Cinzia Petetta dice no al bullismo di genere
Cinzia Petetta dice no al bullismo di genere
L’assessore comunale prende posizione dopo i “sorrisi ed i silenzi complici degli insulti sessisti allo stadio di Senigallia”
SENIGALLIA – Gli insulti di genere rivolti alla guardalinee Laura Gasparini durante la partita del 20 marzo a Senigallia sono da stigmatizzare senza se e senza ma. Bene ha fatto il tifoso della Vigor a evidenziare quanto accaduto. Da parte mia, nel ruolo che ricopro continuerò a mettere in campo tutte le iniziative utili per contrastare episodi deplorevoli di stupidità”. Questo il commento di Cinzia Petetta (nella foto), assessore ai Servizi alla Persona e alle Pari Opportunità a Senigallia, a seguito della denuncia di un anonimo tifoso della Vigor Senigallia.
“Ciò che è stato evidenziato e che, oggettivamente, mi preme rimarcare è il silenzio omissivo che ha accompagnato il tutto. Gli uomini quando sono in gruppo, soprattutto in un luogo come lo stadio, si lasciano andare ai loro peggiori istinti. Ma ciò non è un alibi, anzi. Il racconto-denuncia prosegue sottolineando come anche le donne tifose presenti siano stati in silenzio e molte altre persone che si trovavano nelle vicinanze. Insulti rivolti alla guardalinee solo ed esclusivamente in quanto donna.
“Odioso, semplicemente odioso, un episodio riprovevole e squallido di bullismo di genere. Bene, Senigallia non è questa. Senigallia, così come le Marche, sono accoglienti. Da sempre sono impegnata a promuovere iniziative che favoriscano la pari dignità fra uomo e donna. Le donne sbagliano? Certo, come gli uomini. Siamo più brave in tutto? Assolutamente no, siamo persone né più né meno degli uomini. Vogliamo essere una categoria protetta? No, no e ancora no. Vogliamo solo essere considerate in quanto persone e non caratterizzate dal nostro genere. Ho deciso – conclude Cinzia Petetta – di prendere contatto con Laura Gasparini per organizzare un momento di incontro e confronto dal quale, possibilmente, organizzare un incontro pubblico”.
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