Roberto Paradisi: “A Senigallia lanciare uova è più etico di fare sport”
Roberto Paradisi: “A Senigallia lanciare uova è più etico di fare sport”
Nuovo affondo dell’esponente del centro-destra: “Per i giovani sportivi si quadruplicano i costi, per quelli di Arvultura si applica l’equo canone ridotto”
di ELPIDIO STORTINI
SENIGALLIA – Mille e trecento euro all’anno per un affitto agevolato ai lanciatori di uova e bombe carta (il riferimento è al famoso comizio in piazza Roma del 2015 con Paradisi candidato a sindaco a fianco del leader della Lega Salvini) e 5.500 euro per una palestra chiusa al pubblico. “Lanciare le uova è più sociale e più etico di fare sport?”. Se lo è chiesto questa mattina Roberto Paradisi, esponente del centro-destra regionale e portavoce del think tank “Unione Civici Marche” in una nuova puntata social sullo smantellamento dello sport cittadino da parte dell’Amministrazione comunale.
In effetti, quanto denunciato da Roberto Paradisi appare paradossale ed incomprensibile anche a noi osservatori. Da una parte, l’Amministrazione comunale mette in difficoltà lo sport cittadino quadruplicando le tariffe e ponendo limiti mai posti in precedenza. Dall’altra, permette che ad un’associazione “politica” (nota per qualche “esuberanza” e contestazione di troppo) come il centro sociale Arvultura (registrata come Associazione Giuliano Rosa) venga rinnovato un contratto di locazione per una grande casa comunale con tanto di spazio esclusivo all’aperto per poco più di 100 euro al mese.
“Dove sta la logica? Forse – si è chiesto questa mattina Roberto Paradisi – è più valida l’attività sociale dei contestatori di piazza rispetto ai ragazzi che fanno sport e rispetto al lavoro sociale dei dirigenti volontari che garantiscono – anche a spese proprie – spazi di formazione e crescita ai nostri ragazzi, compresi i figli dei politici?”
E Paradisi, da noi contattato dopo la diretta sui social, è ancora più chiaro: “Lo scorso 15 febbraio il Comune ha scritto all’Associazione Giuliano Rosa (si tratta dei giovani di Arvultura) non già, come ci si sarebbe aspettato da una Amministrazione che dovrebbe offrire segni di discontinuità rispetto al passato, per comunicare che se volevano restare in quei locali comunali avrebbero dovuto pagare cifre di mercato. Tutt’altro: è stato rinnovato il canone ridotto dell’80%. Potrei certamente capire se si fosse trattato di una associazione di disabili o di reale impulso sociale e culturale. Qui si tratta di militanza politica anche al di fuori delle regole (come in passato è stato dimostrato). E così, mentre lo sport viene smantellato dall’assessore Pizzi (a dispetto di quanto era stato scritto nel programma elettorale), le stesse logiche di risparmio, di razionalizzazione delle risorse e di giro di vite per chi fa sport non valgono più per giovani noti per lo “sport” del lancio delle uova all’avversario politico. C’è una morale in tutto questo: essere giovani quadrati, dediti al sacrificio e al sudore in palestra, crescendo nell’educazione del rispetto per l’avversario – conclude Paradisi – non paga più in questa città”.
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