirà complessivamente 22 siti ed il nostro Gruppo FAI di Senigallia propone un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura del nostro contesto ambientale, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte del territorio in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Apriremo beni a Senigallia, Ostra, Corinaldo, Mondolfo, Barbara, Castelleone di Suasa, Serra de Conti e si potranno visitare bastioni, palazzi storici, aree archeologiche, chiese, biblioteche, pinacoteche e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio marchigiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, oltre a percorsi storico artistici tra architettura, teatro e costume. Saranno proposti interessanti eventi collaterali, vere e proprie chicche locali: conferenze di carattere storico, spettacoli teatrali e di danza, mostre fotografiche e collezioni d’arte, visite a negozi storici.
Ecco le nostre aperture a cui ci si può iscrivere direttamente in piazza al banco del FAI in occasione dell’evento, versando un contributo libero a partire da 3 €:
SENIGALLIA: n° 2 aperture e n°1 evento collaterale:
Il tema trattato nelle Giornate FAI di Primavera 2022 a Senigallia è “La fiera della Maddalena ed i suoi luoghi più significativi “, attraverso un percorso storico artistico tra architettura, teatro e costume. Dunque saranno visitati e descritti i luoghi più significativi della “fiera franca”, nata nel XIII secolo, come “Fiera della Maddalena”, che richiamava a Senigallia, per 15 giorni, mercanti che arrivavano da ogni parte del mondo, non solo dall’Europa (Austria, Francia, Inghilterra, Belgio, Danimarca, Grecia), ma anche dagli altri paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, dalla Turchia alla Siria, dalla Libia all’Egitto, da Cipro alla Giordania.
1.PALAZZO VESCOVILE: RE GIORGIO III E LA FIERA DI SENIGALLIA
Nel Palazzo vescovile si potrà visitare la Pinacoteca Diocesana di Arte Sacra che, nelle Giornate FAI di Primavera prevede, oltre alla visita guidata attraverso il percorso consueto, la scoperta di un’elegante tela, recentemente restaurata, che rappresenta il ritratto di Giorgio III, monarca britannico vissuto a cavallo tra Settecento ed Ottocento, e che è testimonianza della vitalità commerciale della Fiera della Maddalena. Il grande sviluppo cittadino connesso con l’importanza della fiera è ricordato anche da alcuni ritratti di Vescovi che hanno servito nella sede senigalliese. Nella Pinacoteca si potranno ammirare anche suppellettili e manufatti preziosi tra cui un grande ostensorio settecentesco proveniente dalla cattedrale ed una lucerna napoleonica, restaurati anche grazie alla collaborazione del Gruppo FAI di Senigallia, che ha contribuito anche al restauro della pregevole tela ottocentesca Sant’Anna educa la Vergine Bambina di J. Friedrich Overbeck, noto pittore tedesco, esponente del movimento dei Nazareni.
2.LA FIERA DELLA MADDALENA
L’atmosfera della “Fiera della Maddalena” si potrà rivivere andando alla riscoperta dei suoi luoghi più significativi: i Portici Ercolani, la chiesa della Maddalena, il foro Annonario, il Rione Porto, e il Porto Canale, accompagnati dalla rivisitazione del dramma giocoso per musica “La Fiera di Sinigaglia” di Carlo Goldoni. Gli apprendisti ciceroni accompagneranno i visitatori e descriveranno loro i luoghi tipici dell’antica Fiera Franca. le botteghe, le locande, il porto…. Il percorso sarà arricchito dalla visione di “quadri viventi”, con parti recitate e danzate ispirate all’opera “La Fiera di Sinigaglia” di Carlo Goldoni. I quadri saranno introdotti da notazioni di storia, di storia dell’architettura, di moda e costume riferiti al periodo di massimo splendore della Fiera: il XVIII secolo. Sarà approfondito lo stretto rapporto non solo economico, ma anche culturale, tra Senigallia e Venezia, attraverso il confronto tra alcune emergenze architettoniche veneziane e senigalliesi e la lettura di stampe e disegni settecenteschi. Anche i costumi e le scenografie saranno ispirati al dramma giocoso.
EVENTO COLLATERALE
Come evento collaterale e propedeutico alle Giornate Fai di Primavera 2022, si potrà partecipare Venerdì 25 marzo alle ore 18,00 presso il teatro La Fenice di Senigallia, via Cesare Battisti 30, alla conferenza La Fiera di Senigallia. I relatori saranno il dott. Marco Cassani ed il prof. Carlo Vernelli, che, con l’ausilio di immagini, di carte storiche e stampe d’epoca, tratteranno l’ origine della fiera e della sua franchigia, ed il suo sviluppo nel corso dei secoli fino alla soppressione postunitaria.
BARBARA: n° 1 apertura e n°2 eventi collaterali:
BARBARA: LE MERAVIGLIE DI UN FEUDO MONASTICO
Il tour che mostrerà la bellezza dell’antico feudo monastico parte dalla visita alla Chiesa di Santa Maria Assunta, opera neoclassica dell’anconetano Francesco Maria Ciarafoni, famoso architetto di fine ‘700 a cui si deve fra l’altro il Teatro Pergolesi di Jesi, che ospita una pregevole tela attribuita al Pomarancio ed un fantastico coro sopra il quale si possono ammirare copie settecentesche dei ritratti degli abati dell’abbazia di Sitria, del 1453, scelti fra i parenti dei pontefici e le più potenti famiglie romane. Nella sacrestia si trovano mobili originali in legno massello del Settecento, elegantemente lavorati/intarsiati in legno. Nel piano seminterrato si può ammirare un incredibile battistero completamente affrescato. Si prosegue per il Castello duecentesco, ampliato fra Quattrocento e Cinquecento sul modello delle fortificazioni progettate da Francesco di Giorgio Martini, con quattro torri e la rocca, oggi definita “Il Torrione”, che difendeva l’attigua sede dell’abate o dei suoi rappresentanti (attuale sede municipale) ed era munito di due mortai. Il percorso si conclude nella Chiesa di Santa Barbara, un piccolo gioiello “barocco” che ospita preziosi cimeli storico-artistici, oltre che la “Madonna con l’arcangelo Michele, S. Nicola da Tolentino, S. Giuseppe e S. Carlo Borromeo”, opera di Claudio Ridolfi, e stampe della Via Crucis di origine francese.
EVENTI COLLATERALI
- I partecipanti potranno visitare mostre dei fotografi: Vito Maria Carfì ed Antonio Maria Rossi.
- Sarà offerta una degustazione di prodotti tipici di enogastronomia locale.
OSTRA: n° 1 apertura e n°2 eventi collaterali:
MUSEO MULTIMEDIALE CITTA’ DI OSTRA
Si potrà visitare il nuovo Museo Multimediale della Città, il cui allestimento è stato realizzato utilizzando le moderne tecnologie multimediali, che offrono la possibilità di una fruizione delle opere più coinvolgente e originale, e permettono la realizzazione di contenitori virtuali sempre nuovi e diversi. In questo modo è possibile visitare una chiesa abbattuta durante la seconda guerra mondiale, ma le cui pale d’altare sono scampate alla distruzione o affacciarsi in alcune delle tante botteghe artigiane, che un tempo riempivano il Borgo di voci, rumori e profumi. Si potranno ascoltare storie raccontate dai personaggi raffigurati, oppure consultare i testi antichissimi della Scuola di Retorica e Grammatica di Montalboddo (antico nome di Ostra), i preziosi incunaboli o i documenti più curiosi e significativi del ricco Archivio Storico.
EVENTI COLLATERALI
- Nella giornata di domenica 27 marzo si festeggia la Giornata Mondiale del Teatro, con l’intento di celebrare non solo le arti sceniche, ma anche la pace tra i popoli attraverso la cultura. Con l’occasione, Ostra ospiterà compagnie e artisti, che si esibiranno per tutto il pomeriggio fino a tarda sera, a titolo gratuito, alternando generi e proposte, tra tradizionali e innovative, per condividere tutto ciò che il Teatro è in grado di offrire.
- A tutti gli iscritti FAI le attività di ristorazione locali offriranno un Menù Primavera, dedicato all’Evento, a prezzi promozionali.
CASTELLEONE DI SUASA: n° 2 aperture e n°1 evento collaterale:
1.CITTA’ ROMANA DI SUASA E MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO “ALVARO CASAGRANDE”
Si potranno visitare il Museo Archeologico comunale ed il parco Archeologico Regionale della città romana di Suasa. Dal 1988 questo eccezionale sito è oggetto di ricerche da parte del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche. Le campagne di scavo hanno permesso di rinvenire l’antica strada basolata, il foro commerciale, due aree sepolcrali, l’anfiteatro e la sontuosa casa patrizia detta Domus dei Coiedii. L’area archeologica è stata aperta al pubblico nel 2000, diventando uno dei principali parchi archeologici della regione Marche. A seguito della nevicata del 2012 e dell’alluvione del 2014 parte del parco è rimasta chiusa al pubblico. Il contributo “I Luoghi del Cuore” ha sostenuto l’ultimo lotto di un progetto volto a ripristinare il parco archeologico danneggiato. In particolare, il finanziamento ha permesso il restauro e il ritorno alla fruizione della Domus dei Coiedii. Un risultato che rappresenta la conferma che, creando reti e collaborazioni virtuose, si ottengono risultati concreti, che vanno a beneficio dei territori di cui i beni culturali rappresentano un valore identitario.
2.Il FEUDO DEI DELLA ROVERE
Si visiterà il borgo per approfondirne la storia in relazione all’ influenza che la famiglia Della Rovere ha avuto sulla sua urbanizzazione. Si parte dalla Rocca, a lato della quale si è sviluppato il primitivo borgo da cui è originato il “castello”. Durante il percorso si possono ammirare Palazzo Compiano-Della Rovere e la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, risalente agli anni a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento che si deve ai fratelli Giuliano e Ippolito Della Rovere. Si prosegue lungo il loggiato, realizzato nel ‘700, al fine di creare un collegamento coperto con il complesso conventuale di San Francesco di Paola, eretto nel 1604 per volere dei Rella Rovere. Questo complesso ospita il convento, oggi sede del Municipio, e la chiesa del SS.mo Crocefisso, ora San Francesco di Paola. All’interno della chiesa sono conservate opere di un certo valore artistico, mentre negli uffici comunali è possibile ammirare alcuni soffitti dipinti eseguiti da maestranze marchigiane nel tardo ottocento. Ai partecipanti sarà donato un opuscolo esplicativo a cura del comune di Castelleone di Suasa.
EVENTO COLLATERALE
Ai partecipanti sarà offerta una degustazione di prodotti tipici di enogastronomia locale.
SERRA DE CONTI n° 2 aperture e n°4 eventi collaterali:
1.IL PALAZZO COMUNALE E I SUOI TESORI
Si potrà visitare il Palazzo comunale ed ammirare i suoi tesori: il vecchio meccanismo della Torre Civica, una piccola galleria d’arte, una serie di serigrafie dell’artista Corrado Cagli, uno dei più grandi esponenti della Scuola Romana, un’opera d’arte Nigeriana del XVII secolo che appartiene alla collezione di opere africane di Cagli, opere degli artisti Corrado Cagli, Mirko Basaldella e Giuseppe Mallai, disegni ottocenteschi di personaggi illustri si Serra de’ Conti. Nella Sala Consigliare si potranno ammirare il ciclo pittorico e gli affreschi della volta, realizzati dal pittore neo manierista Bruno d’Arcevia, oltre a opere (provenienti dall’archivio Cagli) di importanti artisti italiani del Novecento: Renato Guttuso, Mino Maccari, Renzo Vespignani e Corrado Cagli. Si potranno anche vedere una serie di pergamene, appartenenti all’Archivio Storico del Comune, generalmente non fruibili, tra cui lo Statuto del 1524 ( copia del 1793 dell’originale in pergamena conservato nella Pinacoteca di Brera).
2.MUSEO DELLE ARTI MONASTICHE “LE STANZE DEL TEMPO SOSPESO”
Indossando una cuffia collegata ad un lettore mp3, si potrà compiere una visita immaginaria nelle stanze della clausura. Le voci di un gruppo di attrici guideranno lo spettatore da un ambiente all’altro e gli faranno rivivere, con l’aiuto di oggetti originali da poter toccare ed osservare da vicino, alcuni momenti della storia del monastero. Nella spezieria, la piccola farmacia ricca di “vetri fatti venire da Venetia” si potranno ammirare originali testi di farmacopea, mentre nelle grandi sale della cucina, si potrà immaginare come si cucinava per chi abitava il monastero e per pellegrini, aiutanti, coloni, professori… anche grazie ad un’importante collezione di ceramiche. Nelle stanze del “lavoriero comune” si potranno constare le molteplici attività materiali svolte nel corso dei secoli: la filatura e tessitura, il ricamo, la tintura di stoffe, il merletto a tombolo, i cordoni, la rete ricamata, la ceroplastica, i fiori di seta. Tramite un video si vedranno le monache di oggi, ritratte dal vero nel loro ambiente, mentre svolgono le loro attività ordinarie e affrontano il compito straordinario di conoscere e conservare il passato della loro comunità.
EVENTI COLLATERALI
- I partecipanti potranno visitare due negozi. storici: il panificio Olivetti e l’antica Bottega Paggi e sarà offerta una degustazione di prodotti tipici di enogastronomia locale
- Sarà offerta una degustazione di prodotti tipici locali
- Nottenera Festival, domenica 27 marzo, all’interno della Chiesa di San Michele, proporrà il libro d’artista CURA dell’artista visiva Elena Hamerski. Il libro è stato realizzato e cucito a mano in paese durante una residenza d’artista, lavoro site-specific sulla natura e sul Museo delle Arti Monastiche di Serra de’ Conti. L’artista sarà presente in loco dalle ore 11.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00
CORINALDO: n° 2 aperture :
1.PALAZZO MA SEDE DI CENTRO STUDI INTERNAZIONALE S. MARIA GORETTI E BIBLIOTECA COMUNALE. In cui sarà esposta la bandiera europea in quanto i fondi europei hanno contribuito al recupero ed alla valorizzazione di questo bene.
Le visite guidate al MA partono dalla Biblioteca Comunale, che offre i principali servizi di informazione, lettura, prestito, ricerca bibliografica e reference e comprende anche una sezione specifica per bambini e ragazzi denominata il “Cilicchione” (un fantomatico personaggio, dall’aspetto misterioso, nato dalla mente fantasiosa dei Corinaldesi, parte delle leggende e del folklore locali). Lungo la scala che conduce alla Biblioteca si può ammirare la mostra permanente “Vita da scienziate” che illustra 14 scienziate donne che hanno cambiato il mondo con le loro eccezionali invenzioni e scoperte. Inquadrando con lo smartphone il QR Code riportato sui pannelli sarà possibile ascoltare una breve biografia delle scienziate. Sarà infine visitabile Il nuovo Centro Studi Internazionale Santa Maria Goretti, spazio deputato allo studio e alla ricerca su temi di interesse attuale, primo fra tutti il ruolo della donna all’interno della società, sia nella sua dimensione contemporanea, che sotto il punto di vista storico e dell’evoluzione dei costumi sociali.
2.PINACOTECA CIVICA RACCOLTA D’ARTE C. RIDOLFI
Sarà possibile effettuare visite guidate alla Civica Raccolta d’Arte “Claudio Ridolfi” e alla mostra Il tesoro ritrovato. La tomba del Principe di Corinaldo a cura di Federica Boschi e Ilaria Venanzoni in cui sono esposti i reperti archeologici ritrovati in una tomba principesca risalente al VII sec. A c. nella vicina necropoli picena. Si tratta di dodici pezzi appartenenti alla necropoli picena – tra cui armi e oggetti simbolo collegati al rango del defunto e alla ritualità funeraria – accompagnati da immagini, disegni ricostruttivi e da fotografie d’autore che hanno documentato le attività di scavo. Verrà illustrata ai visitatori la bellissima storia di ricerca, scoperta, studio e valorizzazione che ha caratterizzato il progetto, per presentarne i risultati e le metodologie adottate. Nel percorso espositivo vengono illustrati il progetto e gli obiettivi futuri del lavoro di ricerca archeologica, accanto a una selezione dei reperti rinvenuti, dopo il necessario periodo di studio e restauro. La mostra è promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Corinaldo in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche e l’Università di Bologna. La visita sarà animata con ARCHEODANZA a cura del Gruppo Danza Oggi (GDO) e E-sperimenti dance company.
MONDOLFO n° 2 aperture e n°2 eventi collaterali:
1.IL BASTIONE SAN’ANNA
Saranno visitabili gli antichi locali ipogei a servizio del bastione sant’Anna di recentemente recuperati come sede del progetto “Terre Martiniane”, che si occupa della valorizzazione della figura e dell’opera di Francesco di Giorgio Martini (uno dei massimi architetti del Quattrocento che ha operato ampiamente in tutto il paese) e spazi per mostre temporanee. Particolarmente suggestiva sarà la visione della sala della cisterna, e molto interessante il collegamento delle sale al così detto “giardino martiniano”, che occupa il terrapieno del Bastione e su cui si affaccia l’antica limonaia, struttura ottocentesca ad archi, che un tempo proteggeva gli agrumi del giardino dai rigori dell’inverno.
2.MUSEO CIVICO E RITRATTI DEI DUCHI DI URBINO
Sarà possibile effettuare una visita guidata al Museo Civico, che ha sede nel Complesso monumentale di S. Agostino. Sarà proposta una panoramica sulla storia cittadina, attraverso reperti e immagini che ricostruiscono la cultura del territorio, di Mondolfo e Marotta, dall’età preistorica al Novecento. Di grande impatto i “Pupi del Calvario”, sagome raffiguranti i personaggi utilizzati il Venerdì Santo per la rappresentazione scenica della Passione. Di particolare pregio la grande Macchina Oraria, un tempo nella Torre Civica, preziosa opera di orologeria marchigiana, realizzata Pietro Mei ed Angelo Galli nel 1858 ed oggi perfettamente restaurata e funzionante. Si potranno ammirare la mostra “La Memoria della Fisarmonica”, che evoca – attraverso pezzi originali – una bottega artigiana di costruttori locali, e la Collezione Comunale “Natale Patrizi” che nelle sue tele si firma Agrà, e la cui opera è un canto pittorico delle belle terre della Valcesano.
Si potrà inoltre effettuare una visita guidata alla mostra dedicata ai Ritratti dei Duchi di Urbino, appositamente allestita per le Giornate FAI di Primavera.
EVENTI COLLATERALI
- Ai partecipanti sarà offerta una degustazione dei tipici “Dolcetti di Sant’ Anna.
- Si potrà visitare la “Galleria senza soffitto”. Si tratta di un progetto culturale che ha trasformato il centro storico di Mondolfo in un museo a cielo aperto. Percorrendo le vie del borgo si potranno ammirare opere di arte urbana, che spaziano dalle impressioni fotografiche di Mario Giacomelli ai suggestivi interventi di street art, tra cui spicca la “scalinata pianoforte” .
Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai di sensibilizzazione dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 21 al 27 marzo, come ormai da oltre 10 anni, la Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico e paesaggistico. Come dichiara la Presidente Rai Marinella Soldi: “Il patrimonio culturale italiano, con la sua straordinaria varietà, ci insegna che la bellezza nasce anche dal dialogo e dalla contaminazione: una lezione di pace, in settimane drammatiche, in cui la guerra e la volontà di dominio stanno sconvolgendo l’Europa e il mondo”.
Rai è Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2022, anche attraverso la collaborazione di Rai per il Sociale.
L’evento si svolge con la collaborazione della Commissione europea e con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Grazie di cuore ai nostri volontari che saranno affiancati dagli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento.
Un ringraziamento ai Presidi che hanno consentito ai loro studenti di mettersi in gioco per vivere un’esperienza di cittadinanza attiva coinvolgente e memorabile.
Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e alla Croce Rossa Italiana per una partnership ormai consolidata negli anni, a prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria.
Grazie alla Diocesi di Senigallia per averci concesso di aprire la splendida Pinacoteca.
Ringraziamo infine in modo speciale tutte le Amministrazioni Comunali che hanno accolto questa iniziativa e ci hanno supportato nella complessa organizzazione dell’evento.
Infine l’invito a partecipare alla Conferenza “La Fiera di Senigallia” a cura del dott. Marco Cassani e del prof. Carlo Vernelli, che si terrà venerdì 25 marzo, alle 18, al Teatro la Fenice.